Francesco GangemiDIBATTITOnews Il Dr. Francesco Gangemi oggi ci ha lasciato. Se n’è andato un grande Giornalista. Un combattente vero verso la mala informazione. Un Guerriero alla ricerca della Verità e della Libertà. Oggi il mondo è più povero

Francesco, grande Amico. Grande Uomo. Grande Giornalista. Grande cercatore della Verità. Ci manchi e ci mancherai moltissimo nei tempi a venire. Tu illuminavi la via. Quante persecuzioni hai subito per non esserTi mai assoggettato a cambiare le carte in tavola. Non Ti sei mai piegato ai ricatti. Hai resistito alle aggressioni e ai condizionamenti realizzati con le minacce prima e l’esecuzione del carcere poi. Assistito dalla Tua Fede incondizionata e filtrata attraverso la devozione assoluta a Padre Pio da Pietralcina da Te venerato assieme a quella nobilissima figura di Moglie e Compagna di una vita quale è stata e rimane Marisa Gangemi. Cui nel tempo si è aggiunto con amore, comprensione e dignità Tuo Figlio Maurizio, anch’Egli Giornalista. Tutti, come gli Amici Autentici, Lillo, Carmelo, e altri che Ti sono stati vicino accanto mentre tutti assistevamo ai tentativi infami di togliere la Tua voce Libera per impedire ed ostacolare le Tue battaglie in difesa della Verità, del Sud  e della Calabria. Anche con proposte concrete perché ci fosse garantita – nel Sud - una possibilità di rinascita e di sottrazione al soffocante regime coloniale mascherato e reso più terribile da un’antimafia funzionale all’affermazione della mafia del potere di cui sei stato e rimani vittima illustre per chiunque avvia il coraggio e la dignità di ricordarlo.

dibattitogennaio2015 300 pxIl Tuo Giornale IL DIBATTITO è stato il solo ad avere pubblicato le proposte di Legge, presentate da un Senatore della Lega Nord ammirato della Tua altissima sensibilità e cultura, per la revisione speciale delle sentenze di condanna emesse sulla base esclusivamente o prevalentemente di dichiarazioni dei cosiddetti pentiti; di una commissione di inchiesta sull’uso strumentale dei pentiti come prova della più autentica e letale per la Giustizia “ trattativa mafia-stato”;
Pubblicando più volte come richiamo una classe politica incapace e collusa con la mafia del potere, il discorso con il quale il Senatore Rocco Agostino, nel 1955 si oppose alla riedizione della Legge Pica del 1863 per il confino di Polizia evidenziando come avrebbe perpetuato la divisione tra Nord e Sud sarebbe stata applicata esclusivamente nelle regioni meridionali e anche fuori di queste ai danni sei meridionali.

Solo per citare alcune delle grandi battaglie condotte senza cedere MAI alle minacce e al carcere inflitto come strumento estremo e illegale per soffocare la Tua voce libera in difesa di chi ne era e sarà privo per le aggressioni o, peggio, per la rinuncia a utilizzarla in difesa della Verità, della Libertà, di una Giustizia uguale per tutti.
Ernesta Adele Marando e Giuseppe Lupis

Nota di redazione: sul giornale on line www.jeaccuse.eu è pubblicata una raccolta del DIBATTITOnews 

PS: Ciao Amico Fratello. Mi mancheranno le Tue sagge e dolci parole. I Tuoi insegnamenti. Sei stato un Grande Maestro. Mi hai saputo consolare e sostenere quando ne avevo bisogno. Mi hai dato col Tuo esempio il Coraggio di affrontare il Male senza paura. Sapendo che il prezzo da pagare è la solitudine.
Ora Tu, Uomo Giusto, sei tra i Giusti. Eri una Persona straordinaria. Come poche.
Tanto eri tagliente e senza sconti nei Tuoi articoli verso i veri responsabili del crimine. Di denuncia del malaffare. 
Quanto eri protettivo, dolce e sensibile con la Tua famiglia e i Tuoi amici e i verso gli innocenti calunniati e deboli a Te sconosciuti

Ernesta