luttomelissa

Assassinata Melissa, ragazza di 16 anni mentre entrava a scuola. Sventrata e bruciata viva. Come le sue compagne, gravissime in rianimazione. 

Quando accadono eventi tragici, violenti, insensati, io annichilisco. Resto muta. Le emozioni si devono sedimentare. E quello che è accaduto sabato davanti la scuola frequentata da giovanissime donne, appena uscite dall’età delle bambole, fa tremare. Un agguato che non trova aggettivi che lo possano connotare fino in fondo. Diabolico. Folle.

Ragazzine sventrate, bruciate vive. Melissa 16 anni assassinata mentre entrava nella sua scuola per crearsi un futuro di modista. Le sue amiche in ospedale, alcune gravissime. Prognosi riservata. Vanessa, 15 anni, in rianimazione in condizioni estreme che con il suo corpo ha fatto scudo alla sorella Veronica, 19 anni, meno grave.

Tante le ipotesi sulla matrice della strage. Da quella mafiosa, poco accreditata ad oggi, anzi tramontata, a quella terroristica, a quella di una vendetta, a quella di un folle isolato. Stamattina sui tg di ogni canale la notizia che sarebbe stato individuato il presunto killer forse aiutato da un complice.

Chiunque abbia ordito questa macelleria di giovani donne ha nella testa il vuoto, la pazzia. Bisognerebbe essere più attenti alle popolazioni. Prevenire che le menti possano giungere a tale alienazione da arrivare a premere il bottone della morte. Più attenzione a chi ci sta accanto. Più centri di assistenza. Non lasciare allo sbando gente che per una serie di ragioni, compresa la malattia mentale, diventa un’arma micidiale. Più attenzione a chi si aggira intorno alle scuole, agli obiettivi sensibili. Più attenzione alla sicurezza.

dsc 5742-copia-400px copiaChi riuscirà mai a consolare la mamma e il papà di Melissa? Una stupenda ragazza all’alba della vita. Vita stroncata a 16 anni. La retorica non serve. Le accuse a prescindere non servono. Non servono i carrozzoni e le navi della legalità, non servono i teatrini. Tutta pubblicità per gli organizzatori che diventano primi attori e non mi pare che abbiano ottenuto granchè se si continua ad uccidere così sotto gli occhi di tutti. Mafia ed antimafia, un businnes comunque…

Oggi alle 16 e 30 i funerali di Melissa Bassi. A Mesagne dove Melissa viveva con mamma e papà, la loro unica figlia, oggi lutto cittadino. Preghiamo.

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213557391-f8d86439-44dc-4094-a551-b67f96e3be72-thPost. La foto stretta tra le braccia di Massimo Bassi durante il funerale della sua unica figlia Melissa era di Rita, sua moglie, assente perchè ancora sotto shock. Ma portata sul cuore da suo marito per essere presente all’addio del suo grande amore. Del ritratto, circondato dalle braccia di Massimo si intravedevano una parte del volto, gli occhi e il vestito bianco. Ritratto scattato il giorno del loro matrimonio. Una Rita giovane e felice. E ho pensato che fosse Melissa. Bella come la mamma.