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E' un'antica disciplina orientale che possiamo semplicemente definire l'arte di "curare con il tocco delle dita", infatti shiatsu letteralmente significa "pressione delle dita".

shiatsu-viola -jolanda-scaliNel nord e nel centro Italia esistono oggi diverse scuole di shiatsu, associate in alcune organizzazioni di categoria che prevedono almeno quattro anni di formazione per poter essere abilitati come operatori shiatzu. Oggi finalmente anche in Calabria, nella locride, grazie all'operatrice di shiatsu Jolanda Scali, chiamata da sempre col nome di Viola, esiste oggi questa realtà.

Lo shiatsu nasce come  forma di terapia manuale  in Giappone all'inizio del xx° secolo ad opera di maestri che praticavano tecniche di massaggio tradizionale dette "anma" o "do-in",direttamente derivate dal massaggio tradizionale cinese o "tuina" e sin dal 1950 é riconosciuto come metodo di cura diverso dal massaggio tradizionale (anma). Secondo la medicina orientale, nel corpo, oltre al sangue ed agli impulsi nervosi circola il "Qi" cioè l'energia vitale; un flusso che attraversa l'organismo,scorrendo attraverso dei canali che altro non sono che i famosi "meridiani",  gli stessi punti chiave della superficie cutanea che si utilizzano per l'agopuntura.


Nello shiatsu il terapista chiamato shiatsuka, entra in relazione con il paziente attraverso il contatto manuale in modo da percepire lo stato di equilibrio energetico sul quale deve lavorare. E' pertanto molto importante che tra paziente e terapista si crei una situazione di reciproca fiducia:diviene cosi' possibile quell'apertura mentale ed emotiva che favorisce l'efficacia del trattamento anche sul piano fisico.
La shiatsuterapia é quindi una forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le altre dita ed i palmi delle mani, senza l'ausilio di strumenti meccanici o d'altro genere.

Nella pratica la seduta di shiatsu avviene in un ambiente calmo e confortevole: generalmente il paziente é disteso a terra su un tappetino imbottito detto tatami o, a volte, é sdraiato su un lettino da massaggio, mentre lo shiatsuka puo' restare inginocchiato o in piedi.

Di solito non si opera direttamente sulla cute, ma il paziente indossa una tutina preferibilmente di cotone. La pressione esercitata sulla cute ha lo scopo di migliorare e di conservare lo stato di salute e la vitalità dell'organismo, non si deve però considerare come terapia alternativa o  terapia medica non convenzionale, ma neppure dobbiamo immaginarlo come un massaggio terapeutico, sportivo o estetico, anche se genera immediato beneficio risultando essere una delle pratiche migliori contro lo stress.  Non ha nulla a che vedere infatti con il massaggio che si intende con questa parola da noi in occidente.

Possiamo pero' considerarlo una sorta di riequilibrio energetico per la vitalità ed il benessere ;infatti i benefici dello shiatsu sul piano sintomatico e della prevenzione dipendono esclusivamente da un naturale processo di "autoguarigione" connesso al generale miglioramento della vitalità ;attraverso lo shiatsu  vengono valorizzate le risorse vitali di ambedue le persone coinvolte nella pratica permettendone la migliore espressione secondo le potenzialità ,i tempi e le modalità peculiari di ciascuno, generando una miglior qualità della vita qualsiasi sia l'età, la condizione e lo stato di benessere o disagio dei ciascuno dei soggetti coinvolti.

Nulla a che vedere dunque con la medicina alternativa come la fitoterapia, l'omeopatia o l'omotossicologia,ma con effetti e risultati tangibili sin dalle prime sedute,tant'è che molti ospedali in Italia si son attivati per richiedere alle regioni le convenzioni con il Sistema Sanitario.
Infatti quest'antichissima disciplina che al nord d'Italia ha preso piede da più di trent'anni, da noi, in Calabria purtroppo ancora molti non ne conoscono non solo i benefici, ma neppure ne han mai sentito parlare o tendono a confonderla con il massaggio.

Hanno sicuramente contribuito alla diffusione della diciplina la nascita di scuole professionali,accademie ed associazioni che stabilendo un curriculum formativo basato su standard riconosciuti da numerosi paesi europei e dalla Svizzera, consistente in un tirocinio teorico-pratico di almeno 700 ore accademiche in tre anni, piu' un anno di praticantato, hanno fatto sì che tanti si interessassero a questa nuova forma di professione.

Nel nord e nel centro Italia esistono oggi diverse scuole di shiatsu, associate in alcune organizzazioni di categoria che prevedono almeno quattro anni di formazione per poter essere abilitati come operatori shiatzu. Oggi finalmente anche in Calabria, nella locride, grazie all'operatrice di shiatsu Jolanda Scali, chiamata da sempre col nome di Viola, esiste questa realtà.

Il percorso formativo prevede anche un volontariato, da effettuarsi in diverse strutture, anche sanitarie per potersi abilitare e che permettono di potersi iscrivere ad un albo di operatori.

Purtroppo é molto facile, vista l'enorme richiesta degli ultimi anni, incontrare terapisti shiatsu improvvisati; proprio per questo é fondamentale affidarsi alle mani di uno shiatsuka esperto e con tanto di qualificazione proveniente da accademie riconosciute e professionali.

Alla luce di tutto ciò, ci si augura che anche la nostra ASL, sensibilizzata, ed in particolare alcuni reparti di riabilitazione,richieda la convenzione con il S.S.N. affinchè tutti noi, o quantomeno la maggior  parte di noi che "soffre", possa trarne i benefici dovuti, sottoponendosi a cicli di sedute.