Il presepe " morto" di Ferruzzano marina. Terra di Missione, altro che Africa. “Aiuta i ferruzzanoti ad avere un sorriso e una speranza”. Perchè non tengono né l’uno né l’altra. Non si può dare agli altri quello che non si ha a casa propria. E’ arroganza.

dsc 2842dsc 2843Oggi é Domenica sei di gennaio 2013. Domenica che coincide con la Festa dell’Epifania. Doppia festivitá. In genere nei Comuni "normali" si celebrano almeno due messe. Mattina e pomeriggio. Nei Comuni italiani dove la religione ufficiale é ancora quella Cattolica Cristiana. Ma forse a Ferruzzano la religione Cattolica Cristiana sta attraversando una crisi di identitá. Perché, cari amici vicini e lontani, i parrocchiani residenti alla marina e i turisti per caso oggi sono rimasti a bocca asciutta di omelie e segno della Pace. Oggi. Alla marina. Molti i vecchietti e non solo, sono giunti alle 10 e mezza per partecipare alla consueta Santa Messa domenicale. Hanno trovato la porta della Chiesa chiusa. Eccola nella foto scattata alle ore 11 di stamattina. Orario in cui nei paesi normali la porta della Chiesa é spalancata e il piazzale antistante pullula di fedeli. La domenica mattina!

Il collegio parrocchiale e festaiolo ha evidentemente pensato che dire Messa alla marina era uno spreco in questo tempo di crisi e ha optato per un'unica funzione religiosa a Ferruzzano superiore. Così, quel sant'uomo di P. Ulrich, docile e attento ai bisogni delle pie donne del consiglio parrocchiale, ha acconsentito. Parliamo del "nuovo" consiglio parrocchiale. Il precedente, il vecchio, l'“antico”, quello dei tempi di Don Giuseppe Zurzolo, spedito a a Sant'Agata e Casignana perché dava fastidio per il rigore con cui esercitava il Suo MInistero, é stato spazzato via senza un serio perché. Destituito. Per beghe di corridoio. Anche alla statua della Madonna di Lourdes è stato riservato lo stesso trattamento. Embargo. Statua voluta da Don Giuseppe quindi ignorata. Non accudita. Luogo ora abbandonato, le sterpaglie intorno alla statua vi sono cresciute rigogliose, le bandiere ridotte a stracci… I banchi dispersi.

dsc 2835dsc 2826Come quando si destituisce un capo si destituiscono anche i suoi consiglieri. Vecchia regola vigente in paesi dittatoriali. Si è anche applicata alla parrocchia di Ferruzzano a quanto pare. Tornando al nostro tema, "Messe di su e Messe di giù" oggi é d'ordinanza al paese superiore, evacuato da decenni e abitato da beccacce e qualche nostalgico ferruzzanoto incurante dell'alta sismicitá del posto. Si celebra festa grande alle 15 e trenta con funzione religiosa in pompa magna. Bisogna ricordare agli smemorati e a chi non sa che Ferruzzano superiore, 470 metri occhio e croce sul livello del mare e a circa 8-9 chilomtetri dalla costa fu trasferito alla marina con masserizie e maestranze proprio per l’alta sismicità del territorio. Il palazzo comunale dove "Qui la ndrangheta non entra" é alla marina, lo stesso la farmacia, le Chiese pentecostali e la Parrocchia di San Giuseppe. Chiesa che fa concorrenza per struttura alle chiese del Sudamerica e del Centrafrica. Se non guardi i cartelloni pubblicitari e le targhe delle macchine potresti pensare di trovarti in Bolivia, per esempio.

E così oggi, da questo momento le 15 e 30, al " paese superiore", quello terremotato, si celebra la funzione religiosa. I ferruzzanoti amano il rischio e l’”antico”. In questi tempi di crisi potrebbero eliminare la luce eletrica e tornare alle candele. Se tanto mi da tanto. Molto suggestivo e in parallelo con le bellezze del borgo antico. E ci sará da ammirare il Presepe "vivente". Con personcine vere che si affannano a fare i Re Magi, i pastori, le capre e le pecore. Pare che quest’anno la vacca e l’asinello siano stati tolti di mezzo per nuove interpretazioni del Vangelo.

Noi di RadioCivetta, nello stesso tempo, vi facciamo ammirare la terra di "missione" alla marina. Puntiamo il nostro obiettivo su una terra desolata e dolente. Abbandonata. Un borgo solo “amministrativo”. Dove c’è il Palazzo del Potere. La City. Ma a quanto pare gli abitanti, le maestranze comunali tengono il cuore al “Borgo antico”. Non sanno decidersi quale sia il vero paese e mantengono un piedino in due scarpe andando sotto e sopra. Si dividono tra Borgo antico (?) e quello “moderno” alla marina, ma in nessuno dei due posti si trova l'anima dei luoghi.

La marina é una località senza vita, senza vere infrastrutture, senza storia. Poi c’è appunto Ferruzzano superiore che si vuole resuscitare per forza ma é un cumulo di macerie come lo é il Cimitero alle "Chiusette" dove i nostri carissimi morti vengono deposti e poi abbandonati perché per arrivarci bisogna attraversare mari e monti. Un posto lontano dagli occhi. Perché i morti danno fastidio. Bisogna ubriacarsi a frittole e zeppole. Morti costretti a giacere in un posto franato, in loculi aperti e pieni d'acqua durante i temporali dinverno e d'estate. Vedere i nostri servizi giornalistici al proposito. E quelli mandati in onda da Telemia, la TV dei due mari. A cui va il nostro apprezzamento. Una emittente che ha il coraggio, di fare dei reportages d’inchiesta assolutamente veritieri e coraggiosi. Grazie ai proprietari, all'editore,  ai suoi operatori. Denunce pubbliche come lo sono quelle attraverso il nostro RadioCivetta, il nostro J'Accuse... ! e il DIBATTITOnews del Dottor Francesco Ganghemi. Poche voci libere ma forti.

Continuiamo la nostra battaglia per la Civiltà Vogliamo che i nostri morti vengano seppelliti in un Cimitero degno di questo nome. Abbiamo saputo da fonti attendibili che molte persone di Ferruzzano sono state sepolte nei Cimiteri dei paesi limitrofi proprio per sfuggire alle “Chiusette”. È assolutamente necessario costruire un nuovo cimitero nei pressi della marina di Ferruzzano dove ci si possa recare a pregare i nostri cari senza aspettare che il tempo delle grandi piogge sia finito. O qualche anima coraggiosa porti con la sua auto i bisognosi. Vecchi e disabili. Perché in tanti sono senza mezzi propri e attualmente non possono recarsi al Cimitero. Lontano e non raggiungibile a piedi. Adesso prima di chiudere vi presentò le immagini del presepe "non vivente" di Ferruzzano marina. Mentre al paese vecchio, franato, terremotato fervono i festeggiamenti in Chiesa e al presepe vivente. Pane caldo, "‘ngialoppate e mustrazzola ". Speriamo non arrivi una botta di terremoto.

Foto scattate oggi 6 gennaio 2013 alle ore 11.00 Cliccandoci sopra si ingrandiranno

"Presepe non vivente" alla marina di Ferruzzano a due passi dal lungomare e dalla pista ciclabile

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