Prima di tutto un grazie alla Polizia stradale e alla Compagnia dei Carabinieri di Palmi. Reggio Calabria. Il direttore di RadioCivetta

Ecco due commenti postati poco fa su Facebook e qui riportati. Sul profilo di Lorenzo Gullace e sul mio la risposta. Per fare riflettere. Il contenuto, anche se espresso con leggera ironia, è dannatamente serio e drammatico. Il Sud è volutamente tagliato fuori dal mondo. I Calabresi calpestati. Eppure pagano più degli altri in termini di sacrifici e qualità di vita ( pessima).

lorenzo gullace250pxLorenzo Gullace:Giustizia ed equità sono parole andate in disuso, specialmente per quanto riguarda la Calabria.
Perché dico questo: perché mi è capitato di dover andare a Roma, ovviamente in treno, e mi sono trovato in difficoltà.A parte il fatto che la zona ionica è stata isolata dal resto del mondo e senza alcuna giustificazione, difficoltà a parte, ti ritrovi a dover pagare il PIZZO DI STATO per raggiungere la stazione dove vi è la fermata del treno che ti porti, comunque, fuori dalla Calabria, ovviamente in automobile- cinquanta km- e scusate se è poco.

A queste difficoltà,come se non bastassero, bisogna aggiungere una deviazione di circa una decina di km per lavori in corso di circa cinquanta m che vanno avanti ormai da mesi. Io pago le tasse come tutti gli italiavi onesti e vorrei avere gli stessi diritti di quelli che come me pagano. Invece non è cosi. A chi mi debbo rivolgere per aver giustizia? Alla politica certamente no perché la politica è ormai un affare personale. Che vergogna!


ernestaadelemarando-unomattinaErnesta Adele Marando: Caro Lorenzo, condivido ogni tua parola. Una vergogna! I politici calabresi per me andrebbero buttati sullo Zomaro a mezzanotte e lasciati lì a pane e acqua. Per mesi.

Ti racconto la mia avventura di due settimane fa: Sono scesa in Calabria per Pasqua. Parto da Roma destinazione la Jonica. Devo prendere la famosa strada dei due mari. Rosarno Gioiosa jonica. L’ uscita di Rosarno chiusa senza indicazioni ( pare per lavori in corso). Cancellate le indicazioni quindi ci passo davanti e vado oltre… Sono circa le ore 21. Notte. Buio. Arrivo all’uscita successiva: Gioa Tauro. Capisco che qualcosa non va. Incontro una volante della polizia stradale mi informo. Conferma. Sono oltre l’uscita di Rosarno. Devo tornare indietro e seguire le indicazioni “Gioia Tauro” e poi indicazioni “SGC” ( strada Grande Comunicazione) e “Tirreno-Ionio”. Eseguo. Prendo la deviazione per Gioia Tauro ( immagina in che stato d'animo) e seguo i cartelli SGC e Tirreno-Ionio. Mi ritrovo in un posto con indicazioni “San Giorgio Morgeto, Polistena eccetera. Panico. Continuo. Arrivo in un paese senza nome né anime. Rotatoria. A sinistra cartelli SGC -Tirreno-Ionio a destra cartello Locri Cittanova. Consultazione. Io devo passare da Locri per arrivare a Feruzzano dai miei che intanto avevano acceso ceri a sant’Antonio, quindi vado a destra. Con terrore. Telefono ancora alla polizia stradale, il poliziotto è in collegamento continuo, mi fa da navigatore. (Poliziotto di cui non conosco il nome della stradale di Palmi che ringrazio pubblicamente).

Imbocco la stradina a destra ma qualcosa mi dice che sto andando fuori binario.  Intanto si erano fatte le 22. Incontriamo ( ero in compagnia di mia sorella ) una pattuglia di Carabinieri in postazione,  credo fosse la periferia di Cittanova ( eravamo finite lì). Mi fermo e chiedo dove sono. E dove devo andare. Apprendo con terrore che stavo imboccando la via di Zomaro, Aspromonte, dove tra poche centinaia di metri, vengo edotta, non ci sarebbe più stato segnale telefonico. Per capirci, mi dice uno dei due Carabinieri, stavo per imboccare la strada dei sequestri. “Ricorda Carella?” Conclude il Carabiniere. Maledico i politici e tutti i responsabili di questo immenso disservizio ( ovviamente in cuor mio).

I due militi tentano di spiegarci per come e dove dobbiamo andare, ma vista la nostra aria tinta di panico si guardano, si muovono a pietà e ci scortano fino ad intercettare la strada dei due mari. Alla Limina altezza Cinquefronde, da lì poi abbiamo potuto trovare la via di casa. Arrivate a mezzanotte, occhio e croce.Una notte di tregenda.

Un doveroso grazie anche ai Carabinieri in pattuglia della Compagnia di Palmi che ci hanno aiutato. Oltre che al poliziotto della stradale in "ponte radio" con noi. Questa volta devo dire che la polizia stradale e la Compagnia di Palmi hanno dato il meglio.

Baci da Roma, dove sono rientrata ieri in auto sana e salva nonostante quella mulattiera piena di ostacoli che chiamano Autostrada A3 Reggio Cal/Salerno. Roma caput mundi alla faccia di Maroni