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FONDAZIONE SAPIENZA & SAPIENZA IN MOVIMENTO: Itinerari di visita e Workshop fotografico “in stile National Geographic” a Veio (RM).

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Si è svolta sotto un caldo sole primaverile la seconda uscita 2013 dei Workshop fotografici organizzati da Sapienza in Movimento ed in collaborazione con Fondazione Sapienza. L’associazione studentesca attivissima per le attività culturali e sociali, in collaborazione con la Fondazione che promuove lo studio, la ricerca Universitaria e premia le eccellenze, ha stilato un interessantissimo programma e un vasto itinerario di visite guidate dell’agro Veientano. Tutti i partecipanti, studenti dell’associazione e docenti membri della fondazione, hanno avuto la possibilità di visitare le bellezze naturalistiche delle cascate di Veio, il Tempio etrusco di Portonaccio, il centro storico di Formello con la visita guidata al Museo dell’agro Veientano a Palazzo Chigi e della famosa Meridiana nella Chiesa di San Lorenzo.

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I partecipanti si sono cimentati con notevole entusiasmo in una vera e propria immersione artistico-fotografica, praticando e sperimentando, tra le bellezze naturalistiche e quelle archeologiche offerte dal luogo, la propria passione ed il proprio talento per la fotografia. I Proff. Diego Pirozzolo e Marco Picerro, durante l’itinerario hanno svolto un workshop fotografico sul reportage in stile National Geographic. Sono state illustrate le principali tecniche ed i segreti dei grandi fotografi di viaggio. I partecipanti hanno potuto fotografare, con l'ausilio dei docenti, il sito archeologico ed i vari momenti dell'escursione come se stessero realizzando un  vero e proprio servizio professionale per una rivista, affinando la propria sensibilità artistica in ambito fotografico.

Durante la visita al Tempio Etrusco di Portonaccio La Prof.ssa Gilda Bartoloni, docente di Etruscologia e Antichità Italiche presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità della Sapienza Università di Roma, ha presentato la storia del tempio e i risultati delle ultime campagne di scavo che hanno avuto per oggetto l'antica Veio. Il Santuario venne utilizzato nella prima metà del VII sec. a.C. per il culto a cielo aperto in una prima parte e successivamente venne affiancata la “casa dei sacerdoti”. Il deposito votivo destinato alla Dea Minerva ( protettrice dell’iniziazione dei giovani) ha conservato un gran numero di iscrizioni votive, graffite o dipinte su vasi. Nei secoli successivi sul Santuario furono eseguite diverse modifiche architettoniche fino ad arrivare nel 510 a.C. alla trasformazione in Tempio a tre celle di tipo tuscanico con piscina laterale e bosco sacro. Il tetto del tempio ospitava un ricco apparato decorativo fittile, coronato da statue mitologiche tra i quali Apollo di Veio. Il tempio venne utilizzato per la venerazione di  Apollo, Ercole e Giove. Il culto di Minerva venne successivamente rinnovato intorno al V secolo con la costruzione di un altare monumentale, del recinto e nuovi portici.

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Durante la visita al centro storico a Formello la Direttrice Dott.ssa Van Kampen ha illustrato il Museo dell’Agro Veientano, aperto al pubblico di recente dopo ben 18 anni di restauri,  nel quale sono conservati alcune delle scoperte provenienti dagli scavi di Veio dell’Università. Inoltre è stata visitata la  Torre civica del Museo facente parte dell’ampliamento moderno ad opera dell’Arch. Andrea Bruno, punto privilegiato di osservazione del territorio. La visita inoltre ha permesso di rilevare le peculiarità innovative dei progetti futuri del Palazzo Chigi in un'esplorazione radioguidata con soluzioni multimediali. Infine è stata visitata la “Meridiana” a camera oscura della Chiesa di San Lorenzo. Costruita tra il 1795-96 per la regolazione dell’orologio meccanico del campanile, la meridiana, abilmente restaurata rappresenta un particolare strumento astronomico caratterizzato da un elevato grado di precisione per indicare ancora oggi l’istante esatto del mezzogiorno solare a Formello.

Monumenti e dettagli di elevatissimo interesse e valore storico, culturale ed artistico per il territorio Veientano, immortalati magistralmente con gli scatti fotografici dei giovani partecipanti al Workshop.

 

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