Secondo Classificato al concorso Letterario Nazionale ScriviRimini 2013
1000519 640343409312003 910428699-selez“Una Stella in trincea” è il titolo del libro scritto da Alessandro Demaria, edito da marzo 2013 dalla casa editrice Marco Serra Tarantola. Il giovane Alessandro Demaria è nato a Molochio (RC) nel 1977. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria è un avvocato del foro di Palmi (RC) ed Insegnante presso l'I.C. di Mazzano in provincia di Brescia.
Il racconto dello scrittore calabrese è un percorso intenso ed affascinate, attraverso la scoperta di un raffinato simbolismo che circonda ogni individuo nella propria vita.
La consapevolezza interiore di poter trarre da tutto ciò che ci circonda intimamente, il vero significato dell’esistenza umana. E’ la stella, simbolo per antonomasia, la guida che sin dai tempi antichi ha indirizzato l’umanità verso un percorso di coscienza e credibilità. In questa storia è un simbolo che funge da espediente per guardare aldilà di ogni cosa, appunto non lasciandola mai sola in trincea. E’ la volontà intrinseca di poter Imparare a farla splendere ed illuminare la propria realtà in ogni situazione. Voltare lo sguardo oltre l’orizzonte per scoprire nuovi ed affascinanti scenari. Scoprendo così i tanti perché alle nostre domande sulla vita, sin troppe volte rimaste senza risposta.

Demaria racconta con un linguaggio semplice ma elegante una storia suggestiva, estremamente metaforica ma perfettamente ambientabile alle difficoltà, alla durezza ed atrocità della vita odierna. Questo libro invita, insegna a non abbattersi nei momenti di dolore e di sconforto. Aiuta ad affinare ed attingere una particolare oculatezza su ogni situazione, traendone cosi sempre un messaggio positivo. Fa evadere dalle insignificanti e superficiali certezze su cui l’uomo odierno cementa facilmente la propria vita: potere, ricchezza, bellezza. Tutte condizioni  transitorie ed evanescenti che nel lungo percorso di un uomo non garantiscono la felicità. Un ritorno ad assaporare le cose essenziali e semplici come stato fondamentale ed indispensabile per la vera felicità. E’ la luce, la stella di questo racconto a portare armonia  e certezza, a dare il significato del percorso di vita che ogni individuo ricerca continuamente. Una vita fatta di dure salite e rapide discese. Una vita senza mai rinunciare ad alzare lo sguardo verso la propria meta, verso la propria stella, anche quando apparentemente vi è nascosta.

1045113 634864353193242 428747380 nAlessandro Demaria ha regalato ai propri lettori un manuale di sopravvivenza interiore, estrapolando da ogni situazione emblematica regole di saggezza e maturità. Insiemi di formidabili riflessioni dalle quali poter trarre sempre un giovamento, ognuno  a proprio modo in base alle situazioni che si ripercuotono quotidianamente. Sempre con forza, speranza, consapevolezza che nessuno in questo duro mondo è solo e senza direzione. Una stella in trincea ha da poco ricevuto il suo primo Premio Letterario come 2° classificato al Premio Letterario Nazionale Città di Rimini 2013, grazie all’approvazione piena da parte della Giuria composta da importanti personaggi del mondo culturale e dello spettacolo, capitanati dal Presidente di Giuria la Giornalista Rosanna Cancellieri.
Incontro Alessandro per porgli tre semplici domande sul suo primo lavoro letterario e su cosa l’ha spinto a scriverlo:

•    Cosa ti ha spinto a raccontare questa storia nella tua opera prima?
 “Una Stella In Trincea” più che un libro, lo considero una piacevole avventura culturale nata la scorsa estate a Molochio (RC) dal condividere alcuni percorsi di vita con gli Amici di sempre. Sono stati loro che mi hanno incitato a “scrivere”; a mettere per iscritto un viaggio ricco di arguti riferimenti culturali utili e tali da fornire spunti meditativi ai lettori-viaggiatori ed indicazioni per ritrovare la propria Armonia con la vita.

•    Il simbolismo e la metafora sono per te veicolo di trasferimento di episodi di vita vissuti da ritrasferire ai lettori con sapienza?
Il simbolismo e le metafore sono da sempre uno strumento esplicativo per facilitare la comprensione degli argomenti trattati, sotto questo aspetto “Una Stella In Trincea” può benissimo essere considerato un libro di letteratura filosofica; un libro sui generis, “aperto” alle più disparate interpretazioni, poiché ogni lettore nei vari simboli e metafore presenti, riesce non solo ad immedesimarsi attraverso il protagonista, ma anche a rivedersi ed a ritrovare diversi aspetti del proprio vivere quotidiano. Del resto ognuno di Noi purtroppo vive la propria “Trincea” e per fortuna ha la propria “Stella”. Forse è proprio per questo che è stato definito: ”Un libro culturalmente intrigante, appassionante, coinvolgente e formativo”.

•    Quali le sensazioni e le emozioni nel ricevere il primo riconoscimento letterario con il 2° posto al Concorso Letterario Nazionale Scrivi Rimini 2013?
Salito sul podio ero davvero emozionato, ed alla domanda del presentatore Massimo Giletti: “ Che cos’è una Stella In Trincea” ? Ho risposto che è un piccolo-grande libro, scritto a Molochio, pubblicato a Brescia e premiato a Rimini! Nel ricevere gli applausi del pubblico ho pensato a tutte le persone che mi sono state vicine e che hanno permesso la realizzazione del libro. Raggiungere il secondo posto ad un premio letterario nazionale con il mio primo libro ed a pochi mesi dalla pubblicazione è un qualcosa di impensabile e straordinario. Evidentemente la giuria premiandolo con il secondo posto ne ha compreso ed apprezzato la particolarità letteraria. E’ stata un’esperienza fantastica ed emozionante, un riconoscimento competente che non fa altro che “certificare” la bontà e le potenzialità culturali della mia opera che quotidianamente riceve attestati di stima da parte dei lettori, che considero la vera anima di quest’avventura e con i quali interagisco attraverso l’apposita pagina creata su Facebook.

Ringrazio Alessandro Demaria per la sua disponibilità e per l’entusiasmo dimostratomi nel rilasciarmi questa breve intervista anche per il Web Magazine RadioCivetta. Rimanendo nel tema del simbolismo e della metafora, Alessandro mi ringrazia ed ironicamente mi sottolinea che il nome del nostro giornale ha tangenzialmente un legame di interpretazione con il suo libro: “… Perché la Civetta nella mitologia greca rappresenta la Dea Athena, la Dea Civetta della Sapienza della Morte e della Rigenerazione. La Civetta, l’uccello che vede attraverso il buio della Notte. Metafora chiara per intendere che possiamo vedere sempre oltre quello che in genere non si vede o che viene fatto di nascosto. Nell’oscurità”. Proprio come ci insegna il suo libro  "Una stella in trincea".