callucia2Lucia Callà di Mammola (RC) sta realizzando un sogno: portare lo stile dell’alta moda in Calabria con il suo marchio “Callucia”. Il suo personale atelier è un progetto imprenditoriale ambizioso e innovativo che lega il buon gusto, la tradizione, il design. La giovane calabrese è una fashion designer e modellista qualificatosi presso l’Imed (Istituto mediterraneo del designer) di Catanzaro. Trasferitasi poi a Milano nella città dell’alta moda, ha potuto toccare con mano questo mondo arricchendo la sua professionalità come fashion engineer designer fino al 2010 collaborando con noti marchi dell’alta moda.
Nel 2008 ha studiato anche presso l’Istituto Carlo Secoli di Milano, conseguendo la qualifica di modellista donna industriale. Lucia dopo la sua esperienza milanese ha voluto lanciarsi in una grande sfida, un esempio da seguire in un momento di crisi e di incertezze. Ha voluto trasferire tutto il suo talento e l’amore per la moda nella sua terra, Mammola (RC) , lanciando le sua linea di moda ideata su misura coi suoi modelli e realizzata artigianalmente da esperti professionisti sartoriali della zona.
Incontro Lucia per capire meglio il suo progetto e cosa l’abbia spinta a fare un itinerario generalmente controcorrente a quello effettuato dai suoi giovani coetanei che si trovano al sud, disoccupati e abbandonati dalle istituzioni, costretti a lasciare la loro terra per mete più prolifiche in cerca di fortuna.
Lucia, cosa ti ha spinto a ritornare nella tua terra e lanciare questo progetto imprenditoriale ambizioso?
C'è sempre stata una forte voglia di emergere ma sopratutto di vivere una vita di passione e non di routine; cosi ho cercato di portare avanti la mia passione per la manualità attraverso la creazione di abiti. Tutto ciò era molto ambizioso e sopratutto difficile. Poi il continuo sentir parlare non molto bene della mia terra e dei mie conterranei …. mi offendeva. Cosi ho ideato questo progetto difficile per il mio sud bistrattato. Ho cercato il sostegno della mia famiglia per realizzarmi e dimostrare che è possibile realizzarsi anche qui nel profondo sud.
Cosa vuoi rappresentare con la tua arte e come sposi il lato artistico con l'aspetto imprenditoriale?
Passione, manualità ma sopratutto l'unicità di ogni creazione come fosse un individuo costituito da anima e corpo. Questo è ciò che voglio che sia il mio punto di forza a livello imprenditoriale. Credo che ognuno di noi abbia il diritto di non essere "omologato" e stereotipato da un marketing che ci ha reso schiavi del consumo, annientando la personalità e l'emozioni . Ciò non toglie la voglia di commercializzare la mia linea creando dei canali dedicati ad un prodotto non solo di nicchia, sempre curato nell’arte sartoriale e nella vestibilità.
Cosa offre il sud alle donne ricche di talento e ambizione?
Offre sicuramente,callucia3 al contrario di come si possa pensare, tante nuove sfide e molti sacrifici ..... quindi: lavoro! Credo che per ogni giovane fare l’ imprenditore nel sud debba essere una grande sfida. In una terra sicuramente difficile dove tutto va a rilento e piena di mille difficoltà, ma le soddisfazioni e i riconoscimenti da parte di molte persone che apprezzano il proprio lavoro, l' entusiasmo, la dedizione, la professionalità, sono le monete più preziose che si possano ricavare. Logico dire che le istituzioni e la mentalità non facilitano la voglia di osare. Ma un progetto serio e valido, una giusta testardaggine e pazienza, trovano la lauta ricompensa per lo meno nel provare e valorizzare se stessi e questa terra.
Col senno di poi affermeresti di essere contenta e decisa della tua scelta nel ripartire da zero nella tua terra?
Potrei semplicemente dire: dipende dalla giornata ! In questi anni però sono molto cresciuta non solo nelle mie capacità lavorative ma anche come persona e ho imparato a dosare la forza, la pazienza e forse anche la rabbia che assale nei momenti veramente difficili. Non so come procederà il progetto, ma di certo si sono felice della mia scelta e la rifarei, perchè comunque non credo di essere partita da zero. Ho solo deciso di fare il mio lavoro nella mia terra e non in una città che non mi apparteneva.
calluciaCosa suggeriresti ad una donna del Sud che come te vuole ripercorrere questo stesso iter?
Circondarsi di persone valide. Innescare lo spirito di collaborazione e sopratutto di non abbattersi e non mollare mai nei momenti difficili. Di provare a sollecitare le istituzioni, gli enti a dare appoggio al proprio progetto pianificandolo al meglio sotto l’aspetto gestionale ed economico. Ma contare fondamentalmente su se stessi e le persone che in ugual modo si mettono in gioco per un fine comune.
Cosa significa “Callucia”  e quali le aspettative e i programmi per il futuro prossimo?
Callucia è l'unione del mio cognome Callà con il mio nome Lucia. Rappresenta il  me  con la voglia ancora di sognare e di lottare in un periodo non molto felice, cercando di farcela perché tutto è un sogno, una passione, un lavoro. Infine, per le aspettative e i programmi direi ripercorrere la carriera delle sorelle Fontana ... Per il momento piccoli passi ma decisi. Poter creare molte altre sfilate di moda in giuste location sparse nella Calabria per far conoscere questo progetto di moda al femminile ed essere da apripista a tutte le donne del Sud che sognano e vogliono osare trasformando i propri sogni  in una vera attività lavorativa.
Davanti ad un gustosissimo piatto di Stoccafisso di Mammola, Lucia Callà mi trasferisce immensa positività e molta professionalità con le sue parole. Le competenze giuste per puntare in alto in terra di Calabra e realizzare questo sogno già avviato sulla via del successo.

Domenico Spanò