de profundis
Bruzzano Zeffirio (Reggio Calabria) 02 gennaio 2014 - Cittadini, la morte improvvisa nel giorno di Capodanno, di un ancora giovane padre di famiglia, scuote e commuove un’intera comunità. Ieri mattina, abbiamo sentito suonare la campana  a morto, ma non avremmo mai immaginato che essa suonasse per Bruno Pulitanò, esemplare impiegato del Comune, che tutti conoscevamo, a cui tutti ci rivolgevamo, certi di ricevere risposte attendibili ed efficaci ai nostri  bisogni.
E’ così, al Comune, che io ho conosciuto ed imparato ad apprezzare Bruno, durante i miei mandati di sindaco: competente anche oltre il proprio settore, serio nel lavoro e nella vita, disponibile con tutti; una persona riservata, di poche parole, onesta, senza riserve mentali  e senza pregiudizi, su cui potevate contare. Ha lavorato con zelo al Comune per tutti, con notevoli capacità organizzative, intellettive ed umane, il primo a cui  pensavate nei momenti critici, come il toccasana  di ogni difficile problema burocratico di servizio. Questa mia testimonianza di stima sincera è stata condivisa da tanti funzionari, dirigenti, Commissari , accanto ai quali Bruno ha lavorato nella sede  municipale. Gli stessi apprezzamenti e le stesse lodi all’impegno, alla serietà ed alle competenze di Bruno unanimemente espressi da tutti . Ricordo, in particolare, la dottoressa  Maria Stefania Caracciolo, Commissaria prefettizia al nostro Comune, la quale, nel farmi le consegne, disse “ Sindaco, puntate  la vostra attenzione su Bruno Pulitanò , perché  serio  ed  il più capace di tutti.” Con tutto il rispetto per tutti gli altri dipendenti comunali, questa era la verità, condivisa anche dal Segretario, dr. Barreca , e da tanti seri professionisti che voi, Bruno, avete affiancato con la vostra fattiva , ordinata , discreta  collaborazione.  Mancherete, Bruno, alla vostra famiglia, e tanto, alla  vostra diletta  Margherita ed agli adorati figli Vincenzo e Claudia, ai vostri già provati genitori ed alle care vostre sorelle. Ma mancherete,  e tanto, anche al Comune, a tutti, dove eravate un saldo punto di riferimento, un esempio, un modello  di  efficienza, di discrezione, la risposta esatta  per ogni quesito.
E’ notorio che fosse così ,  stimato  Bruno . Sono venuta due- tre giorni fa al Comune , diretta al vostro ufficio: è stato il mio ultimo saluto alla vostra diligenza di sempre! Mi avete parlato di Vincenzo, della sua bravura a scuola: Il vostro volto s’illuminava quando parlavate dei vostri adorati figli, a cui l’educazione da voi impartita con rigore ed affetto di padre, di genitore dedito al lavoro ed alla famiglia,  sarà la guida  luminosa che li accompagnerà nel loro  cammino, nella loro vita futura, sorretti dal tenero affetto della loro madre. Io, Bruno, a voi che vi accingete a varcare la soglia del mondo della verità, davanti a quel Dio che è verità e luce , vi voglio dire grazie  con tutto il cuore per avermi salvato per ben due volte da certa aggressione fisica. La vostra prontezza ed i l vostro senso del rispetto umano, sempre più raro ai  tempi d’oggi, mi hanno evitato il peggio .
Grazie, Bruno! Dio vi darà il giusto merito anche per questa vostra grande umanità, di cui io sono stata tangibile testimone . Vivrete sempre nella mente di chi vi ha apprezzato per i vostri innegabili meriti; vivrete sempre nel cuore dei vostri cari, della vostra bella famiglia, vissuta con voi nella santità degli affetti domestici, per la quale il vuoto da voi lasciato difficilmente potrà essere colmato. La fede sia di conforto a tutti i vostri cari nell’indelebile ricordo di un figlio affettuoso , di un dolce fratello, di un padre sereno, onesto e dignitoso, di un marito devoto.  Addio, Bruno !