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La mente libera e il cuore vigile davanti alla disillusione. 
La Legge non è uguale per tutti
Parola chiave: Tradimenti!

Non so quanto tempo abbiamo da vivere su questa Terra. Ognuno di noi ha il proprio tempo. Ma so che per il tempo che ci è concesso se vogliamo vivere dobbiamo trovare la forza per sopravvivere alla perdita delle illusioni. Perché noi ci attacchiamo alle persone, alle idee e alle cose, dando loro dei significati che sono solo nostri, nella nostra testa e nel nostro cuore. E amaro è constatare che poggiamo i nostri piedi in una palude che ci fa affondare.  E se non abbiamo il coraggio di tirarci da soli la freccia affondata nella nostra carne viva, freccia  scoccata da traditori moriremo dissanguati.

Ci piace pensare, ci conviene pensare che il male sia altrove. Fuori. Sia negli stranieri che arrivano da ogni dove, sia nei diversi da noi e ci viene difficile immaginare che,  più spesso di quello che vorremmo, di quello che potremmo sopportare, il male è a volte troppo vicino a noi. È in chi  riponiamo la nostra fiducia, da dove pensiamo che arrivi protezione e alleanza.  E invece arrivano alle nostre spalle i colpi, quelli più dolorosi e devastanti, perché non ce li aspettiamo. E non siamo difesi perché ci abbandoniamo agli affetti e alla Patria con la fiducia di un bambino. Ci abbandoniamo fiduciosi al concetto che " La Legge è uguale per tutti" e non siamo preparati ad assistere al contrario. 

Dobbiamo avere consapevolezza di queste realtà. Perché per continuare a vivere è necessario avere gli occhi aperti e il cuore vigile. Negli anni ho visto tradimenti, e non parlo delle famigeratecorna, quelle sono nel conto, inutile blaterare di fedeltà fino alla morte, fai due conti a mente lucida. Un bilancio. Se è positivo ok, "perdoni". Se non lo è, molli. Se ami comprendi. Cerchi di capire. Se non c’è nulla da capire ma sei davanti a individui disaffettivi e narcisisti, molli! Fine della tempesta “d’amore”. Del romanzo familiareIo mi riferisco a quei tradimenti di amici e parenti che credevi mai di dovere vivere. Di tradimenti perpetrati in aule di Giustizia. Inutile fare finta di nulla.

In ogni famiglia che si rispetti, in ogni istituzione dove vige il potere di una lobbie costituita, dove c'è gente che si fa forte perché si raduna in branchi, esiste questa realtà amaraQuando di mezzo ci sono interessi. Pecunia, potere, voglia di dominare. La vera forza è la grandezza d’animo, la bontà, la voglia di Giustizia da cercare con le Leggi dei Codici e non con le intimidazioni e i comparaggi. La vera forza è nel non gridare e insultare, ma perseverare nella ricerca della verità, per quanto possibile.

Invece ogni giorno assistiamo ad atti violenti. Ad alleanze nefaste.  A scontri corpo a corpo, a match in tribunali del popolo e di istituzioni. Assistiamo a carte false esibite per buone, a occhiolini ebisbigliinelle orecchie di questo o quel giudice da parte di togati corrotti e collusi, assistiamo a porcherie di ogni genere. Assistiamo alla morte lenta e continua della Giustizia. Dove ancora oggi i magistrati non pagano per errori commessi. Non pagano per quelle sentenze con le quali sispediscono innocenti in carcere per decenni. Basta trovare un colpevole. A volte quello che fa più comodo. E si butta la chiave della cella. Non pagano per collusioni con compari che passano prebende in cambio di insabbiamenti di processi o falsificazioni di atti per fare passare il nero per bianco.  Non dico nulla di nuovo. Le cronache e i vari libri sulle caste sono zeppe di notizie circostanziate. Basta leggere e con interesse.

Noi, che nonostante tutto crediamo nel bello e nel buono, dobbiamo opporci a questo schifo. Sapendo di mettere nel conto tradimenti da sopportare, perché la gente sta col più forte e i forti sono in genere gli arroganti e i corruttori, questo pensano i vili. Dobbiamo mettere nel conto di essere calunniati. Di essere denunciati. Perché la verità piace a pochi. Perché pochi non hanno scheletri nei loro armadi. Anche se resteremo soli. Perché resteremo soli. Siamo soli. Mettiamocelo in testa. La vita è degna di essere vissuta solo quando hai una missione da compiere. E non é certo quella di offendere, umiliare, rubare. Arricchirsi con minacce e con promesse. La missione é non avere paura e fare nomi e cognomi degli scellerati. La missione é rispettarsi e rispettare. Il costo per questo? Altissimo. La solitudine. La calunnia. L'ingratitudine di quelli che hai aiutato. La gente non ama ringraziare per il bene ricevuto. Anzi!

Considerazioni a bilancio amaro nel giorno del mio compleanno