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arringa

Dai rappresentanti dello Stato che dovrebbero tutelare la Legge… Ma di fatto tutelano il malaffare

Ci sono cose che non vorresti vedere mai. Nel terzo millennio. In Italia. Nel Sud. Quel Sud che un tempo era la punta di diamante di una terra che poi è stata saccheggiata e messa in ginocchio, dopo la famigerata Unità d’Italia. Nel 1861. Ora una terra abitata per lo più da avanzi di galera che sfrecciano in bmw, mercedes e suv da centinaia di migliaia di euro quando intorno è miseria. Quando questi sciacalli fanno cordata e hanno sul libro paga chi dovrebbe essere a loro nemico, allora intorno è la desolazione. Per una raccomandazione  ad avanzare di grado, per una sniffata di coca, per tanto altro ancora, di illecito naturalmente.
Siamo andati a scuola. Ci hanno insegnato una falsa storia. E ci hanno imbottito di belle parole. Rispettare la patria, lo stato, la bandiera, le divise, la Legge, l’antimafia. Perché se li rispetti sarai rispettato. Se ti comporterai da bravo Cittadino e non ruberai e non ucciderai, sarai una persona civile. Buona, bella. Degna di rispetto. E tu rispetti tutto ciò. A costo della vita. Le rispetti perché segui anche il Vangelo. Ma non basta affatto. Sei in una terra ormai abitata da branchi di sciacalli e se gli sciacalli ti puntano, sei finito. Inutile rivolgerti allo Stato. Ai difensori dei diritti calpestati, per avere giustizia. In Calabria, a Locri e dintorni, trovi cordate di malaffare.

Sordità deliberata. Cecità deliberata. L’altra sera ero a cena tra amici, conoscenti e sconosciuti. Trattavasi di un festeggiamento agostano. Ebbene, uno sconosciuto nei pressi del mio posto a tavola, per tutta la sera ha raccontato delle nefandezze perpetrate al Tribunale di Locri. Di come alcuni dirigenti siano pagati per non fanno niente, tipo svolgere indagini serie, leggere le carte con impegno, in modo perito. Rappresentanti della Legge che, pare e dico pare per evitare e non è detto che la eviti, una querela, stanno lì  per fare gli interessi di paganti malandrini.

Ha parlato di una “Relazione Cervellini”, un dossier stilato nel 2012 da ispettori inviati a indagare sull’operato degli operatori di giustizia nel  fantastico tribunale di Locri. Un Dossier da fare tremare i polsi, diceva il commensale. Un Dossier contenente materiale esplosivo tante erano le nefandezze riportate. Ebbene questo dossier di oltre un centinaio di pagine è approdato nel porto delle nebbie. Ne sapete nulla dell’Operazione Cervellini, cari lettori?

Che amara e cocente delusione quando vedi, anche in modo aperto e chiaro, quanto tutti questi bei concetti, belle parole “ Rispetta la Divisa, rispetta la Legge che è uguale per tutti”, siano solo parole portate dal vento per che chi per primo dovrebbe rispettarle e come il vento vanno via. Perché le fanno diventare amare balle proprio coloro che le dovrebbero applicare per prima. I rappresentanti della Legge!

Oggi, quattordici Agosto 2015,ancora una volta assistiamo a una rapina a mano armata da parte dei rappresentanti della Legge che, con editti basati su falsi documenti artatamente esibiti e pubblicamente comunque smascherati, ma ad oggi pare inutilmente, perpetreranno un’azione indegna. Per colpire una Cittadina derubata dei propri beni, viene colpito il suo Avvocato! Perché sia da monito a non rompere più i maroni con le sue richieste di giustizia. Un furto miserabile, come lo può essere un furto. Certi giudici di Locri emettono ordinanze disattendendo sentenze definitive e mai appellate e colpiscono un Avvocato per impedirgli di continuare la sua difesa. Per tutelare i principi della Costituzione. Quella Costituzione di cui tanti si riempiono la bocca, ma la trattano da carta igienica.

Qui in Terra di Calabria tanti sono stati gli Avvocati assassinati perché davano fastidio. L’Avvocato Giovanni Simonetti, l’Avvocato Giuseppe Letizia, l’Avvocato Antonino Lugarà. Tanto per citare alcuni nomi di Avvocati vissuti e ammazzati in questo lembo di terra senza Legge. Ora, è iniziata una nuova stagione. Gli Avvocati si calunniano, si mandano in galera con false accuse. Vedi l’Avvocato Giuseppe Lupis. Si bloccano i loro conti in banca fino a sequestrarli.  Una estorsione a mano armata! Vedi appunto questo caso dell'Avvocato Luciana Marando. Quello che accade oggi all’Avvocato Luciana Marando è veramente inenarrabile. Perché? Perché l’Avvocato Marando ha osato difendere la sua Cliente, Teresa Romeo. Perché la Signora Teresa Romeo doveva tacere e farsi sfilare, dal Morabito di Africo,  il più bel pezzo di terra sul mare sulla Costa dei Gelsomini. Terra donatele dal padre oltre 40 fa, e il Morabito di Africo gliela vuole sottrarre illecitamente. Il Domenico Morabito è difeso, in questa operazione, da un tal avvocato Nucera. Costui, con metodi garibaldini, sta facendo fuoco e fiamme per ottenere questo fantastico risultato. Sta usando procedure che in qualsiasi altro paese civile porterebbero alla radiazione dall’Albo professionale. Perché sono metodi assai discutibili. Sta brigando per il passaggio di proprietà dalla Signora Teresa Romeo, legittima proprietaria, a tale Domenico Morabito di Africo che non ha alcun titolo legittimo per occupare tale terreno. Ha fatto esibire dal suo cliente una serie di falsi documenti da ultimo a partire dall’Aprile 2014, al Tribunale di Locri, in particolare al magistrato JACOBELLIS che nessun accertamento ha fatto in merito. Nei Tribunali sono state portate più e più volte le prove di tale maneggio ma sono state considerate carta straccia da chi avrebbe dovuto onorarle.  In particolare, appunto il giudice JACOBELLIS ha abusato del suo potere di magistrato fin oltre il suo ultimo momento di permanenza al Tribunale di Locri prima di ritornare ad operare nella sua terra d’origine, pare la Puglia…

Ebbene amici, tutti a dire: "Ma chi vi mentiti chi cucchi? Siti pacci! " Traduzione: "Ma che vi mettete a combattere contro gli abitanti di Africo? Siete pazzi?" Perché è notorio che gli abitanti di tale paese non siano individui proprio molto mansueti.

Comunque,Amici, io continuo a credere che ci sarà un Giudice a Berlino. Continuo a credere che i buoni vinceranno gli empi a condizione che si mantengano i nervi saldi. E’ una partita a scacchi tra il diavolo e l’acqua santa. E il diavolo può vincere nelle corte distanze. E continuo a credere, nonostante le amare evidenze, che la Legge va rispettata, per se stessi. Per la Comunità in cui si vive. Perché sono profondamente cattolica e ho Fede. E ho fede che ci siano Giudici illuminati e non corrotti. E ci sono! Tempo al tempo. In una guerra ci sono battaglie vinte e battaglie perse. Ma proprio quelle perse perché con inganno, ebbene saranno proprio le battaglie perse che porteranno alla vittoria della guerra. Ed è una guerra per il diritto a che nessuno rubi agli altri. A che nessuno calpesti la dignità e i diritti delle persone abusando del proprio potere.

Buon Ferragosto anche alle Anime Nere! Perché prima o poi siano illuminate a lasciare la strada del delitto per imboccare quella della Legge. Quella vera. Quella che a oggi nemmeno tanti rappresentanti dell'Ordine costituito conoscono o se la conoscono non la onorano. La Legge.