pietro ernesta mimiSalta fuori prepotente la tua gioventù. I tuoi sogni. Una foto ritrovata che racconta della primavera della vita e di quanta strada hai  fatto da allora. E non sempre una strada piana. Troppe le salite. Tante le cadute. Di quante deviazioni sul tuo percorso. Di quanti crocevia dove non avevi la bussola per riprendere il cammino giusto...
Ecco una vecchia foto che racconta una storia. La storia di giovani studenti di medicina a Roma negli anni '70. Avevamo vent'anni! Io al centro, alla mia destra Pietro, un ragazzo greco che dai quei tempi non ne so più nulla. Con il suo amico Takis frequentava la nostra casa di studenti fuori sede. Anche di Takis nessuna notizia più da allora.

Alla mia sinistra Mimì, il mio amatissimo cugino Domenico, ma chiamato sempre Mimì, come si usa in Calabria per il nome Domenico, con cui ho passato tutta la vita insieme, da bambini all'università. Mimì che ormai non è più da quasi 5 anni. All'improvviso, dopo una malattia fulminante, il 30 ottobre 2012...
Il dolore per la sua perdita, e per la perdita di altre persone significative della tua esistenza, è sempre lì, nel cuore, presente e costante. Col dolore si impara a convivere. Si continua a vivere e non si fanno vedere al mondo le proprie ferite. Il mondo è intristito e non sopporta di vedere la sofferenza degli altri. E' giusto imparare a gestire i sentimenti e non pesare più su nessuno. Il sorriso è lieve. Consola. Dobbiamo imparare a sorridere e a onorare i nostri morti e noi stessi con la nostra leggerezza nell'affrontare i macigni che portiamo sulle spalle e nel nostro petto.