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itteroneonato.jpgPubblicato su Google:

PATENT REGIONAL REGISTER 
  
Mascherina protettiva per neonati capace di stare ferma sugli occhi del bimbo durante l esposizione della lampada per la fototerapia e sistema per ottenerla.
 

Owner: MARANDO
Inventors: Marando Ernesta Adele 
Warehouse demand: IT2006RM00510 26092006
Year of warehouse: 2006 Code patent: IT2006RM00510 Release year: n.d. 
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  Che cos'è la fototerapia:
fototerapia sistema.pngFototerapia: da 40 anni rimane il trattamento standard nella cura dell’iperbilirubinemia del neonato. Essa riduce rapidamente la concentrazione di bilirubina nel siero, con la formazione di lumirubina, un composto idrosolubile, meno tossico e di facile smaltimento. Due fattori determinano la velocità di formazione della lumirubina: 1. Lo spettro della luce 2. La dose totale di luce somministrata. Poiché la bilirubina è un pigmento giallo, essa assorbe facilmente la luce Blu (con una lunghezza d’onda di circa 450 nm.). Fra le critiche mosse a questa luce vi è in primo luogo quella dei possibili danni oculari e delle difficoltà che a volte determina nella valutazione della cianosi. D’altra parte l’uso di una luce di lunghezza d’onda superiore (luce verde) penetra più profondamente nella cute e interagisce più efficacemente con la bilirubina legata all’albumina. La luce BIANCA fluorescente rimane nel mondo il tipo di luce più usato in fototerapia. La dose irradiata, dipende dal potere della luce e dalla sua distanza dal bambino.
Un'intensa fototerapia può eliminare la necessità di una exsanguino-trasfusione. Un neonato in fototerapia viene esposto nudo in un vero e proprio bagno di luce: i suoi occhi sono coperti, con apposite bende.
Vanno monitorate sia la temperatura dell’ambiente che l’idratazione del piccolo.
Il trattamento fototerapico può essere sospeso 1-2 ore per l’alimentazione o per la visita dei genitori.
(Da ricerche su Google)
 
RadioCivetta:
La mascherina inventata dalla dottoressa Marando: non scopre gli occhi del neonato anche durante i suoi movimenti o le sue manipolazioni da parte del personale che lo accudisce.


Le mascherine in uso nei reparti di Neonatologia ancora presentano il difetto di essere molto mobili e di spostarsi scivolando sul volto del neonato scoprendogli gli occhi ed esponendoli alla luce da lampada cui è sottoposto.

La mascherina inventata dalla neonatologa Ernesta Adele Marando ha la caratteristica della stabilità sulla testa e su parte del volto del bambino. Non si sposta e non scopre gli occhi esponendoli alla luce intensa della lampada da fototerapia bloccando i raggi UV che potrebbero creare danni irreversibili alla retina dei neonati. Non è invasiva.