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Oltre 40 i testi "istituzionali" indicati in difesa del Dr. Francesco Gangemi, Direttore del Periodico mensile DIBATTITO-news.
Tra questi il Capo della DNA Pietro Grasso, il Vicepresidente del CSM Nicola Mancino, il p.m. targato DDA Francesco Mollace e altri magistrati, prefetti, eccetera...

Con riferimento al procedimento emarginato, fissato per la trattazione dinanzi al Tribunale di SALERNO per l’udienza del 9 Luglio 2008,, nell’interesse del - Dr. Francesco GANGEMI, nato a Reggio Calabria il 28.09.1934, ivi residente in via G.Melacrino nr.45/B3,

SI INDICANO A TESTIMONI A DISCARICO

In relazione ai singoli capi di imputazione per cui è intervenuto il rinvio a giudizio, per provare come quanto pubblicato sul giornale DIBATTITO- news diretto dal Dr. Francesco GANGEMI e a firma dello stesso
1 – Non contiene alcuna gratuita aggressione all’onore e alla reputazione di un Cittadino, con l’attribuzione di fatti determinati al di fuori di ogni continenza e di ogni interesse alla diffusione delle notizie;

2 – Corrisponde a quanto risultante da notizie, atti, documenti, inchieste giornalistiche la cui diffusione risponde a un interesse pubblico di conoscenza da parte di Cittadini e Istituzioni ed è stato esposto senza alcuna volontà diffamatoria né compiacimento nei confronti di chicchessia, ma in adempimento a un preciso dovere del Giornalista;

3 – E’ attinente a indagini relative a gravissimi procedimenti penali con i quali s’è tentato di ostacolare il normale corso della Giustizia;

4 – Esiste quindi una precisa “necessità sociale” di portare a conoscenza di un numero indefinito di persone quanto compiuto al riguardo anche da soggetti che hanno gestito nell’interesse proprio e di propri complici delicate funzioni istituzionali;

5 – Che in quest’ambito si collocano anche richieste di tutela giudiziaria alla procura della Repubblica presso il Tribunale di CATANZARO per ostacolare oggettivamente le indagini dirette a far luce su quanto sopra esposto e aggredire gratuitamente e dolosamente l’Onore e la Reputazione di Cittadini e Magistrati. I testi di cui si chiede la citazione sono, con riferimento al primo capo di imputazione nel quale si contesta il:

“… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "La mafia attacca la PG e la seguono GIP/GUP di Reggio Calabria.
Il Procuratore Lombardi sente forte e chiaro, non decide, né smentisce di essere sul libro paga di Armando Veneto", pubblicato nel mese di giugno 2006, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che "La Corte del Dr. Lombardi vuole, disperatamente, strappare il procedimento "Gioco d'azzardo" dalle mani del dr. Neri allo scopo di dare copertura: al giudice di "Cosa Loro" Savoca; agli imprenditori collusi con la mafia, Siracusano e Spadaro Rosario + altri; all'avvocato consigliere Letterio Arena + altri; all'ex sottosegrario Santino Pagano.. ..al sostituto presso il tribunale di Messina dr. Barbaro; ad altri magistrati di quel distretto e del distretto di Reggio Calabria.........agli avvocati Renato Milasi e Armando VENETO.....tutti uniti nella lotta masso/mafioso finalizzata alla delegttimazione del dr. MARLETTA PG, del dr. Francesco NERI, della Sezione GIP/GUP di Reggio Calabria", e, dunque, additandolo nei fatti quale membro di una imprecisata organizzazione criminosa finalizzata alla delegittimazione di alcuni magistrati di Reggio Calabria; e, ancora, affermando "Dr. Lombardi smentisca di essere iscritto sul libro paga di Armando VENETO", con ciò additando l'avv. VENETO quale corruttore del Procuratore Lombardi. Fatto commesso in Cosenza, luogo di pubblicazione del mensile "Dibattito", nel mese di giugno 2006; Querela del 21.6.2006….”.

Si indicano i testi:

1 - Dr. Mariano Lombardi
2 – Dr. SAVOCA
3 – Dr. SIRACUSANO;
4 – Sig. Rosario SPADARO;
5 – Avv. Letterio ARENA;
6 – On. Santino Fortunato PAGANO;
7 – Dr. BARBARO;
8 – Avv. Renato MILASI;
9 – Avv. Armando VENETO;
10 – Dr. Francesco MOLLACE;
11 – Dr. SPAGNUOLO;
12 – Dr. DE MAGISTRIS;
13 – Sig. Mario VENEZIANI;
14 – Sig. Domenico FRANZA;
15 – Sig. Luigi ARICO':
16 – Avv. Giuseppe AMENDOLIA;
17 – Dr. Vincenzo MACRI’;
18 – Dr. GRASSO
19 – Dr. VERZERA
20 – Dr. Nicola MANCINO;

Tutti potranno riferire su quanto a loro conoscenza del procedimento penale denominato “gioco d’azzardo”; sui tentativi di “…strappare il procedimento "Gioco d'azzardo" dalle mani del dr. Francesco Neri allo scopo di dare copertura al giudice di MESSINA Savoca” con le connesse attività degli imprenditori Siracusano e Spadaro Rosario, dell'avvocato Letterio Arena, dell’on. Santino Pagano, dei sostituti presso il tribunale di Messina dr. Barbaro, dr. LAGANA’, dr. LEMBO, dr. BOEMI, degli avvocati Renato Milasi e Armando VENETO, finalizzate anche alla delegittimazione del dr. MARLETTA PG di REGGIO CALABRIA, oltre che del Dr. Francesco NERI e della Sezione GIP/GUP di Reggio Calabria"; e, inoltre di colloqui informali tra i testi e altri soggetti finalizzati oltre che a quanto sopra e nel menzionato procedimento “… per acquisire prove a favore di SIRACUSANO Salvatore e On. PAGANO Santino Fortunato,…imputati in procedimento penale 2836/02 e nr.02/03 della Procura Generale presso la corte di appello di Reggio Calabria per i reati di cui all'art. 416 bis c.p. e altro….” ;

Fin d’ora si chiede inoltre che vengano acquisiti le copie degli atti compiuti dagli stessi testi in relazione a quanto oggetto di testimonianza, copie degli atti del procedimento 2836/02 e 02/03 R. P.G. p/ Corte app. di REGGIO CALABRIA e atti connessi, anche presso la D.N.A. e il C.S.M. a ROMA; In relazione al II capo di imputazione relativo al

“… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "// Procuratore Lombardi stacca i fili e stoppa Armando Veneto: mi denunci alla Procura Salerno", pubblicato nel mese di settembre 2006, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che: "Dr. Lombardi, lei...è molto stanco dopo decenni di guerra continua contro la 'ndrangheta calabrese che trova la sua sponda privilegiata nelle istituzioni, specie in quella regionale, nella massoneria deviata e talvolta..in certi magistrati che nulla hanno da invidiare al signor PROVENZANO se non la loro viltà. Salve a Lei! ...al dr. Baudi, al dr. De Magistris...all'avvocato VENETO, ai signori Piromalli.. .Nitto Santapaola.....per tutto ciò che di buono avete, per anni e anni, nutrito, codici alla mano, nella vostra coscienza pulita e forte di magistrati, di avvocati, di imprenditori e di massoni di prima e seconda linea'…”.


21A - Dr. Mariano Lombardi
22/A – Avv. Renato MILASI;
23/A – Avv. Armando VENETO;
24/A – Dr. Francesco MOLLACE;
25/A – Dr. SPAGNUOLO;
26/A - Dr. Vincenzo MACRI’;
27/A – Dr. GRASSO
28/A – Dr. Nicola MANCINO;
29/A – Dr. DE MAGISTRIS;
30 – On. Agazio LOIERO;
31 – Dr. Antonio BAUDI;
32 – Dr. Salvatore CURCIO;
33 – Dr. Antonio MASSARI;
34 – D.ssa Chiara SPAGNUOLO
35 – Dr. Giuseppe VALEA;
36 – Dr. Antonio GALLO;
37 – Gen. CC
38 – Avv. Vincenza MATACERA;
39 – Avv. Attilio MATACERA;
40 – Dr. VACCARA;

Che potranno riferire su quanto a loro conoscenza sull’attività della procura di CATANZARO diretta dal Dr. LOMBARDI in ordine circa la “… guerra continua contro la 'ndrangheta calabrese che trova la sua sponda privilegiata nelle istituzioni, specie in quella regionale, nella massoneria deviata e talvolta..in certi magistrati…” transitati dai ruoli della magistratura a quelli di collaboratori dell’on. LOIERO, dopo l’avvio di procedimenti disciplinari, la gestione della giurisdizione in modo da favorire l’acquisto di immobile nella confessata violazione della Legge, con intimidazioni e modifiche della giurisprudenza anche per un solo giorno, la richiesta riconoscente di assoluzioni dei soggetti istituzionali incriminati nel quadro di indagini svolte in maniera da assicurarne l’assoluzione o perseguire la condanna di chi ostacola simili manovre; la nomina a magistrati onorari nonostante le prove oggettive di appropriazioni indebite dei nominati, propalatori anche di interessate calunnie e false testimonianze come possono confermare il dr. Baudi, il dr. De Magistris, il dr. CURCIO e gli altri testi indicati.
Fin d’ora si chiede inoltre che vengano acquisiti i seguenti documenti che provano sul piano documentale quanto oggetto delle richieste di testimonianza: Atti del procedimento es. 244/87 c/ Nicola MARTELLI; provv. Tribunale Catanzaro, 16 maggio 2000, Nocita c. Scaramuzzino e altro e relativo procedimento; atti indagine del servizio ispettivo del ministero di giustizia sul dr. BAUDI, IL DR. LOMBARDI e la procura presso il Tribunale di CATANZARO; atti del CSM relativi a tali oggetti; atti dei procedimenti relativi al Dr. LOMBARDI e la procura presso il Tribunale di CATANZARO, svoltisi nel tempo a MESSINA e/o REGGIO CALABRIA, o da questa sede inviati a CATANZARO per le bisogne; In relazione al III capo di imputazione relativo al “… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo gli articoli intitolati "Doppiogoco d'azzardo" (pag. 8), e "L'avvocato Paperon dei Paperoni al Governo della cleptocrazia" (pag. 38), pubblicati entrambi nel mese di ottobre 2006, offendeva, con attribuzione di farti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che "il duo LOMBARDI/VENETO sono stati gli insabbiatori dei segreti dell'omicidio del maresciallo AVERSA" (pag. 8) e che "dopo anni di errori ed orrori oggi il Paperon dei Paperoni è il cleptocrate della Calabria specie nella manipolazione dei codici e codicilli, in particolare, nei sottoscala dei palaci deputati all'amministrazione dei "CASI" tanti cari agli opinionisti di talune testate giornalistiche......... Se, poi, un elemento dell'asse è dedito alla truffa/baruffa e a prestiti non restituiti per mancanza di fondi, la banca del Belpaese non interviene. Ci pensa Paperon dei Paperoni, e, dunque, descrivendo l'avv. VENETO quale insabbiatore di procedimenti relativi, anche, ad omicidi, nonché quale persona dedita sistematicamente ad attività illecite di varia natura.
Fatto commesso in Cosenza, luogo di pubblicazione del mensile "Dibattito", nel mese di ottobre 2006;

Querela del 19.10.2006.”
41A - Dr. Mariano Lombardi
42/A – Avv. Renato MILASI;
43/A – Avv. Armando VENETO;
44/A – Dr. Francesco MOLLACE;
45/A – Dr. SPAGNUOLO;
46/A - Dr. Vincenzo MACRI’;
47/A – Dr. GRASSO
48/A – Dr. Nicola MANCINO;
49/A – Dr. DE MAGISTRIS;
50/A – On. Agazio LOIERO;
51/A – Dr. Antonio BAUDI;
52/A – Dr. Salvatore CURCIO;
53/A – Dr. Antonio MASSARI;
54/A – D.ssa Chiara SPAGNUOLO

“… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "Operazione Damocle + Doppiogioco d'azzardo", pubblicato nel mese di novembre 2006, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che: "/ quattro dell'Ave Maria, riunitisi nel bar GRILLO al fine di pianificare la difesa attraverso una serie di denunce querele dirette, non a caso, alla Procura di Catanzaro....... hanno ottenuto (i quattro + il grandevecchio Armando VENETO) l'immorale e vergognoso temporaneo "trionfo" della mafia dell'antimafia" e, dunque, additandolo quale un mafioso al servizio di organizzazioni criminose. Fatto commesso in Cosenza, luogo di pubblicazione del mensile "Dibattito", nel mese di novembre 2006;

Querela del 4.12.2006.”
55/A - Dr. Mariano Lombardi
56/A – Dr. SAVOCA
57/A – Dr. SIRACUSANO;
58/A – Sig. Rosario SPADARO;
59/A – Avv. Letterio ARENA;
60/A– On. Santino Fortunato PAGANO;
61/A – Dr. BARBARO;
62/A – Avv. Renato MILASI;
63/A – Avv. Armando VENETO;
64/A – Dr. Francesco MOLLACE;
65/A – Dr. SPAGNUOLO;
65/A – Dr. DE MAGISTRIS;
66/A – Sig. Mario VENEZIANI;
67/A – Sig. Domenico FRANZA;
68/A – Sig. Luigi ARICO':
69/A – Avv. Giuseppe AMENDOLIA;
70/A – Dr. Vincenzo MACRI’;
71/A – Dr. GRASSO
72/A – Dr. VERZERA
73/A – Dr. Nicola MANCINO;
74 – On. Francesco FORGIONE;
75 – On. Angela NAPOLI;
76 – On. Giuseppe VALENTINO;
77 – On. Francesco TASSONE;

( Gli altri testi i cui nominativi risulteranno dalle deposizioni rese da quelli sopra indicati o da quelli escussi comunque nel corso dell’istruttoria dibattimentale).
Tutti potranno riferire su quanto a loro conoscenza del procedimento penale denominato “gioco d’azzardo”; sui tentativi di “…strappare il procedimento "Gioco d'azzardo" dalle mani del dr. Francesco Neri allo scopo di dare copertura al giudice di MESSINA Savoca” con le connesse attività degli imprenditori Siracusano e Spadaro Rosario, dell'avvocato Letterio Arena, dell’on. Santino Pagano, dei sostituti presso il tribunale di Messina dr. Barbaro, dr. LAGANA’, dr. LEMBO, dr. BOEMI, degli avvocati Renato Milasi e Armando VENETO, finalizzate anche alla delegttimazione del dr. MARLETTA PG di REGGIO CALABRIA, oltre che del Dr. Francesco NERI e della Sezione GIP/GUP di Reggio Calabria" anche attraverso una riunione nel bar GRILLO al fine di pianificare la difesa attraverso una serie di denunce querele dirette, non a caso, alla Procura di Catanzaro., fino a ottenerne quanto programmato; sullo stato attuale del procedimento
Fin d’ora si chiede inoltre che vengano acquisiti le copie degli atti compiuti dagli stessi testi in relazione a quanto oggetto di testimonianza, copie degli atti del procedimento avviato dalla procura di CATANZARO, in risposta alle sollecitazioni ricevute e anche presso la D.N.A. e il C.S.M. a ROMA;

In relazione al V capo di imputazione relativo al “… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "I misteri dell'Italia sudista", pubblicato nel mese di gennaio 2007, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che: "A. seguito della pubblicazione sul nostro periodico delle cosche e delle loro specializzazioni criminali, che interagiscono in Calabria e all'estero, mi piombano addosso una serie di querele a firma dei boss......la PG mi identifica dietro querela dell'avv. Armando VENETO. Non voglio, per il momento, entrare nella vicenda giudiziaria che ha riguardato il genero dell'europarlamentare....Stia certo avvocato, che sarà lei a dover rispondere nell'ambito delle operazioni "Doppio gioco d'azzardo" e nel "Caso Reggio" e in altri casi e casini in cui lei, avvocato, lascia le sue indelebili impronte. Mi saluti, avvocato, il boss SIRACUSANO e il corrotto Giudice SAVOCA e qualche magistrato di Palmi" e, dunque, additandolo quale "boss" che svolge attività illecite, in contatto con esponenti della criminalità organizzata e magistrati corrotti.” I testi indicati sub imputazioni I, III, IV e gli stessi atti documentali;

In relazione al VI capo di imputazione relativo al

“… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "Doppio gioco d'azzardo", pubblicato nel mese di marzo 2007, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che: "L'aspetto drammatico dell'operazione condotta egregiamente dal sostituto procuratore Francesco NERI, dal Procuratore Generale dott. MARLETTA e dai coraggiosi uomini della DIA, assediati dalla mafia dell'antimafia attraverso una serie di indegne manovre alle quali non poteva non partecipare l'egregio avvocato VENETO, va ricercato nella circostanza ancora più sconvolgente che quelli del bar "Grillo" sono liberi ad inquinare le prove e a continuare a delinquere". Testi e atti come sopra sub V;

In relazione al VII capo di imputazione relativo al “… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "Operazione doppio e triplo gioco d'azzardo", pubblicato nel mese di maggio 2007, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che: "Riprendiamo il "Doppio e Triplo Gioco d'Azzardo"per infilarci in una delle multisale dove proiettano un documentario "Luce" sulle prodezze dell'attore principale dr. MARIANO sotto la regia attenta dell'europarlamentare ed avvocato Armando VENETO. Costui - coadiuvato nella farsa ripresa da "Luce", dai comici, ma non tanto, imprenditore SIRACUSANO di "Cosa Loro"; Giuseppe SAVOCA giudice corrotto e corruttore peloritano; avvocato ARENA Letterio.... di origine massonica e infiltrato nelle fila dei DS; Santino PAGANO ex sottosegretario del Governo AMATO, che fa collante alla mafia dell'antimafia politica; due avvocati AMMENDOLIA e GULLINO - ha svolto il ruolo di burattinaio dalla fine dell'anno 2005 fino all'estate del 2006" e, dunque, additandolo quale "burattinaio" e manipolatore di processi in accordo con massoni, politici, imprenditori mafiosi e magistrati corrotti”. Testi e atti come sopra, sub I, III, IV, V, VI;

In relazione al VIII capo di imputazione relativo al “… delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p.,-13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "Quadruplo gioco d'azzardo -L'antimafia si schiera con la mafia di un devastante comitato di affari', pubblicato nel mese di luglio 2007, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare affermando che: " I comparì tentano d'ingualdrappare, attraverso denunce querele concordate con la dea della gustizia perduta, il "grande" sostituto procuratore generale dr Francesco Neri, gli uomini coraggiosi della DIA ....... I gualdrappatì sono stimolati dal loro puparo avvocato Armando VENETO, sostenuto dall'avv. PITTELLI inquisito per associazione a delinquere, appartenenza a logge massoniche coperte e truffe ai danni dello Stato" e, dunque, additandolo quale manipolatore di processi in accordo con mafiosi e massoni.”. Testi e atti come sopra.


In relazione al IX capo di imputazione relativo al “…delitto di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa (art. 595 c.p., 13 1. 8 febbraio 1948 n.47), perché, quale direttore responsabile del periodico mensile "Dibattito", nonché quale articolista, redigendo l'articolo intitolato "Triplo gioco d'azzardo — Non suicidatemi! Magari preparate un'altra infame trappola come l'infame caso Reggio", pubblicato nel mese di agosto 2007, offendeva, con attribuzione di fatti determinati, la reputazione dell'avv. Armando VENETO, in particolare definendolo "Puparo" e "amico di merenda di PAGANO e di SAVOCA",indagati in altri procedimenti.”. Testi e atti come sopra.

Articolo pubblicato anche sul giornale on line www,jeaccuse.eu