Il titolo dell'articolo è di RadioCivetta che pubblica una lettera aperta indirizzata all'Onorevole Renato Brunetta, Ministro della Funzione Pubblica, da Pasquino che si sostiene sia stata inviata al destinatario dall'autore  che ci chiede di diffonderla nella speranza che arrivi a chi ha la testa e la voglia per andare alla radice dei problemi.
I giustizialismi contro i  "soldati" non portano a nulla! E' ai "Generali"che bisogna chiedere conto:
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Ecco la lettera pubblicata integralmente:


renato brunetta onorevole.jpgCaro On. Brunetta,
Bene! Mettiamo le regole a questi impiegati pubblici assenteisti ed
imbroglioni! Basta con questi fannulloni! Che siano licenziati!
Ma sono state analizzare attentamente le cause che hanno portato ad una simile situazione di precarietà del lavoro? Per quanto mi risulta, gli impiegati rispondono sempre alle direttive impartite dai loro diretti dirigenti. Ma chi sono questi dirigenti? Orbene dovrebbero essere persone ben preparate con cognizioni tali da poter diramare le dovute direttive al personale con le regole che seguono.


I Dirigenti in epoche passate, prima di assume un incarico che li avrebbe condotti al comando di strutture di una certa rilevanza, venivano plasmati nella loro materia attraverso tirocini ed anni di esperienza fatta sulla propria pelle; invece attualmente questi vengono nominati direttamente dal potere politico soltanto ner aver conseguito tessere di partito ed avendo prestato la loro opera propagandistica in occasione di campagne elettorali, ovvero privi di una qualsiasi esperienza e quindi inadatti per i compiti di comando loro affidati.

Questi bistrattati impiegati pubblici, mal comandati, mal pagati e soprattutto non considerati, sono stati etichettati come persone sfaticate che rubano a fine mese lo stipendio. Invece sono lavoratori che hanno prestato e tutttora prestano la loro opera onestamente rispettando orari e direttive imposte da Dirigenti incapaci sostenuti, come precedentemente detto, dal potere politico. Pertanto il vero colpevole di questo disastro della pubblica amministrazione va ricercata innanzitutto nei politici posti nel comando. E’ inammissibili, intollerabile, che Dirigenti e funzionari di una certa esperienza e capacità intellettiva siano invece messi in disparte soltanto perché disturbavano in quanto capaci di mettere a nudo le deficienze dei loro rispettivi Ministri.

Bisogna ricordare caro On. Brunetta, che elementi come Cassese, Bassianini ed altri hanno causato con le loro riforme uno sfascio completo della Pubblica Amministrazione. In epoche passate, non scordiamolo, quando il potere politico non interferiva nel funzionamento della Pubblica Amministrazione, i padri di questi fannulloni ed incapaci funzionari statali hanno ricostruito l’Italia. Gli allora Ministri non hanno avuto mai bisogno di far di installare nelle portinerie apparecchiature sofisticatissime per il controllo delle entrate od uscite degli impiegati perché avevano al loro seguito dirigenti abili a far rispettare qualsiasi cosa perché essi erano capaci di esercitare un costante controllo delle presenze e del lavoro che doveva essere sviluppato dal proprio personale nonostante ieiargizione di stipendi miseri ed indegni.

Si deve tener conto che le suddette apparecchiature sono costate e costano enormi cifre per la manutenzione, con sperpero di denaro pubblico. (vedi l’installazione delle apparecchiature al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fatte eseguire dall’allora Ministro giustizialista On. Di Pietro). Riprendendo il discorso sulla efficienza dei Dirigenti statali si deve considerare che attualmente nel nuovo ordinamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato pubblicato mesi or sono sulla Gazzetta Ufficiale la graduatoria di merito per i Dirigenti di prima e seconda fascia.
Ebbene di questi venti Dirigenti Generali di prima fascia, alcuni dei quali sono già andati in pensione, si trovano nella condizione di non poter operare perché non gli viene attribuito il posto che a loro spetterebbe di diritto. Invece sono stipendiati lo stesso e conseguentemente gravanti sulle spalle dei contribuenti.

Alcuni di questi posti sono ancora occupati da Dirigenti di seconda fascia, senza speciali meriti, ma posti dal potere politico per, si presuppone, aver esercitato favoritismi di ogni genere a loro favore. Caro On. Brunetta un esempio di quanto sopra citato và ricercato nella sua Venezia in quanto il Magistrato alle Acque è retto da un Presidente Dirigente di seconda fascia nominato dal potere politico per meriti speciali ma che nella graduatoria del concorso di merito, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, occupa soltanto il 146 posto. In tale ufficio i migliori funzionari sono messi da parte perché disturbano con la loro provata efficienza. Per fortuna della comunità l’apparato statale veneziano è sostituito, come Lei è già al corrente, da un Consorzio che esegue mirabilmente l’esecuzione del complesso lavoro del Mose ed i compiti che spetterebbero al Magistrato.

Tornando all’esame di tutti questi ipotetici fannulloni di impiegati statali, vanno ad essi aggiunti, soprattutto, uno stuolo di sindacalisti che non hanno mai lavorato, vissuti sulle spalle dei loro colleghi e perenni assenteisti. Dimenticavo: a proposito di fannulloni assenteisti, nella seduta parlamentare del 27 maggio 2008 ben 148 deputati della maggioranza erano assenti e il Governo è stato posto in minoranza e l’emendamento che era stato presentato dal Governo Berlusconi è stato bocciato. Bello esempio che hanno dato i Suoi colleghi nella lotta contro l’assenteismo del pubblico impiego. Che ne dice On. Brunetta? Ma allora chi sono i veri assenteisti fannulloni? Altro capitolo che bisogna metter in evidenza per un esame complessivo sull’efficienza della Pubblica Amministrazione va ricercato nella riduzione delle spese statali.

Che vi sia stato uno sperpero di denaro nei Ministeri, questo è vero! Auto blu riservate a certi Dirigenti ma che erano al comando diretto delle rispettive mogli per adempiere a spese nei più disparati negozi oppure per portare i propri figli a scuola o in palestra. Sempre però con il tacito assenso del potere politico. Altro sperpero di denaro va ricercato quando veniva nominato un nuovo dirigente. Questo come prima cosa pretendeva la ripulitura della stanza, la sostituzione del pavimento, l’installazione di particolare illuminazione che faceva persino arrossire Cinecittà e soprattutto la sostituzione della mobilia usata dal suo predecessore, mobilia talvolta d’interesse artistico mandata al macero.
Però i soldi per le trasferte e per gli straordinari questi mancavano sempre.

Concludendo caro On. Brunetta sono del parere che per far passare una Sua riforma efficace ed in conformità dei tempi moderni, questa deve essere approntata al carattere privatistico, con stipendi adeguati e Dirigenti di lunga esperienza nella materia senza tener conto di favori cl possono essere fatti ai rispettivi Onorevoli per ringraziamento. Allora si può parlare di aver conseguito un successo. Purtroppo pochi soldi, poco lavoro e non si può. come si dice a Roma avere la botte piena e la moglie ubriaca”. On Brunetta, mediti! mediti!

Con affetto e stima il Suo Pasquino

P.S.
E che dire dei Pubblici Ministeri e di una parte dei Giudici? Non appartengono anche loro nella categoria degli impiegati statali fannulloni? Non godono di oltre due mesi di ferie? Non sono quelli che emettono arcaiche sentenze rilasciate in tempi alquanto lunghi ed alcune volte da dimenticarsi nel farle? Ma sono anche loro funzionari dello Stato... .no! sbaglio!
Loro sono stati nominati in terra dal Padre eterno!