renato brunetta onorevole.jpgCi risiamo! Il potere politico continua la sua inarrestabile marcia di imporre i propri beniamini nei posti di comando.

Infatti, i vari Ministri incuranti di graduatorie di merito seguitano a proporre nei posti dirigenziali quei dirigenti che hanno la tessera del proprio partito non tenendo conto molte volte della loro incapacità dirigenziali.
I professori universitari, quelli di scuola media, i medici, i dirigenti ministeriali, che hanno tutte le carte in regola per accedere ai posti di comando per le loro indiscusse capacità, ancora una volta vengono messi da parte perché non graditi al potere politico nazionale, locale, o alle grandi associazioni imprenditoriali o industriali.

Attualmente risulta che si sta predisponendo ad emettere in alcuni dicasteri decreti per il reintegro di alcuni Dirigenti a posti di vertice dove precedentemente erano stati sollevati dall’incarico o costretti a farlo per la loro scarsa capacità di tessere rapporti di collaborazione fra le varie istituzioni locali.

Ci si domanda, perché? Forse per ringraziarli del compito avuto nella passata consultazione elettorale o per la loro tessera politica?

Caro On. Brunetta debbo constatare che con i Suoi editti ha richiamato all’ordine i famosi “fannulloni” ma non ha proceduto di pari passo a richiamare all’ordine i Suoi colleghi Ministri al rispetto delle nomine di quei funzionari più meritevoli ai vertici dell’Amministrazione dello Stato a prescindere dal loro colore politico.

E chi paga? Naturalmente i poveri contribuenti che seguitano a pagare l’inefficienza dell’apparato dello Stato. Altro che federalismo fiscale!

Quindi gli inviti, i decreti di richiamo formulati da Lei sono stati disattesi e non hanno prodotto alcun effetto e di conseguenza l’apparato statale in questo modo non solo non funzione oggi ma non funzionerà mai.

Alcuni Ministri di questo Governo sono rimasti con la loro mentalità a metodi antiquati e irrazionali, gli stessi adottati dai precedenti Governi, specie di sinistra, non tenendo conto che con i provvedimenti fino ad ora emessi e quelli in procinto di essere attuati aggravano ancor di più la situazione precaria cui versa tutto l’apparato dello Stato.

Solo pochi Ministeri funzionano altri non funzionano perché non sono adeguatamente ristrutturati nelle loro competenze e perché i Dirigenti capaci sono ancora tenuti nel limbo. (vedi decreto interministeriale Ministero Infrastrutture Trasporti, Riforme ed Innovazioni, Economia e Finanze n. 29059 del 26 giugno 2007 pubblicato sulla G.U. nel gennaio 2008).

Perché? Questo è un mistero!

Quindi On. Brunetta fino ad ora ho sempre detto: mediti, mediti, adesso Le dico agisca e agisca presto fermamente non contro i poveri funzionari ma contro l’inerzia ed i metodi adottati di alcuni Ministri del Governo di cui Lei fa parte.

Oppure bisogna rivolgersi direttamente al Cavaliere per addivenire a risultati positivi e farLe imporre a tutti i Ministri del Suo Governo gli stessi metodi usati per molte cose che sembravano irrealizzabili?

A Lei la decisione.
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                                Saluti cordiali da Pasquino, la voce di Roma.