La professione di medico è sublime e nel contempo terribile. Ti confronti con la malattia e la morte, sei tu in prima persona in gioco, sai che un tuo errore costerà la vita non solo al tuo paziente, ma a te stesso e alla tua famiglia. È una favola metropolitana che si scelga di fare i medici per i guadagni favolosi, che lo si faccia per soldi. La si sceglie, questa professione, perché si amano le persone, di qualunque tipo e qualità. La si sceglie per una sorta di onnipotenza, con l’illusione di sconfiggere la malattia. La si sceglie per paura della malattia e, conoscendola, si spera di poterla controllare. Parlo dei medici veri, non di quelli prestati alla politica e che fanno male la politica stessa, che di per sé sarebbe utile, se spesa bene.

Purtroppo, in maniera progressiva e inarrestabile, hanno messo le mani sulla sanità soggetti che nulla hanno a che fare con questo mondo, politici e manager precettati dai più svariati settori: dalla Telecom, alle Ferrovie, alla Magistratura e altro. Movente: Avere potere e “fare i soldi”! Ecco chi sono i veri fruitori dei proventi della sanità, tanti e spesi male per l’utente, benissimo per i gestori! Il medico, figura principale e fortemente visibile, è, se qualcosa va male, il capro espiatorio, l’ultimo anello di una catena spezzata alla radice. Nel momento in cui c’è il crollo, lì si trova necessariamente un medico e la colpa ricade inevitabilmente su di lui. E’ come il gioco della scopa, patetico e romantico passatempo dei tempi che furono. La scopa gira tra i danzatori e quando improvvisamente si ferma la musica, chi la tiene in mano in quel momento, paga pegno! Ma in quel gioco innocente il pegno era, metti se eri timido, fare una dichiarazione d’amore alla ragazza più bella e disinvolta della festa, o cose simil., Qui c’è la gogna mediatica e la galera, altra musica! Bisogna che si sappia a chiare note che i medici sono “prigionieri” di scelte scellerate di Ministri e Assessori alla Salute, di Direttori Generali e dei loro sottoposti. Politici di variegati interessi che alle casse e alle spalle dei medici speculano e mangiano a quattro ganasce. I tecnici della sanità non vengono nemmeno considerati. Le gestione degli appalti, dai presidi sanitari alle ristrutturazioni edilizie delle aziende ospedaliere, di importi di milioni di euro, è affidata ai manager d’Azienda politicizzati e dai loro referenti che nulla conoscono delle reali necessità che devono essere soddisfatte. Vedi, tanto per citare un esempio, e ce ne sarebbero tanti di simile portata, ristrutturazione di ambienti di rianimazione senza adeguate prese per l’ossigeno ed elettriche! Sale parto improntate, in emergenza, a camere operatorie per tagli cesarei urgenti, sprovviste di aspiratori e altro ancora. Prese elettriche in camere operatorie collegate a macchie di leopardo con gruppi di continuità, in caso di calo di tensione o arresto di erogazione di energia elettrica!…Una roulette russa… Con questo non si vuole dire che i medici siano immuni da commettere errori. Gli errori umani rappresentano una percentuale considerata “fisiologica” per ogni professione. Così è, e le statistiche non le fanno i medici. Chi invece commette errori per negligenza, imperizia e imprudenza deve rendere conto alla giustizia, come tutti. Dai medici ai magistrati ai politici ai giornalisti alle folle inferocite… ecc. Questo dovrebbe essere scontato, ma così non è! Quindi smettiamola di criminalizzare i medici per ogni morte sospetta, prima di un’indagine accurata e seria! Pertanto bisognerebbe cambiare disco, smetterla con questi soliti luoghi comuni che comunque fanno tante vittime innocenti, oltre i malati, i medici stessi. Cominciare ad essere onesti, a dare informazioni corrette, a studiare cosa veramente sta succedendo. Fa ribrezzo vedere Governatori di regioni, Assessori alla Sanità, Senatori, Deputati e portaborse d’ordinanza, presenti, come avvoltoi, ai funerali di vittime della malagestione della Sanità. Loro vittime! Fa impressione vedere al telegiornale di mezza sera, massimo ascolto, folle di ragazzi strumentalizzati, con striscioni, gridare, ridendo davanti i cancelli di un ospedale,:” medici assassini”. Prima di ogni conclusione di indagini, prima di accertare le responsabilità vere, a cadavere ancora caldo! L’assassino è stato accertato, perché si trovava lì al momento della tragedia. Bisogna spostare l’obiettivo: Non di malasanità bisogna parlare, ma di malagestione della Sanità. Questo è il problema vero! La malasanità è il sintomo di una grave malattia: la malagestione della Sanità. Che è tutta un’altra musica. Per chi la vuole sentire!

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