Veltroni ha scoperto l’America! 
Non quella che conosciamo noi tutti e che attraversa una crisi globale coinvolgendo più o meno vari paesi tra cui l’Italia. No, quella di Veltroni è un’America diversa, fantastica.
Là è stato pubblicato il suo libro che ha avuto successo.
Ebbro di gioia, ha comprato una casa a Manattahan, abbiamo corso il pericolo di perderlo, ma poi è tornato in Itala . Sarà vera gloria?
Non conosco il suo valore letterario ma non ho alcun dubbio sulla sua fervida immaginazione e fantasia che lo pervade e lo guida nella sua vita politica ricca di contraddizioni da riformista e trasformista.
Ricordate il buonismo al suo esordio nella passata campagna elettorale “Anche se verremo attaccati, non risponderemo alle accuse personali. E non sentirete da me una sola parola di odio nei confronti del mio avversario.” E ancora “ la voglia di farla finita con lo scontro feroce.”
E sempre sul tono del buonismo tante, tante altre dichiarazioni. Poi si trasforma e passa all’antiberlusconismo divulgando notizie false, strumentali e accuse incredibili e con toni accesi demonizza Berlusconi ed il suo operato fino al punto da far dubitare che abbia un corretto rapporto con la realtà.
Caro Veltroni in politica la creatività è preziosa se viene usata per trovare soluzioni adeguate ai difficili e seri problemi del paese. Ma se si usa per creare fantasticherie si rischia di incorrere nella paranoia. Se poi si incontra con soggetti come l’On. Di Pietro allora si rischia il delirio a due.
E’ vero che il rapporto con la realtà è faticoso ed a volte è frustante, mentre con la fantasia possiamo fare voli pindarici e restare nel mondo dei sogni. Se questo è il suo bisogno lo realizzi pure, ma cessi di esasperarci con i suoi sproloqui in cui è dominante l’incombente catastrofe in cui sprofonderemo, naturalmente, per colpa di Berlusconi. Non abbiamo bisogno di Cassandra né del salvatore della patria.
Le saremmo grati se invece svolgesse doverosamente il suo lavoro, ossia una costruttiva opposizione.
Non conosco il suo valore letterario ma non ho alcun dubbio sulla sua fervida immaginazione e fantasia che lo pervade e lo guida nella sua vita politica ricca di contraddizioni da riformista e trasformista.
Ricordate il buonismo al suo esordio nella passata campagna elettorale “Anche se verremo attaccati, non risponderemo alle accuse personali. E non sentirete da me una sola parola di odio nei confronti del mio avversario.” E ancora “ la voglia di farla finita con lo scontro feroce.”
E sempre sul tono del buonismo tante, tante altre dichiarazioni. Poi si trasforma e passa all’antiberlusconismo divulgando notizie false, strumentali e accuse incredibili e con toni accesi demonizza Berlusconi ed il suo operato fino al punto da far dubitare che abbia un corretto rapporto con la realtà.
Caro Veltroni in politica la creatività è preziosa se viene usata per trovare soluzioni adeguate ai difficili e seri problemi del paese. Ma se si usa per creare fantasticherie si rischia di incorrere nella paranoia. Se poi si incontra con soggetti come l’On. Di Pietro allora si rischia il delirio a due.
E’ vero che il rapporto con la realtà è faticoso ed a volte è frustante, mentre con la fantasia possiamo fare voli pindarici e restare nel mondo dei sogni. Se questo è il suo bisogno lo realizzi pure, ma cessi di esasperarci con i suoi sproloqui in cui è dominante l’incombente catastrofe in cui sprofonderemo, naturalmente, per colpa di Berlusconi. Non abbiamo bisogno di Cassandra né del salvatore della patria.
Le saremmo grati se invece svolgesse doverosamente il suo lavoro, ossia una costruttiva opposizione.