manifestazione 25  x 2008.jpgveltroni manifesto.jpgDuemilionicinquecentomila, duecentocinquantamila, vai a vedere se c’è uno zero in più o in meno, sta di fatto che secondo il Partito Democratico, e solo per Lui, la dimostrazione contro il Governo è stato un successo e la conferma di un ampio consenso di pubblico.

Veltroni con il Suo discorso a questa folla oceanica esultante ha finalmente gettato le basi per un programma progressista che risolleverà le sorti dell’Italia.

Solo un particolare, forse di poco conto, e che la gente intervenuta non ha colto, è stato quello che quanto proposto da Veltroni non è altro che il programma elettorale del Cavaliere Berluconi.

Meno tasse, più salari, più lavoro, etc.!

E chi è che ha il coraggio di proporre il contrario? Però è stata dimenticata l’attuale congiuntura economica mondiale e che anche al Governo Italiano non ha permesso di procedere a grandi investimenti, specie nelle opere pubbliche, di rimodernare sensibilmente l’apparato statale e quindi soddisfare le esigenze degli imprenditori e le banche motori trainanti per l’economia, di abbassare le tasse, di innalzare i redditi.

Inoltre, nel Suo discorso non vi è stato alcun cenno di invito alla maggioranza per una fattiva collaborazione sulla risoluzione dei problemi urgenti del paese.

Veltroni ha cercato di dare una scossa al Partito, dimostrando che è capace di organizzare una così vasta adunanza di gente proveniente da ogni parte di Italia. Si parla di un numero considerevole di treni speciali, di pullmann, e persino di navi. Ora però la gente si domanda: chi ha pagato? E tutti quei soldi non si potevano impiegare meglio?

E’ riuscito nel Suo intento? Personalmente ne dubito! E adesso provo a dimostrarlo.

Da una mia lettera datata 20 novembre 2007, indirizzata all’On Guzzanti – allora vice direttore del Giornale – mai pubblicata, esprimevo fra l’altro, quanto segue: “ Se il caro Sindaco Veltroni guiderà il nuovo Partito Democratico come sta governando Roma mi viene spontanea una considerazione: povero Partito Democratico” e i fatti confermano oggi le mie perplessità

Perche? Perché la Sua scarsa abilità nel condurre le cose politiche è palese. A Sua parziale giustificazione si rileva che è attorniato da elementi che tutto fanno, tranne che collaborare. Sono elementi che per condurli ci vorrebbe una mano di ferro e non un guanto di velluto. Sono individui astuti pronti a colpire anche alle spalle, sono dotati di una forte personalità e avidità, caparbietà, ed astuzia.

Veltroni sembra che abbia tutto ha meno che l’astuzia e lo sta dimostrando. E’ vero pure che nella vita ci vuole fortuna nelle cose e finora la fortuna non l’ha baciato! Si trova in un momento delicato della situazione internazionale e nessuno gli da una mano.

Deve diffidare innanzi tutto di quella frangia di alleati giustizialisti che convergono in quel Partito chiamato Italia dei Valori. Quali valori ancora non si sa!

Fino ad oggi, caro Veltroni, l’opposizione che ha attuato con i suoi compagni è stata quella di definire per ogni cosa che il Governo ha concretizzato con le parole: irresponsabile, inammissibile, irrazionabile.

Sapete invece quale è il propabile motivo del vostro livore che non vi permette di fare una democratica ferma opposizione? E’ che Berlusconi, secondo le statistiche redatte da fonti indipendenti, ha un indice di gradimento della gente per le cose che sta realizzando pari al 70% circa.

Per concludere è doveroso fare un invito al caro Veltroni, che è una persona per bene, di ponderare e cercare di attuare una opposizione costruttiva per il bene del Paese e di andare avanti per la Sua strada abbandonando il “giustizialismo” strumentalizzato che non porta da nessuna parte se non all’odio ed alla distruttività.

Pasquino, la voce di Roma.   28.10.2008