luigi_apicella alfanoI pm della Procura di Salerno esprimono "sconcerto e preoccupazione" per le decisioni disciplinari prese dal Csm relativamente alla guerra fra procure esplosa sul caso De Magistris. In una nota firmata da 25 pubblici ministeri, soltanto un magistrato non ha aderito alla iniziativa, si sollecita una assemblea straordinaria per ridiscutere l'autonomia della magistratura italiana.

"La notizia delle decisioni adottate  della Sezione Disciplinare del CSM in data 19 gennaio 2009, nei confronti del Procuratore Della Repubblica di Salerno, Luigi Apicella, e dei Sostituti Procuratore Dionigio Verasani e Gabriella Nuzzi - si legge nella nota - ha destato sconcerto e preoccupazione nei magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica di Salerno".

"La gravità e l'urgenza delle sanzioni cautelari adottate nei confronti dei predetti colleghi ha sconvolto non solo l'organizzazione della Procura della Repubblica di Salerno - continuano i magistrati - ma anche le nostre coscienze, considerato che abbiamo potuto apprezzare la indiscutibile professionalità, serietà, onestà e correttezza degli stessi durante i lunghi periodi di lavoro comune".

Nella nota, indirizzata alla giunta sezionale dell'Anm e al comitato direttivo centrale dell'Associazione, si legge ancora: "Contrariamente a quanto affermato dal presidente dell'Anm, all'indomani di dette decisioni, non ci sentiamo di sostenere con eguale convinzione che nel caso di specie 'il sistema' abbia dimostrato di avere adeguati 'anticorpi', anche perché gli stessi provvedimenti di perquisizione e sequestro valutati negativamente in sede disciplinare hanno ricevuto, invece, un diverso giudizio in sede di impugnazione dal Tribunale competente che ne ha confermato la legittimità".

"Ciò premesso - aggiungono i pm - ci chiediamo e vi chiediamo, non solo nella qualità di magistrati della Procura della Repubblica di Salerno, ma anche di cittadini italiani, quali siano gli attuali limiti della autonomia ed indipendenza della magistratura, se provvedimenti giudiziari vengono valutati così diversamente nelle deputate sedi processuali e disciplinari al punto da anticipare alla fase cautelare sanzioni tanto gravi, soprattutto la sospensione dalle funzioni di magistrato di Luigi Apicella, che non hanno certo numerosi precedenti simili nella storia  della Sezione Disciplinare del CSM".

"Non possiamo non esprimere, pertanto - concludono - la nostra preoccupazione non solo per il futuro di questa Procura, ma dell'intera magistratura e quindi, chiediamo che venga al più presto convocata una assemblea urgente e straordinaria per confrontarci e chiarirci tutti insieme sugli attuali e futuri contenuti della autonomia e indipendenza della magistratura italiana".