Sabato 17 febbraio 2007, si è aperta una nuova stagione a Vicenza con il lancio delle nuove maschere della coerenza internazionale, tutte rigorosamente somiglianti a un fondo schiena.

Le rappresentazioni anatomiche hanno le caratteristiche inconfondibili di taluni personaggi di primo piano della sinistra estrema che rappresenta la stampella indispensabile per sorreggere il malfermo, fin dalla nascita, governo Prodi. E così a sfilare a Vicenza, tra i 60 mila, c'erano anche le maschere che richiamavano vagamente (?) le facce di Franco Giordano, leader di Rifondazione Comunista e Oliviero Diliberto, segretario del Partito dei Comunisti Italiani. Due stelle polari, presenti e sfilanti per la pace come tutto il corteo, nel ricordo imperituro di “ 10, 100, 1000 Nassyrie"... , sempre pacificamente però!

 

Il grande assente, Fausto Bertinotti, Rifondazione Comunista, attualmente terza autorità dello Stato si era affrettato in mattinata a dichiarare alle agenzie di stampa di non potere presenziare alla manifestazione perchè "troppo rispettoso" della carica ricoperta di Presidente della Camera sei Deputati. In caso contrario sarebbe stato in prima fila. La soluzione però era a portata di mano: bastava dimettersi. Ma un banale contrattempo lo ha costretto a desistere. E così, infatti, pur avendo preparato la divisa di cachemire e le scarpe proletarie da 700,00 euro, non ha potuto, se non lanciare da Roma l’anima e la stampella, impossibilitato a presentare per tempo le dimissioni dall’alta carica istituzionale di Presidente della Camera Proletaria. Tradito dalla chiusura pomeridiana degli uffici del Parlamento per il fine settimana che inizia il pomeriggio di giovedì di tutte le settimane “ordinarie”, e tale prassi non ha fatto eccezione neppure in questa occasione che avrebbe visto, se gli uffici fossero stati aperti, le auguste e proletarie dimissioni del compagnero Fausto. Così non ha potuto sfilare personalmente, ma solo col cuore, con le maschere giordanesche e dilibertiane.

L’evento è stato immortalato dai poeti-cantori e di due in particolare:

L’uno: Piero Fassino il quale ha richiamato il senso dell’onore della grande coalizione si sinistra costretta ad onorare gli impegni presi dal bieco governo reazionario precedente.

L’altro: il premier Romano Prodi che ha avvertito come:” la linea del Governo non cambia per una manifestazione”! Invitando quindi i partecipanti al carnevale di Vicenza a farne almeno un’altra, se vogliono che il Governo cada per costringere quello che gli succederà ad annullare gli impegni presi.

Le maschere sono protette da copyright. Sarà difficile esportarle però. Non le vuole nessuno! Non hanno mercato se non da noi! Un valore altissimo se è vero, come è vero che rappresentano, almeno per il momento, nel mondo, questo nostro sfortunato Paese.

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