michelangelo_la_pietaNuvole sopra e dentro di me

Carissimo amico mio,
sono sveglia da ore e vago per casa. Un'inquietudine mi avvolge e mi azzera. Il caso Eluana sta ancora turbando il mio intimo sentire. La vita è vita anche quando il corpo non è splendido e splendente. Anche quando è rannicchiato in fondo ad un lettuccio. Io lavoro da sempre in una rianimazione. Rianimazione di neonati. E mai e poi mai mi è passato per la testa di decidere per la morte di un paziente. Tre cose hanno guidato il mio operare in sintonia con i dettami dell'etica e della professione medica. Nei casi estremi assicurare sempre:
1) ossigeno; 2) acqua e alimentazione; 3) Calore.  Stelle polari. Questo non è accanimento terapeutico, questi sono diritti inalienabili dell'essere in vita, sia esso umano che animale.
Non mi sento oggi di criticare l'operato di chi  ha decretato la morte di Eluana Englaro,  sono troppo stanca e amareggiata, sento solo che siamo sull'orlo di un abisso profondissimo il limite del quale, al di quà in salvo, è la potenza, l'efficienza e la bellezza. Dall'altro lato, da spingere nel vuoto: l'essere debole e dipendente, vuoi che sia in coma, vuoi che sia un povero derelitto senza arte nè parte. Una società che si sta avviando alla distruzione.
Buona giornata carissimo, io cercherò di tirarmi su il morale come posso.
Ernesta