san giuseppepartenoneLa festa di San Giuseppe a Ferruzzano orfana del Sindaco in gita culturale in Grecia.
L'anno scorso di questi tempi si dice che  il sindaco di Ferruzzano, invasato dall'adorazione per Santo  Patrono di Ferruzzano, "u 'mbiatu San Giuseppi", progettasse un viaggio transoceanico fino in Australia per onorare lì il santo nostrano, nelle piccole comunità oriunde di Ferruzzano. Leggere articolo: "San Giuseppe di Ferruzzano in trasferta in Australia. Ma Lui è d'accordo?" pubblicato su questo stesso giornale, appunto il 6 agosto 2008.

Si pensava che tantissima fosse la devozione del  sindaco per San Giuseppe e la Sua festa, che cade ogni prima domenica di agosto. Festa preceduta da una settimana di novene e processioni. Invece pare che la passione per la cultura greca abbia sovrastato la fede per il Santo Patrono. Tant'è che il sindaco, professoressa Romeo, con al seguito qualche consulente del comune e tanti giovani ferruzzanoti, da circa un paio di settimane si trova nell'Ellade. A progettare gemellaggi  culturali con Ferruzzano. Pare che le spese di soggiorno siano state sostenute dal Comune, cioè quindi dai contribuenti. italiani.
Forse si tratta di businnes che renderà nel tempo... Speriamo. Ma renderebbe a chi? Ma questa è poca cosa rispetto al valore che emana la cultura classica. Pare che la delegazione debba rientrare alla base a festa finita. Nella prossima settimana. Domani, prima domenica di agosto, si concluderà la grande  saga patronale con l'antico ballo dello "sceccarellu" (asinello, finto naturalmente)  accompagnato dalla tarantella e dai fuochi d'artificio. Una manifestazione tribale simbolica, molto attesa e apprezzata dagli indigeni e non. Speriamo che non si incendi il circondario.

La popolazione di Ferruzzano è triste perchè manca la guida amministrativa e  carismatica del  paese. Ma  è felice perchè la professoressa Romeo è andata in Grecia come bandiera culturale di Ferruzzano. E' andata ad esportare cultura e  si è fieri. Forse terrà un master su come si governa la pubblica amministrazione e forse anche dei seminari  forensi.  Su come si balla la tarantella e si preparano le zeppole. E tanto altro ancora sulle antiche tradizioni di questo  nobile borgo imparentato con i greci antichi.

Il sindaco Maria Romeo è un'ambasciatrice di cultura da esporto.Peccato che in casa propria ci sarebbero tante cosucce da sistemare. Per casa propria teniamo a precisare che intendiamo la Casa Comunale che lei magistralmente dirige. Ma come tutti i padroni di casa predilige "lo straniero" per onorare l'ospitalità. Pare che nel sud si pianga con un occhio solo per la miseria, specialmente in questi durissimi tempi di recessione e siamo lieti che ci sia lo spirito per fare cultura, addirittura fuori Patria. 
Sicuramente Ferruzzano farà una bella figura. Non è cosa da poco rappresentare usi e costumi centenari e portarne il distillato da assaggiare. E' un'impresa straordinaria.  Siamo vicini al sindaco con trepidazione.

Per amore della verità e rendere onore alla devozione del sindaco per il Santo Patrono, bisogna dire che dall'antica Grecia sembra abbia spedito, con l'Interflora, un fascio di rose a San Giuseppe all'inizio dei festeggiamenti. All'inizio della novena. Magari prima di partire avrebbe potuto commissionare alla fioraia del paese un fascio di fiori da fare recapitare al Santo all'inizio dei festeggiamenti. Ma l'Interflora fa più effetto e costa di più. Perchè fare guadagnare una poveretta del sud? Capiamo che un Premier ha un'immagine da salvaguardare e l'Interflora sicuramente è più prestigiosa di una botteguccia di paese. Ma chi ha pagato per queste rose "internazionali" ? E quanto? Scusate questi conti della serva, sappiamo che non bisogna badare a spese quando si rappresenta il proprio Paese all'estero. Ma se i conti li pagano i contribuenti forse bisognerebbe essere più oculati. Non credete? Noi crediamo di si. Speriamo che il signor sindaco, al rientro dalla missione culturale, voglia informare la popolazione del suo operato. Delle spese sostenute e perchè.  Voglia dirci la sua verità. Noi raccogliamo voci di popolo. Ma di solito il sindaco è molto riservato. Dalle pagine di questo giornale spesso gli si è chiesto conto di alcune cosette pubbliche ma il suo silenzio ci ha risposto. E' come i vecchi monarchici. O come i dittatori. Che non si  rivolgono  al popolo.  Alteri  incedono senza rendere conto a nessuno. Piccolo particolare senza importanza: siamo, o meglio saremmo, in una Repubblica e in una Democrazia. Ma non se ne accorge nessuno.

Ritornando alle rose, San Giuseppe non ama i gigli? Forse in agosto non si saranno trovati. Allora rose. Ma di che rose si tratta? Magari saranno state rose rosse! Speriamo che la Madonna non si irriti! Ma Lei è una Grande e non bada alle miserie terrene. Le comprende e le perdona. Però desidererrebbe il ravvedimento dei peccatori. E San Giueppe nella sua grandezza e  bontà capirà che ci sono eventi più urgenti che una festa di paese, quand'anche fosse la festa principale della Comunità. Comprende che la cultura non può attendere.