Gli intellettuali sinistri hanno fatto la settimana scorsa una manifestazione a Piazza del Popolo per la libertà di stampa. Presenti sindacalisti CGL, politici dell’ala dell’opposizione. Qualche giornalista. Tra i tanti presenti brillava Massimo D’Alema. Certo la sua presenza ha tirato fuori dei ricordi chiusi in un cassetto. Per la vignetta che Forattini disegnò a proposito della lista Mitrokhin.
Il Max nazionale denunciò per questo il povero Forattini chiedendo un miliardo di vecchie lire di risarcimento perché si era permesso di disegnarlo mentre sbianchettava la famosa lista. Libertà di stampa? No. Se a scrivere è Belpietro dalle pagine di “Libero” o Feltri da quelle del “Giornale”. O Gangemi dal “ DIBATTITO-news”. Quando invece è la sinistra a denunciare, con “
Se invece è Vauro, il tribuno di “annozero” arena sanguinaria di Santoro del giovedì in prima serata a disegnare vignette orrendamente offensive e senza un filo di vera satira, allora questa è cultura vera. Vauro con le sue vignette non solo di pessimo gusto, ma offensive fino all’inverosimile, senza censura alcuna. Che si è permesso di fare satira anche sui morti dell’alluvione di Messina! Questa è demenza. Ma la demenza di sinistra è intelligenza e cultura. Ecco dove siamo arrivati! E il padrone di casa, il Santoro, intelligente e affascinante, sorride sornione. Felice di cotanta altezza d’intelletto. Ma non ha osato toccare gli islamici. Ne sa qualcosa Roberto Calderoni che si è permesso di indossare una maglietta con su disegnata una vignetta che li riguardava. Made in Olanda. Ebbene, sia l’autore olandese che l’ex ministro Calderoni, che ha dovuto corredarsi poi di scorta, hanno ricevuto minacce di morte dai “fratelli musulmani”. Perché si, si disse, si fosse nominato con ironia il Corano, quando invece si era semplicemente evidenziato come coloro che assassinano civili inermi, anche fedeli della religione islamica, tradiscono effettivamente il messaggio di pace contenuto nel Corano. Cosa questa che la viltà dei giornalisti occidentali ha omesso di evidenziare in quanto non interessata alla denuncia degli assassini che si nascondono dietro il Corano ma solo a non disturbarli evidenziando il loro tradimento del Libro sacro dell’Islam in quanto ne sono terrorizzati e succubi.
E vogliamo anche parlare della figlia di papà, Sabina Guzzanti? Che dai microfoni di Piazza Navona, la sera del 9 luglio 2008 durante la manifestazione “No cavaliere day” ha vomitato porcherie finanche contro il Papa? Denunciata per vilipendio al Papa. Successivamente il pm ne ha chiesto l’archiviazione. Libertà di stampa. Eccola! Non perché il Papa non si possa criticare, ma solo quando ci fossero motivi reali. Il Papa è onorato da milioni di fedeli. E’ un’Icona. Ebbene, è stato vilipeso solo per il gusto di offenderlo. Perchè ciò fa moderno. Fa intelligente. Fa laico. Il Papa Benedetto XVI non va nei postriboli dove invece molti suoi detrattori vivono. Questa libertà di espressione va bene alla sinistra intelligentissima.
Se il giornale degli “intellettuali veri”, parlo naturalmente della “
E organizza una manifestazione a Piazza Navona per
Post scriptum: Dai giudici avvisi di garanzia a destra e a manca. “Giustizia bipartisan”. Si è persa la testa
E’ di ieri pomeriggio la notizia che Maurizio Belpietro, Direttore di “Libero” s’è beccato una denuncia penale per vilipendio al Capo dello Stato. Lo stesso trattamento riservato anche a Tonino di Pietro, il leader di IdV. “ANSA: 13 ottobre, 14:52 Il sen.Di Pietro, leader dell'Idv, e Belpietro, direttore di Libero, sono indagati dalla Procura di Roma per vilipendio al Capo dello Stato.Di Pietro e' indagato per le dichiarazioni su Napolitano, dopo la firma alla legge sullo scudo fiscale; parlo' di 'atto di vilta' e abdicazione' da parte del presidente. Belpietro e' indagato per un articolo su 'Libero' del 20 settembre che si riferiva alla visita del capo dello Stato a Tokio dal titolo 'La dignita' dello Stato non vale un fusillotto'.” Belpietro in quell’articolo scriveva che il rientro in Italia delle salme dei militari uccisi a Kabul era stato ritardato perché il Presidente italiano, Giorgio Napolitano in una visita a Giappone, si era fermato a Tokio a mangiare “fusillotti”.
Non ci sembra un vilipendio. Al contrario dell’attribuzione di viltà nel compimento di atti istituzionali nelle dichiarazioni dipietriste.
Anastasia e Falco Verde