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vendittiEcco una mail giuntami oggi, domenica 18 ottobre, da un mio caro amico calabrese. Un professionista serio e acuto. La pubblico e di seguito la mia risposta.

"Ernesta,
hai visto il video di Venditti? Se lo hai visto, mi pare strano che tu non lo abbia commentato. Conoscendoti mi sarei aspettato un tuo articolo molto duro anche se il pulpito da dove proviene la predica non mi sembra tanto degno  di attenzione, perchè sentendolo parlare non mi sembra dotato di sufficiente cultura per cui attribuirei la sua "uscita"a una notevole ignoranza, ritenuta da molti più pericolosa della cattiveria.

Ha detto durante un concerto in Sicilia nel 2008: Dio, perchè hai inventato la Calabria? Non c'e' niente di niente. Speriamo che faranno il ponte cosi qualcuno si ricordera' dell'esistenza di questa terra. E subito si sono sentite dalla platea un sacco di risate da presa in giro.
In seguito ha  cercato di giustificarsi ma era meglio che stava zitto.
Quello che vorrei dire a questo signore che ha detto  di amare la Calabria e che quello che ha detto lo ha detto per il bene della nostra terra, che sarebbe stato meglio parlare ai calabresi direttamente e non ai siciliani che in qualche modo ci hanno goduto.
In più ha sbagliato le parole usate ma in questo caso potrebbe essere giustificato data la notevole ignoranza che lo contraddistingue.
Come la vedi tu?
ciao M." - Lettera firmata

lettereRisposta
Caro amico ti scrivo, per parafrasare un altro celebre della canzone italiana. Nel nostro giornale, come vedi, spaziamo dalle Alpi alle Piramidi… Dagli articoli su Garibaldi ad Antonello Venditti e companeros… Personaggi che hanno vilipeso il Sud. Ognuno a loro modo.
Mio caro amico, ho sentito e letto della “papera” del compagno Venditti. Compagno ovviamente non mio. Non ho voluto soffermarmi sulla questione perché l’ho trovata talmente squallida e becera che ho preferito rimuoverla dalla mia mente. Un pensiero molesto come le mosche.  L’artista, che si è improvvisato opinionista, avrebbe detto che ama la Calabria. Strano modo per manifestarlo. Inoltre tanti si ricordano della Calabria. Non serve per questo il ponte, inutile e dispendioso. Si ricordano della Calabria quando si deve parlare di ‘ndrangheta e antimafia. Un binomio che evoca antieroi ed eroi. Un grande businnes. Ma non per i poveri diavoli calabresi. Ma per le maestranze tutte. Dai politici, ai magistrati, alla massoneria. Il Venditti Antonello poteva aprire la bocca solo per cantare. Avrebbe fatto il suo mestiere. E anche benino.

Le sue affermazioni sono state tanto più gravi se si pensa che è un personaggio pubblico. Con un grande impatto mediatico. Ma ormai ci sono tanti Grilli a cantare. E si sa, il canto dei grilli non è proprio delizievole per le orecchie di chi amerebbe le melodie. Che, tradotta la metafora, significa: sentire cose dotte e sensate.  Ma che ci vogliamo fare. Dio ce li ha dati e ce li teniamo.

Così come ci ha dato anche le mosche e le zanzare, che saranno pure funzionali a qualcosa ma danno enormemente fastidio. Portano anche malattie. Insetti che cerchiamo di debellare, un tempo con il DDT, che poi è stato proibito in tutti i paesi del mondo, e ora con altri pesticidi vari. E  i pesticidi non li possiamo usare contro  tanti altri esseri, di altra razza, che sarebbe quella umana, che sono altrettanto molesti. Con pazienza li dobbiamo sopportare. Avremo tanti meriti per questo, poi, all’altro mondo. Però forse potremmo avere anche meriti immediati se decidessimo di boicottarli non ascoltando più la loro “musica”. Le loro deliranti opinioni. Se tutti i calabresi decidessero di non comprare più i loro cd e anche di non andare ai loro concerti e smettessero di scrivere sui loro blog. Almeno per un anno.  Forse imparerebbero l’educazione. Se non altro. Toccali nella tasca e vedi come diventano ragionevoli! Magari tacciono. Per la cultura però è un’altra cosa. Quella non la si impara in un anno… E ci vuole testa. E non è cosa che si può comprare. Nemmeno se hai tanti soldi come gli artisti in auge. Venditti ha prodotto tante belle canzoni. Continuasse su questa strada. Lo seguiamo. Ma smettesse di fare il guru. Abbiamo già Celentano per questo. E non è che sia proprio digeribile!

Tu scrivi che “… che sarebbe stato meglio parlare ai calabresi direttamente e non ai siciliani che in qualche modo ci hanno goduto.”  Io penso che i siciliani siano persone intelligenti e dovrebbero per questo avere capito che le parole dell’artista erano rivolte alla gente del Sud. E noi calabresi rispetto ai i siciliani siamo nordici. Loro si che sono del profondo Sud. Ergo, l’offesa è stata rivolta anche a loro. Più a loro.  C’è poco da scialare!
Caro mio amico grazie per la tua email. Mi ha fatto molto piacere riceverla. Mi hai indotto a dire la mia. Un saluto affettuoso. Ernesta