Il destino di un bambino si legge nella storia di sua madre e di suo padre, nella sua famiglia. Storia biologica, storia ambientale. I segni del suo dolore, del suo disagio, della sua malattia, spesso li
individuiamo anche osservando chi gli sta vicino.

Noi medici  intravediamo spesso la sua vita osservando il rapporto che ha con l'ambiente, con i genitori, con i fratelli, con i nonni, con gli animali. Abbiamo bisogno di tempo, di concentrazione e di calma, di lasciare dietro di noi i luoghi comuni e così, vestiti della nostra conoscenza e onestà, cercare di immedesimarci in coloro che ci stanno davanti, vulnerabili e impauriti che cercano il nostro aiuto, senza perdere però la nostra razionalità e conoscenza che non significa indifferenza. Essere presenti con la mente e con l'anima. Solo così, forse, potremo avere la loro fiducia, solo così possono consegnare nelle nostre mani le loro paure, i loro “peccati”, le loro incertezze. Sapendo che noi non giudichiamo, non condanniamo, ma cerchiamo di capirli, di aiutarli per quello che umanamente è possibile fare e di accompagnarli quando non è possibile più fare. Con la nostra conoscenza, con il nostro rispetto. Anche quando questo è difficile, quando coloro che si sono rivolti a noi si rivoltano contro di noi, perché non accettano quello che gli accade o perché non siamo riusciti a dare loro quello che si aspettano da noi, a torto o a ragione. E la loro rabbia è tanto più grande, quanto più si sentono traditi. E per loro il solo colpevole è l’essere da sempre più visibile nel mondo della sanità, l’unico: il medico.

Non vogliono sentire parlare di politica, Azienda, Direttore Generale, ecc.; nel loro immaginario il colpevole è IL MEDICO, quando le cose non vanno come “dovrebbero andare”. E come dar loro torto? Alcuni medici hanno piegato la testa! Hanno rinnegato il giuramento che hanno fatto al momento della consacrazione dell’arte medica. Sono scesi a patteggiamenti con i politicanti di turno. Alcuni tra di noi si sono venduti per un posto di potere o una poltrona in parlamento. Contrabbandando molto sulla salute della donna e del bambino.

Occuparsi dei bambini rende onore e meriti, questo è il binario preferenziale su cui si muovono molti politici “buonisti”. Cioè quasi tutti. In realtà nessuno di loro si occupa di quello che veramente serve. Nessuno di loro si degna di ascoltare i tecnici del mestiere. E così gente incompetente decide cosa comprare e come strutturare camere operatorie e sale di rianimazione nelle quali le reti di energia elettrica non funzionano e le condutture di gas sono “scambiate” ed erogano morte !