marrazzoberlusconiLa vita privata è sacra.  Non si tocca. Si distruggono vite umane. Ognuno della propria sessualità nel privato e con maggiorenni può fare quello che gli pare.“ Chi è senza peccato scagli la prima pietra".

Sarebbe sufficiente ricordare l’insegnamento sublime e insuperato che ci venne dato duemila anni fa:"Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Da brividi per l’altezza da cui promana e in cui si colloca. Da brividi per il tradimento di quell’insegnamento perpetrato quotidianamente da miserabili travestiti da maestri che insegnano, con le parole e con l’esempio, a violarlo. Per rendere irredimibile l’Umanità e dominarla.

La vicenda del presidente della Regione Lazio Marrazzo è tristissima. Il linciaggio mediatico è una barbarie cui nessuno dovrebbe essere sottoposto. Né Berlusconi massacrato dalla stampa intelligente della sinistra, né Marrazzo esponente della stessa sinistra. Bisogna sospendere i giudizi sulla vita privata delle persone. E’ ora di finirla. Si gioca con la vita   Il colore non conta. Siamo ormai in una guerra stupida e cieca. Bisogna perseguire i crimini e i misfatti nelle opere pubbliche, negli atti d’Ufficio. E non permettersi di mettere bocca sugli orientamenti sessuali delle persone. Ci sono mogli, mariti, genitori, figli da tutelare e rispettare.

 

sandra-lonardo-mastellaTroviamo insostenibile che la Signora Sandra Lonardo Mastella sia stata mandata al confino. Se i motivi sono le “raccomandazioni” allora più o meno tutti politici, i sindaci, i direttori generali di aziende, i primari ospedalieri, i docenti universitari, i giudici e tutti quelli che detengono un potere in Italia dovrebbero essere rinchiusi ad  Alcatraz,  e mai più rimpatriati.

curcio-salvatore-px-120Ci sono giudici inquisiti per truffa, abusi d’atti di ufficio, peculato ed esercitano la loro professione senza veti né censure. Vedi Salvatore Curcio, Valea ed altri della procura di Catanzaro. Inquisiti da anni a Salerno ma liberi di fare e strafare senza vergogna. La Signora Sandra Lonardo Mastella è il Presidente della Regione Campania. E’ stata votata e non si può permettere che un giudice la allontani dalla Regione che deve rappresentare e dove vive. E’ semplicemente allucinante. Noi non sappiamo se sia innocente ( e fino a prova contraria lò è) o sia colpevole – la sentenza definitiva lo stabilirà. Magari quella di Strasburgo, perché quella italiana non ci da molta fiducia. E’ impensabile che al giudice Mesiano sia stata data la scorta. E’ impensabile il suo verdetto. Da giudice monocratico e senza consulenti  ha stabilito una cifra di 750.000.000 di euro di risarcimento a De Benedetti da parte di Berlusconi. Una solerzia incredibile.

E se i giudici  sbagliano, e molti esempi ce lo hanno dimostrato,  chi pagherà per i loro errori? Loro no! Pagherà lo Stato. Cioè noi contribuenti. E vi sembra giusto in uno Stato democratico quale l’Italia sarebbe? No, non è giusto. Delle due l’una: o siamo in uno stato di dittatura e i dittatori sono rappresentati dalla casta dei giudici o siamo in uno stato democratico e la legge è uguale per tutti. Ergo anche i giudici devono pagare di tasca loro se sbagliano, Come i medici, gli ingegneri e altri professionisti, imprenditori eccetera. Come tutte le persone che devono rispondere di responsabilità professionale. Articolo 3 della Costituzione Italiana.

Senza alcuna riforma della giustizia, nonostante se ne blateri anche dall’attuale ministro senza far nulla ( ad esempio per sottrarre a monocrati, passibili di divenire mostro-schizocrati, emissione di sentenze dalle quali dipendono le vite e il lavoro di diecine di migliaia di Cittadini affidandole a organi collegiali composti da giudici preparati e non da idioti protetti  ) ci troviamo in una situazione tragica. Fratricida. Le minacce di morte a Berlusconi, migliaia, su Face Book, fanno rabbrividire. La mafia, la camorra, la ‘ndrangheta sono opere pie al confronto.

Bisogna che la Legge sia onorata. Si deve impedire questo sciacallaggio perpetrato da molti giornalisti d’assalto privi di ogni scrupolo e di un minimo dei deontologia. Il giustizialismo è da aborrire. Bisogna che ci fermiamo e riscopriamo i valori antichi e intramontabili del buon gusto, dell’etica, del rispetto delle e tra le persone. Siamo scivolati in un baratro senza valori e senza scampo. Bisogna dire basta al partito dei manettari che dietro l’enunciazione dei grandi principi nascondono piccole e grandi mascalzonate per arrivare a imporre la loro dittatura. Quella si, senza possibilità di replica. A meno di essere costituzionalmente pecore, affetti da sindrome del gregge prono a qualsiasi potere infame  fino a goderne più intensamente quando è più infame.

P.S.: Questione di stile. Oggi, a pochi giorni dell’esplosione del caso Marrazzo, a poche ore dalla sua autospensione, i rappresentanti del popolo della Libertà, e il popolo stesso, manifestano comprensione per la scabrosa vicenda in cui è coinvolto il presidente della Regione Lazio e unanimemente ribadiscono che la vita privata non deve essere mischiata con quella pubblica. Non chiedono la testa di Marrazzo, non infieriscono sulle sue doti morali. Non fanno i moralisti. E scusate, in questo caso se volessero emulare la stampa e i politicanti di sinistra, si  sarebbero potuti prendere una rivincita alla grande. Ma non lo fanno.

rosy-bindiAl contrario la sinistra intelligente con a capo la pasionaria Rosy Bindi, l’Italia dei Valori con il suo leader, il manettaro Di Pietro, spostano l’obiettivo e lo puntano sul loro giocattolo preferito: Berlusconi.  Gli si chiede del caso Marrazzo e rispondono che  è Berlusconi  che si deve dimettere! Una nenia ossessiva. Anzicchè magari tacere imbarazzati e pregare,  girano la frittata, e chi se ne deve andare  è il cavaliere. Perchè Marrazzo si è autospeso dunque è lindo. E’ bonificato. Si è fatto giustizia da solo. Chiusa la questione. Berlusconi invece insiste a restare. Lui che è un attentatore della morale…  Una tragica barzelletta.

Non c’è nulla da fare. I “sinistri”  guardano sempre nel piatto degli altri mentre si riempiono  la cofana. Quatti quatti. Zitti zitti. Ma non tanto. E gridano: al ladro. Ma evitano di guardarsi allo specchio. Potrebbero vedersi.

Anastasia e Falco Verde