bersanidario-franceschiniDal firmamento celeste è scesa sulla terra una stella. Chi è? Ma è Bersani.
Con una strepitosa vittoria ha defenestrato l’imbattibile Franceschini, il ragazzo dall’aspetto dispettoso che ha improntato tutto il Suo ardore nel cercare in tutti i modi di defenestare il Premier.
Ora gli toccherà di far parte dello stuolo di segretari gettati dalla sinistra nel limbo dei dimenticati.

Finalmente il Partito Democratico ha trovato il suo timoniere. Tutto bene? Non direi.
Per prima cosa appare evidente che il partito si sia spostato ancor più a sinistra. Il Suo segretario riaprirà le porte ai delusi comunisti che la gente aveva mandati in pensione.

E che farà Rutelli? Una cosa è certa: l’Ulivo è stato cancellato. I cattocomunismi sono stati sconfitti e con il tempo verranno posti da parte. Allora a Rutelli non rimane altro che radunare le proprie forze, quelle forze che gli sono rimaste fedeli, alquanto esigue, e cercare rifugio in qualche partito centrista lasciandogli in eredità la pasionaria Rosa Bindi. Se non lo fa annegherà con tutti gli altri Suoi amici e la corrente verrà cancellata.

Inoltre, per quanto riguarda le riforme che interessano il Popolo Italiano, la gente si illude di poter assistere ad un confronto costruttivo con questi nuovi, sempre vecchi, DS.

Forse la pelle è cambiata, ma la sostanza è rimasta sempre la stessa. Vogliono il potere, senza di esso sono solo anime in pena che venderebbero la propria al diavolo pur di poter accedere nella stanza dei bottoni.

Per risolvere i problemi della gente? Macchè, per risolvere i propri interessi.

L’unico fatto concreto, intangibile, che si è verificato con questa consultazione è che se sono effettivamente andati a votare circa tre milioni di persone, compresi un forte numero di illusi extracomunitari, hanno incassato la bellezza di sei milioni di euro.

Una boccata di ossigeno per le casse vuote del partito.

Oggi la maggior parte di essi esulta, domani si accapiglieranno di nuovo ancor più forte a meno che non succeda un miracolo, quel miracolo che il centrodestra sogna: che il partito dei DS vada ramengo.

Pasquino, la voce di Roma 29.10.09