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DIRE Agenzia on line di Stampa Quotidiana-Minori Roma, 30 nov. 2009

Foto e curriculum professionale del Professor Cataldi a cura di Radiocivetta

Clicca qui per scaricare il curriculum del Professore Luigi Cataldi

prof-luigi-cataldi-150-px"La pediatria italiana non necessita di una rivoluzione, ma di una svolta, che faciliti ai pediatri di buona volonta', quindi di tutti i pediatri che afferiscono alla Sip, quale che sia la loro collocazione lavorativa, di operare con serieta' e onesta' per l'interesse comune. Questo non puo' essere che uno soltanto: il benessere e la salute dei nostri bambini. Avremo cosi' realizzato il bene delle generazioni presenti e future, senza pericolose distinzioni. Tutti i bambini, come tutti i papa', tutte le mamme, tutti i nonni, e ogni singolo individuo che non rientra in queste categorie, tutti, ripeto senza demagogia, abbiamo diritto alla salute. Ma e' indispensabile che tutti insieme operiamo attivamente per raggiungere questo irrinunciabile traguardo". Lo dichiara Luigi Cataldi, neonatologo presso il policlinico Gemelli di Roma, a margine della elezione alla direzione della Commissione per la formazione e la ricerca della Societa' italiana di pediatria (Sip).


Cataldi, in lista con Alberto Ugazio nominato presidente, affronta i problemi della sanita' italiana con un occhio di riguardo a quelli della pediatria ed in particolare illustra il suo programma, e quello dei pediatri italiani, per abbattere la mortalita' infantile:

"Come neonatologo operante da 40 anni in una struttura pubblica di riconosciuta eccellenza- spiega- non posso non sottolineare i grandi passi realizzati dalla neonatologia italiana a partire dalla seconda meta' degli anni '60. Per quanto la situazione della mortalita' neonatale, e della natimortalita', risenta molto delle differenze rilevanti ancora oggi esistenti tra nord centro e sud e isole, con una evoluzione a macchia di leopardo nei diversi compartimenti geografici del nostro Paese, i dati piu' recenti relativi ai risultati dei diversi network neonatologici cui aderiscono numerosi centri Tin italiani, hanno inconfutabilmente evidenziato che la qualita' dell'assistenza intensiva neonatale e' pari- sottolinea il neonatologo con orgoglio- e per alcuni aspetti superiore a quella di centri europei e americani di piu' alta qualita'".

Per Cataldi e' fondamentale, infatti, "continuare la strada intrapresa dai colleghi, che dalla loro istituzione hanno operato egregiamente nella commissione ad hoc" e quindi "tenendo sotto stretto controllo, in una sorta di monitoraggio continuo (per i neonati e bambini in terapia intensiva e' usuale, anzi obbligatorio) lo 'stato di salute' della ricerca pediatrica italiana, senza tralasciare le varie subspecialita' della pediatria, anzi sollecitando con diversi metodi, e nelle diverse sedi, l'interesse alla ricerca, specie da parte dei giovani, alcuni dei quali sono di livello eccellente e sanno mettere a frutto con risultati brillantissimi, le esperienze maturate in centri di ricerca statunitensi ed europei".

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