fini-trifuoggiforattini-fini-3Ora basta! La misura è colma!  Ne abbiamo piene le scatole dell’ insensato, assurdo atteggiamento del Signor Fini. I suoi giochi di prestigio non interessano e non soddisfano i nostri gusti. Questo continuo subdolo trasformismo al sol fine di voler accedere ai vertici dello Stato deve subire uno stop.

Oltre alle continue critiche al Premier, alle inopportune confidenze-dichiarazioni ad un magistrato, il giudice Nicola Trifuoggi che grazie ai microfoni aperti abbiamo potuto vedere e sentire. Magistrato lo stesso che nei primi anni ’80 fece oscurare le reti Mediaset e solo un decreto urgnte richiesto da Craxi, che minacciò altrimenti una crsi di giverno, furono ripristinate in 24 ore Con l’’intervento inopportuno  a Ballarò, l’On. Fini è arrivato ad una misura che trabocca dal vaso della comprensione.

Colloquio molto interessante da ascoltare e molto interessante è stato vedere i due con lo zoom. Si può osservare una comunicazione non verbale più eloquente ancora delle parole. Gli occhietti di Fini e il suo parlottare fitto fitto con il magistrato. Con un fare complice e fortemente eloquente.

Questo è un brano delle confidenze di Fini al suo amico giudice su Berlusconi: "... Se ci sente il Presidente del consiglio si incazza... Ha il consenso per governare, ma non l'immunità assoluta. Lui confonde la leadership con la monarchia assoluta, il consenso popolare che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità" Trifuoggi: :" E' nato ( Berlusconi ndr) con qualche millennio di ritardo. doveva fare l'imperatore romano.. ".Il colloquio condito da risatine e ammiccamenti da bar.

Noi elettori del Popolo della Libertà ci sentiamo offesi da tale atteggiamento e chiediamo che l’On. Fini dia le dimissioni dal partito e riteniamo, inoltre, che anche i suoi fedelissimi siano stufi di questa situazione. Al di là di qualsiasi ulteriore sviluppo, il mio gruppo non lo voterà più.

Sarebbe ancora più logico che i vertici del Popolo della Libertà lo mettessero alla porta. Se facciamo bene i conti di quanto andremmo a perdere in fatto di voti e quanto ne acquisteremmo, la percentuale negativa sarebbe minima; in compenso ci saremmo liberati di un personaggio non più gradito.

L’On. Fini vada con la sinistra! Ma dubitiamo che essa lo voglia perché lo ha sempre etichettato come fascista e non si fida di un trasformista ed un ingrato. Allora vada con il partito dell’On.Di Pietro, quello accatta tutti, buoni e cattivi. Ma anche li non è certo che l’accogleranno. Questo il mio pensiero.

Allora dove potrebbe andare? Andrà ora a destra ora a sinistra secondo come tira il vento perchè questo è il suo costume. Ma ciò non interessa a nessuno, vada dove vuole, basta che esca fuori dal Popolo delle Libertà.

Avevano ragione l’On. Storace, la Santacchè, l’On. Mussolini di esporre le loro ragioni contro la persona dell’On. Fini. Forse lo conoscevano meglio degli altri e non gli hanno mai dato credito perché sapevano della sua infedeltà.

L’unica persona che non si è mai fidato è stato l’On. Bossi che l’ha sempre trattato con distacco e se non fosse intervenuto il Premier l’avrebbe da molto tempo cacciato dalla coalizione.

Tuttavia speriamo che l’On. Fini, come già detto, dia spontaneamente le dimissioni oppure venga cacciato e collocato nel dimenticatoio.

Un silenzio tombale possa chiudere questo brutto capitolo!

Pasquino, la voce di Roma  03.12.2009