Passeggiando una fredda domenica di febbraio.

cielo-crocedonne-preganoE’ una mattinata di freddo polare. Un cielo limpido e azzurro come non si vedeva da settimane. Porto a passeggio il mio cagnolino. Strade deserte. Incontro una mia vicina di casa, imbacuccata come me per ripararsi dal gelo mattutino. La saluto e le chiedo dove sta andando. Mi risponde “In chiesa, sono amareggiata. Ho bisogno che Dio mi guardi” e abbassa gli occhi, mesta. Prosegue. Triste e pensierosa.

 

 

mani-giunedioSi, abbiamo bisogno che Dio ci guardi. Abbiamo bisogno di fermarci e guardarci negli occhi. Noi,   abbattuti dalla mancanza di giustizia e abbandonati dalla  garanzia di chi ci dovrebbe tutelare e proteggere. In balia dei pettegolezzi che seminano nell’animo dei deboli sfiducia e ostilità. Pettegolezzi e zizzanie veicolati ad arte tra fratelli, parenti, finti amici. Per creare barriere, fratture e potere così dominare. Dividi et impera! Separa e comanderai.

Ma non si tiene in conto che esiste al di sopra di noi una giustizia divina che illuminerà le menti e gli animi dei giusti. Che darà la forza di superare le avversità. Che farà venire fuori la verità   quando sarà arrivato il momento opportuno. Non si può sempre mettere la polvere sotto il tappeto.

giudizio-universaleBisogna rivolgere lo sguardo a Dio. Abbiamo bisogno che illumini anche le menti degli inetti e dei calunniatori. Dei perversi e dei detentori dell’amministrazione della giustizia. Abbiamo bisogno della sua clemenza e della sua misericordia per loro. Per illuminarli sulla via del bene. Per non dannarli poi. Dobbiamo cercare di superare il voltastomaco e pregare per questi soggetti iniqui che  spargono  odio per sete di soldi e potere. Perché sono persone da niente. Pregare perché capiscano il male che fanno. E’ difficilissimo non provare risentimento. Ma bisogna provarci. Bisogna considerarli degli esseri disturbati. Malati. E dobbiamo pregare anche per i perseguitati da costoro.

denunceMa insieme alle preghiere dobbiamo reagire a queste iniquità anche con la prosa terrena. Con carte bollate. Denunce e ancora denunce per avere giustizia. Anche se nei tribunali spesso pare confondano le carte. Pare non le leggano nel verso giusto.  Bisogna insistere.  Prima o poi le porte della Verità si dovranno aprire. E’ solo una questione di tempo. E noi intanto preghiamo e denunciamo. Con giornali e con querele. Baci.