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Oggi 23 ottobre 2007 a Ferruzzano Superiore alle ore 15 è iniziata una solenne celebrazione dei caduti del grande terremoto che giusto cento anni fa si abbattè di sera cogliendo nel sonno gli sventurati abitanti del paese.

 

 L’atmosfera è seria ma nello stesso tempo festosa. Sulla piazza che sovrasta la collina si accartocciarono, l'una sull'altra, le case silenti. Questa stessa piazza cento anni fa fu il teatro delle tragedia. Proprio qui caddero le grandi abitazioni che seppellirono decine di dormienti. Su questo stesso luogo che sovrasta la collina e guarda il ferr saccuti 200 jpeg.jpgmare all'orizzonte, sorge la chiesa che un tempo era la principale del paese e che oggi si apre solo per la festa padronale e qualche piccolo evento. Il paese oggi è abbandonato, tutti si sono trasferiti alla marina o in altri paesi del mondo.
La chiesa è gremita. messa 200 jpeg.jpgUna folla silenziosa, composta e commossa.

A officiare la funzione il Vescovo di Locri, Sua Eccellenza Giancarlo Maria Bregantini insieme al parroco della comunità di Ferruzzano, Don Giuseppe Zurzolo.


Una corona d’alloro è stata posta davanti la porta della chiesa in onore ai defunti.

La cerimonia religiosa è stata lunga e toccante. L’aria soffusa di incenso e molti volti addolorati e piangenti. Ma la vita continua, attraverso le finestre socchiuse si sentono arrivare le risa dei babimbini che fuori giocano.

Don giuseppe Zurzolo apre la cerimonia religiosa. messa 1 200 jpeg.jpgSaluta le Personalità presenti: il prof. Giuseppe Romeo, Preside dell’Istituto comprensivo di Brancaleone cui fanno parte le scuole primarie di Ferruzzano e di Bruzzano.

Il Sindaco di Staiti e il Sindaco di San Luca. Il sindaco di Ferruzzano, Prof. Maria Romeo e un saluto ai carissimi "confratelli" presenti per la condivisione di questo momento particolare. Parla della liturgia della memoria, la liturgia della storia. Ci rammenta come è importante ricordare le nostre origini.

 

Parla poi la Vicepresidente del Consiglio pastorale, l’ingegnere Teresa Sgambellone e dice quanto sia importante adottare misure di prevenzione essendo questo un territorio ad altissimo rischio sismico, come sia necessario predisporre piani di emergenza per essere preparati alla gestione degli eventi sismici.

E’ poi la volta del Sindaco di Ferruzzano, Professoressa Marisa Romeo, che dopo il saluto alle autorità presenti e alla polazione spiega brevemente il programma. Dopo la cerimonia religiosa e la benedizione del pane, ci sarà l’inaugurazione della stele eretta a ricordo delle tre frazioni di Ferruzzano, quello Superiore, di Saccuti e della Marina. La distribuzione del pane benedetto e la visita della mostra fotografica .

Ci sono dopo altri piccoli interventi da parte dei parrocchiani a testimonianza di episodi accaduti durante il terremoto e tramandati.

Conclude la cerimonia il Vescovo, Sua Eccellenza Giancarlo Maria Bregantini, che ha elogiato lo splendido coro e pronunciato parole toccanti, invitando all'unione dei paesi, alla condivisione dei ricordi, non solo di ieri, ma di ogni momento.

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Dopo la cerimonia religiosa in chiesa, in piazza si è proceduto allo svolgimento del resto del programma.

La corona d’alloro posta accanto alla porta della chiesa è stata, in processione, alla fine della messa, portata e deposta accanto alla stele, che è stata inaugurata e benedetta dal Vescovo.

 

Poi Il sindaco, attorniato dai prelati e dalla popolazione, ha presentato il libro “MEMORIE nei paesi del terremoto" di Francesco Attilio Marando, sopravvissuto alla catastrofe.

Libro alla sua seconda edizione curata dal figlio Professore Romolo Marando.

Raccolta di memorie scritte nel 1909 e pubblicate per la prima volta nel 1910. Il sindaco legge alcuni brani e ne consiglia la lettura nelle scuole. Comunica che anche all’estero, in Canada, il Signor Vincenzo Pedullà di Ferruzzano ma che a Montreal vive ormai da sempre, sta curando una ristampa straordinaria in collaborazione con il Professore coprt 200 mem col jpeg.jpgRomolo Marando, suo amico.

Ci sono stati poi interventi di numerosi presenti. tra i quali: Il professore Giuseppe Romeo, Preside dell’Istituto comprensivo di Brancaleone.

 

Molte le donne del paese, giovani e meno giovani, che hanno declamato poesie anche in dialetto calabrese come Alba Romeo con la sua " 'Na sira d'ottobbri" e raccontato storie.

Le donne di Ferruzzano, belle, forti coraggiose, che ci riportano alle nostre sorelle greche, con la loro pazienza ma nello stesso tempo dotate di una tenacia che le fa arrivare lontano. Loro il pilastro della nostra società, spesso nascoste dietro il mantello di un uomo. Ho sentito pochi mesi fa, qui in Calabria, un proverbio che mi ha fatto gelare il sangue nelle vene: "Fimmana senza omu, fimmana senza nomu"! Cioè a dire: "Donna senza uomo, donna senza nome, senza identità".

Tanto hanno sopportato le donne del Sud, e senza la loro intelligenza, pazienza e temperanza sarebbero perite da secoli! Parla poi un cittadino speciale, tra un mese compirà cento anni.

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Si chiama Gianni Sormani, è un "ragazzo" scattante e lucidissimo. Si complimenta con il sindaco per la splendida cerimonia organizzata e le fa gli auguri perchè è la prima donna sindaco della storia del paese.

 

Sono poi brevemente ancora intervenuti l'architetto Elia Daniele Panetta che ha illustrato la stele e il medico Ernesta Adele Marando, natia del paese che vive a Roma che ha curato la presentazione del libro “Memorie nei paesi del terremoto”, scritto da suo nonno.

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La cerimonia si è conclusa con la visita all'ex palazzo comunale in cui erano esposti interessanti documenti e antiche foto in cui si osservano agghiaccianti scene di desolazione e morte.


Ferruzzano 23 ottobre 2007