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curcio_salvatore_insertalbasullojonio200pxL’attico della Contessa Lucifero trafugato con prove.  Salvatore Curcio & soci liberi di farla da padroni. Denunciati per truffa, abuso d’ufficio e altro. Processo archiviato dai loro colleghi della Procura di Salerno. I denuncianti gli abusi, la Contessa Lucifero e il suo Avvocato Giuseppe Lupis imputati. In processi concatenati e scatenati per essersi permessi di denunciare i magistrati della Procura di Catanzaro. Con prove alla mano! Il Ministro Claudio Scajola azzerato forse per molto meno o forse per nulla.

Abbiamo da anni scritto  articoli su articoli sul caso di malagiustizia ai danni della Contessa Enrichetta Lucifero e del suo avvocato Giuseppe Lupis.  Ma nessuno della stampa nazionale e di chi dovrebbe tutelare la Legge e la Giustizia si è voluto occupare del caso. Caso conosciuto ma sottaciuto. Perché?

Non vogliamo scrivere ancora sui dettagli. Essi sono anche, per chi avesse un sussulto di dignità e onestà e volesse seriamente occuparsi del caso,  pubblicati in un dossier sull’Avvocato Giuseppe Lupis. Dossier che si può consultare andando sul  giornale on line www.jeaccuse.eu Nella sezione Antologia delle ingiustizie” - dove sono pubblicati 26 articoli.

Le udienze contro la Contessa Lucifero e il suo Avvocato continuano serrate. Da settimana in settimana. Al Tribunale penale di Catanzaro. A dispetto di ogni legittimo impedimento. Con l’inammissibilità dei testi a favore degli imputati. Nonostante l’elenco sia stato presentato nei termini di legge. “Non avrebbero nulla da dire”. Ha detta del pm.

Se c’è  ancora da qualche parte qualcuno che non sia ancora completamente appecoronato gli chiediamo di occuparsi di questo caso. Chiediamo un’ispezione seria al Tribunale di Catanzaro e un’interpellanza parlamentare. Il Ministro Alfano dovrebbe essere a conoscenza della vicenda perché gli sono state  inviate due lettere. Una il 26 Febbraio. Lettera “semplice”. Come al capo dello Stato Giorgio Napolitano al Premier Sivio Berlusconi e a Gianni letta. Nessuna risposta.  Poi il 3 Marzo 2010 tramite raccomandata con ricevuta di ritorno sono state inviate altre comunicazioni con richiesta di intervento. Indirizzate a: ancora Ministro Angelino Alfano,  al Procuratore Generale della Corte Suprema della Cassazione,  al  Procuratore della Repubblica di Salerno. Al Vicepresidente del CSM, Nicola Mancino.L'unico ad oggi ad avere risposto. E che ringraziamo.

nicola_gratteriComunicazione con le stesse modalità, anche  al Procuratore di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Non per diretta competenza ma perché sappiamo, dalle tante interviste rilasciate e dai tanti saggi scritti, che è molto sensibile al rispetto delle Legge e della Giustizia. A tutti raccomandata con ricevuta di ritorno. Raccomandate ricevute.  Di cui abbiamo ricevuto la conferma. Dopo tre giorni. Non possono dire di non sapere cosa sta accadendo sul territorio nazionale e calabrese. Non facciano poi piangere di amarezza i Cittadini quando questi sentono che sono state avviate misure contro la criminalità.  Perché sono misure parziali che lasciano fuori altre frange significative...  Con il sequestro dei beni alla mafia e la militarizzazione del territorio calabrese si risolve fino ad un certo punto. Perchè il tiro non viene alzato sui cosiddetti “colletti bianchi”. Bisognerebbe, per fare vera pulizia e giustizia, volgere lo sguardo anche chi “non è mafioso” ma  rappresentante delle Istituzioni che delinque. Reato di una gravità immensa. “Colletti bianchi” che, con le stesse modalità mafiosa degli ‘ndranghestisti doc, spadroneggiano sapendo di farla franca. Non è contro i deboli che si spezzano le spade. Ma dovrebbero essere rivolte verso chi dovrebbe fare rispettare la Legge e  invece   la infrange vergognosamente.

Il Ministro Scajola, ancora da dimostrare la sua colpevolezza e comunque con un eventuale presunto delitto che nulla ha a che fare con quanto provatamente è accaduto alla Contessa Lucifero, ha dovuto lasciare il posto. Dimettersi da Ministro. Alla gogna mediatica. Distrutto.  E non ha sottratto illecitamente la casa a nessuno. Semmai si sarebbe fatto “aiutare” per comprarla. La contessa Lucifero è stata buttata fuori dal suo appartamento comprato, non proprio limpidamente, dal pm Salvatore Curcio e moglie ad un’asta le cui modalità sarebbero da vagliare attentamente. Come anche le perizie tecniche redatte sul valore dell’immobile. Tutto documentato nel dossier di cui abbiamo scritto sopra. Bisognerebbe fare luce sui procedimenti fallimentari e tutto quello che ne consegue. Se vogliamo veramente parlare di giustizia giusta. Altrimenti si fa il gioco delle parti e nulla più. Faide tra politici. Non giustizia equa e giusta.

Perché tanto inchiostro versato e tanto scandalo per uno reato da dimostrare e nulla  su quanto accaduto a Catanzaro. Sempre protagonista una casa le cui modalità di acquisto necessitano di chiarezza. Di Giustizia. E facciamola questa giustizia. Per tutti. In uguale misura. Come dovrebbe essere in un Paese che si legittima civile.