RESTITUITECI IL NOSTRO DNA – I NOSTRI FIGLI
Sono uno dei tanti padri separati indignato e sconcertato per l’ andamento dei fatti in Italia in materia di separazioni ed affidamento dei figli.Devo dire che talune opinioni espresse da autorevoli esperti durante la trasmissione tv “Matrix”, andata in onda il 15.09.2010, mi lasciano molto perplesso poiché ciò significa che l’ auspicata riforma della legislazione vigente in materia di separazioni ed affidamento dei figli incontrerà ancora notevoli “resistenze” e che difficilmente si potrà raggiungere una vera parità tra i sessi ( la speranza comincia a venir meno ! ).
Sono dell’ avviso che, nella trasmissione, è emerso con estrema chiarezza che a molti non interessa affatto l’ interesse primario dei minori ed una vera parità tra i sessi, ma esclusivamente giustificare l’ attuale “modus operandi” affinchè tutto resti invariato a qualsiasi costo .
Purtroppo, la mia netta sensazione è che, spesso, si continua a fornire all’ opinione pubblica una versione distorta della realtà, facendo apparire le donne come le uniche vittime di violenze e come le uniche “capaci” di accudire ed avere diritti verso i figli.
Se ho ben compreso, secondo alcuni è naturale che ai poveri padri separati, quindi, spetterebbe principalmente il DOVERE di provvedere al mantenimento dei figli.
Credo, quindi, che , in tal modo, la pretesa da parte del cosiddetto “sesso debole” di poter vivere a carico del malcapitato ex possa continuare a trovare facile accoglimento.
Allora forse è lecito domandarsi :
a) Dov’è la parità tra i sessi sancita dalla Costituzione ?
b) Perché vengono completamente disattese le leggi esistenti sull’ affido condiviso (54/2006)?
c) Quali interessi ci sono per difendere, cosi a spada tratta, l’evidente stato dei fatti che costringe gli uomini comuni a dover vivere in condizioni di precarietà economica e ad essere allontanati pure dai propri figli ?
d) Gli uomini “vittime” delle violenze da parte delle donne, soprattutto dal punto di vista morale e psicologico, ( e sono tanti !!! ) a chi devono rivolgersi per ottenere tutela e giustizia, atteso che il nr. verde 1522 è “per le donne” e non risultano attivati altri numeri dal ministero per le pari opportunità ?
e) Che pari opportunità è questa se gli uomini non hanno pari diritti e pari dignità alle donne ?
f) Come mai puntualmente si finisce per “pubblicizzare” la legge sullo stalking e “sbandierare” esclusivamente la violenza verso le donne e non anche quella verso gli uomini ? ( la violenza dovrebbe essere combattuta sempre, indipendentemente dal sesso che la subisce !!! ).
g) Le “false accuse” che, troppo spesso subiscono gli uomini ( con gravissime conseguenze ) e che, nella maggior parte dei casi restano impunite, non costituiscono forse una gravissima forma di violenza ?
h) Gli atti infondati, temerari, pretestuosi, ecc. ecc. finalizzati ad arrecare nocumento al malcapitato di turno non costituiscono a tutti gli effetti “stalking” ? ( sono, comunque, atti persecutori ! ).
Ritengo che non sia giusto continuare a sostenere che è corretto che i figli siano “collocati” presso la madre ( e magari nella casa del padre ) perché non possono essere “divisi” e/o che bisognerebbe evitare di rivolgersi ai Carabinieri per non incattivire le situazioni, comportarsi in modo da fare la felicità delle madri, ecc.ecc. .
A mio parere la soluzione al problema è molto più semplice : basterebbe solo togliere alle donne l’incentivo ad inasprire i rapporti e a chiedere le separazioni quando non occorre , ossia ELIMINARE IL LORO INTERESSE ECONOMICO-PATRIMONIALE ( collocazione dei figli presso la madre con relativa assegnazione della casa coniugale e dei conseguenti assegni di mantenimento).
I padri dovrebbero provvedere direttamente alle esigenze dei propri figli per la parte di propria competenza, salvo casi particolari e/o accordi diversi.
Prendiamo atto che le separazioni stanno aumentando perché molte donne hanno “convenienza” a separarsi senza nascondere la realtà.
Altrimenti non si spiegherebbe il perché tre separazioni su quattro vengono richieste dalle donne.
Occorre eliminare questo “incentivo” ( figli, casa e mantenimenti = rendita vitalizia ai danni del consorte ) con una nuova legge e vigilare, poi, che la stessa venga fatta rispettare dagli operatori della giustizia, i quali dovrebbero essere adeguatamente sanzionati quando non la osservano.
Credo che il nocciolo della questione sia tutto qui; inutile continuare a sostenere certe assurde ideologie vistosamente di parte.
Forse molte donne e taluni dimenticano che metà del patrimonio genetico dei figli è quello del padre .
Se è vero che i figli restano nel grembo delle madri per 9 e poi queste mesi e li allattano, e non sempre perché esiste la reale possibilità di usare il biberon con il latte artificiale dato spesso dalle tate, è anche vero che gli stessi figli hanno il 50% del DNA dell’ uomo che li ha generati e, se davvero il tutto viene fatto per “amore dei figli” come si dice, allora certe donne diano dimostrazione di “dignità” mettendo da parte i propri esclusivi interessi.
Rinuncino alla pretesa della casa coniugale ed a quella di essere mantenute con la “scusa” di dover tutelare ed accudire i figli (a questo possono provvedere anche i loro padri ) .
Chiedo scusa alle tantissime donne oneste e per bene per quanto riportato nella presente che, ovviamente, non le vede coinvolte.
Le allusioni sono rivolte in maniera esclusiva a quelle in malafede ( che, purtroppo, non sono poche ).
Sento il dovere di ringraziare, invece, tutte quelle donne che cercano di risolvere il problema delle separazioni con la dovuta serietà ed obiettività e che si battono per la giusta causa, senza fare distinzioni di sesso, anche più degli stessi uomini, vittime del dramma sociale delle separazioni e dell’affidamento indiscriminato dei figli.