giust 7 croce.jpgfalcoverde.jpgLa stampa italiana fa finta di avere scoperto "La Casta" richiamando il contenuto del libro di G.A. STELLA che attraverso quel richiamo ha venduto oltre un milione di copie. Ma si guarda bene dall'affrontare il problema dei casti magistrati. Specie di quelli della dda che dietro la foglia di fico dell'antimafia rapinano le case altrui, commettendo una serie di reati, nella certezza della più completa impunità.
curcio rid 150.jpgDa quando Salvatore CURCIO, sostituto procuratore della Repubblica presso la procura di CATANZARO, targato dda, ha messo gli occhi sulla casa di abitazione della Cittadina Enrichetta LUCIFERO, in SOVERATO, nel 1999, per sottrarla alla legittima proprietaria ha commesso una serie di reati, in associazione con altri suoi colleghi - di carriera e onorari - che hanno partecipato allo scempio della Giustizia e gli hanno garantito l'impunità più completa. Tra costoro il procuratore capo della Repubblica di CATANZARO, Mariano LOMBARDI, il Dr. Giuseppe VALEA, il Dr. Giancarlo GALLO, il "giudice onorario", iscritto a loggia massonica di COSENZA, avv. Enza MATACERA. Tutta la stampa italiana ha saputo della vicenda perché direttamente interessata, fin dall'anno 2000. Mai una volta che, per pura curiosità, per adempiere al dovere di informare come un giudice dda possa acquistare nel 1999 per 289.000.000 un appartamento che tre anni prima, nel 1996, un consulente tecnico d'ufficio aveva valutato 405.600.000, nessuno dei mostri sacri della libera stampa italiana ha voluto indagare sulla vicenda. Che ha registrato persino, per portare a compimento ulteriore i delitti di CURCIO e soci, il cambiamento, per meno di ventiquattro ore, della costante giurisprudenza del Tribunale di CATANZARO, ìl 15 Maggio 2000; l'arresto dell'Avvocato della Cittadina LUCIFERO prima per "detenzione di arma" mentre si imbarcava su un aereo per MILANO e poi per "calunnia" per avere denunciato che il ritrovamento dell'arma era avvenuta a conclusione di una manovra mafioritorsiva ai suoi danni proprio perché difensore della Cittadina LUCIFERO, manovra partita da MILANO a Ottobre 2001, dopo che l'Avvocato era riuscito a far restituire la casa di abitazione, rapinata da CURCIO, alla Cittadina LUCIFERO, e conclusa a CATANZARO con l'apporto di un utile idiota di REGGIO CALABRIA, a Luglio 2004; l'assoluzione di CURCIO e dei complici a SALERNO, il 13 Dicembre 2006 e poi, ad Aprile 2007, l'appello contro quella sentenza di assoluzione, della Procura Generale di SALERNO. Il che però ha di nuovo scatenato CURCIO e la sua banda contro la Cittadina LUCIFERO, per tentare nuovamente di rapinarla della casa, prima del 1° Luglio 2008, data dell'udienza dinanzi alla Corte d'appello di SALERNO. Per molto meno sul piano giudiziario migliaia di Cittadini sono stati incriminati e portati in carcere con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. E per molto meno sul piano giornalistico sono state pubblicizzate rapine istituzionali, compiute o attribuite alla casta politica. Ma c'é una rilevante differenza che prova l'abisso di viltà che connota la stampa italiana: I politici pagano, anche se a prezzi stracciati, case poste in vendita. Il casto CURCIO documenta come non si faccia scrupolo di rapinare l'abitazione di una Cittadina sfruttando la forza intimidatrice del vincolo associativo e lo stato di assoggettamento e di omertà che ne deriva, certo di poter contare sulla complicità dei suoi casti colleghi e sul silenzio vile della stampa italiana. Oltre che delle varie commissioni sedicenti antimafia e, da ultimo, della presidenza della Repubblica.    falcoverde.jpg