Le reazioni disincantate degli "utilizzatori finali” delle notizie che riguardano i magheggi dello smemorato della Camera. Al Parlamento.
gianfranco-fini-3La cosa gravissima è che in Italia ci si è assuefatti al malaffare. Da qualsiasi parte provenga. Non fa scandalo. Quello che fa scandalo è il diffondere le notizie sul malaffare. Su furti e affini. Se chi li compie specialmente è un favorito della borghesia sinistrorsa radical-chic. Se questo favorito è usato come clava contro il terrificante Berlusconi.  Colpevole di essere uno che sta sui c... i a molti.  Il movente? Potrebbe essere l'invidia? Un detto popolare recita:" Chi dispreezza compra o vorrebbe comprare". C'è il paradosso che chi cerca giustizia e chiarezza è visto come un povero babbeo di provincia che non ha ancora capito come vanno le cose a questo mondo. La logica non c'è. E' latitante. E' a spasso sul marciapiede. L'etica in Italia è morta da un pezzo con la benedizione di molti rappresentanti delle istituzioni. Siamo pronti per un regime di dittatura. La democrazia non esiste più. Se mai fosse esistita!

Da you tube: In fondo all'articolo il Video "fuori onda" dell'"ingenuo" Fini, splendido splendente, col giudice Trifuoggi con trascrizione scoop della Pacot Video e il videomessaggio di sabato 25 settembre scorso.

Che sarà mai? Dicono seccati da tanto rumore “per nulla” alcuni nostri connazionali. Dimostrando così di non vedere più lontano del loro naso. Tali reazioni le ho viste provenienti sia da rappresentanti con tanto di laurea, anzi sono i più, che dalla manovalanza media. Quelli della  manovalanza bassa hanno altro per la testa e se potessero taglierebbero le corna a tutti i rappresentanti delle Istituzioni. Perchè questi nella loro testolina hanno prevalentemente spazio  per i propri piccoli grandi affari. E della loro famiglia. Molti purtroppo gli esempi. Le eccezioni ci sono e si contano sulle dita di una mano. Più o meno.

Che sarà mai? Dicono "gli intellettuali seguaci di Annozero" leggendo o ascoltando le notizie che circolano da tre mesi sul giallo della casa di Montecarlo. Casa affidata da una ingenua signora a Gianfranco Fini. Casa che è stata svenduta, acquistata, affittata e Fini Gianfranco, presidente della Camera nulla ha detto di sapere. Di preciso. Ora si è un poco esplicitato attraverso il videomessaggio di sabato sera scorso. Ha peccato di ingenuità. Forse, ha detto. E allora? Nessuna illegalità!

Che sarà mai? Un duro e puro come Gianfranco Fini, che spavaldamente ha sempre fatto sua la bandiera  della trasparenza, della libertà di stampa, dell’onestà. E che ci ritroviamo? Un altissimo rappresentante dello Stato, la terza carica istituzionale, come un qualunque ragazzotto della borgata di Torre Spaccata che tiene famiglia e non tutela i beni di cui era tutore. Una casa donata da una fan di Alleanza Nazionale. La buonanima della contessa Colleoni di Monterotondo, che morendo ha passato i suoi beni al partito. “Per una buona causa”. Chiunque tradisca la fiducia di un morente  non rispettando le disposizioni in ordine ai beni lasciatigli
, non merita fiducia.
Fini se ne è "disinteressato ". Dice di non sapere che fine abbia fatto quella casa. Che non sa che in quella casa vive e sembra esserne addirittura il proprietario suo cognato Giancarlo Tulliani. Casa acquistata molto sottoprezzo con un giro di società off-shore con sede nell’Isola di Santa Lucia ai Caraibi.
Fini in questa occasione non può avere la nostra fiducia. Non ci vuole una laurea per arrivare a questa banale semplice conclusione: come può non sapere? E’ la logica che lo impone. Fini non può non sapere. La logica che non fa sconti a nessuno. E non si può pretendere di stendere il tappeto sopra la polvere. Cioè tacere.

Questa gente che disgustata si lamenta che è da  mesi che gira questa notizia e sarebbe ora di finirla perché ci sono tanti casi analoghi,  quindi dov'è la novità, fa paura.  Gente che non ha più una morale. Un ideale. Semplicemente. Che considera normale agire con queste modalità garibaldine. Gente morta e non lo sa.
Domenica scorda ora di pranzo. A casa di amici. C'è stato qualcuno, anche in possesso di una laurea "importante" e quindi qualche libro lo avrà pure
letto, che leggendo su un quotidiano i commenti sul  "discorso" della sera prima del presidente della Camera nel il suo videomessaggio affidato alla telecamera, modalità in uso a Bin Laden ( il copyrigth non è nostro ma di un giornalista di Libero), senza interlocutorio, senza giornalisti, mi ha quasi aggredito seccatissimio e paonazzo in volto: non dirmi che anche tu condividi le critiche mosse a Fini! E che mi dici di Berlusconi? Quel delinquente. Non mi dire che lo hai votato!
Io rispondo che l’argomento che si stava per trattare era sul contenuto del filmino di Fini andato in rete su you tube, la sera prima.  Non Berlusconi. Due persone distinte e separate. L'argomento era il video di Fini e "il suo problema".  Non Berlusconi.
Niente da fare. Il medico era
trascolorato: da paonazzo a livido. Un arcobaleno. La questione Fini era irrisoria per lui. Che vuoi che sia una casetta. E allora il Cavaliere? Un delinquente! Fini assolto. Berlusconi alla gogna. a prescindere.

Io ero veramente sbigottita. Inutile riportarlo sul tema in corso.  Il dottore strillava che sarebbe ora di finirla. I giornalisti hanno oltrepassato ogni limite su Fini e la sua famiglia. Gli chiedo di dirmi la sua sulla campagna bestiale che un anno fa si è consumata su lBerlusconi. Questione Noemi Letizia. Nessun reato andare alla sua festa di compleanno. Questione Patrizia D’addario, nessun reato. Erano adulti e vaccinatio e come passassero le loro nottate in una privata camera da letto era assolutamente una questione riservata. Eppure la sinistra ha inzuppato quintalate di pane nella vita privata del Cavaliere. E non solo la sinistra. Tanti amici e compari. Tutti coloro che speravano che il Berlusca affondasse. Nessuna risposta logica. Berlusconi è colpevole di esisterte. Punto. Delinquente. I reati? Puttaniere, tanto per cominciare. Molto ricco. Ricchissimo.

g.fini-e-tullianiSul Cavaliere si può sparare col lanciarazzi. Sul delicato ed ineffabile Gianfranco Fini no. Guanti di velluto e tanta comprensione. E' pur sempre un uomo innamorato e vulnerabile. Si può capire...
Non si può ancora continuare a parlare sul comportamento omissivo, “ingenuo”, smemorato di chi è chiamato da mesi a fare chiarezza e non la fa. E' cattiveria! Chiamato a spiegare che fine  avesse fatto la casa al centro di Montecarlo, di cui moralmente e legalmente era il tutore, lo smemorato sembra averne perduto le tracce. Per due mesi ha taciuto. Non sa!  Non sa a chi è stata venduta. Non sapeva che fosse abitata da suo cognato. Non sa. Insistere per conoscere la verità è crudeltà mentale. Accanimento. Vi sembra logica questa visinone?
Ora signori miei, ditemi, in quali mani siamo? O il presidente della Camera sta male e allora ha tutta la nostra comprensione e lo invitiamo a curarsi o è in malafede e a maggior ragione deve levare le tende.

Qualunque sia la diagnosi non può continuare ad occupare il posto come presidente della Camera.
Ma non è questo il punto in questo articolo. Il punto è signori miei che molti hanno smesso di pensare con la loro testa, se mai l’avessero avuta, e “ragionano” con i luoghi comuni di quella banda che fa chic. La sinistra intelligente. Perché se sei di sinistra sei a cavallo. E allora Fini, che piace tanto alla sinistra, e chissà perché, va tutelato. La sua in fondo è stata una marachella che i suoi avversari politici (
la maggioranza con cui è andato al Governo?) hanno montato.

fini-trifuoggifini-berlisconiIo non sono un avversario politico di nessuno. ( Non faccio politica, la subisco). Penso naturalmente però che chi fa il giustizialista, chi sbandiera legalità e ottimo meraviglioso rapporto con i giudici ( giustissimo) debba vivere in conseguenza. Vedi il video "fuori onda" del colloquio idilliaco col giudice Trifuoggi. E ascolta le considerazioni sul “suo” alleato Berlusconi. Avrai la caratura dell’uomo.

fini-mi-panorama-blogMi viene in mente chi lo sa perché, un certo Bruto. O un certo Giuda.( La vignetta a destra  FINI MI è stata tratta da Panorama-blog -Internet)

Un Fini così non deve farci sfiorato nemmeno dal sospetto di avere da piccolo rubato la marmellata. Perché un uomo così limpido deve essere stato un bambino primino della classe. Io personalmente penso che siamo esseri umani e si può anche sbagliare. Ma Fini è un superman. Lui non è stato mai indagato. Mai. Così nel video della legalità si vanta il superuomo.

E ora per piacere piantiamola. Si parlerà di Fini perché è uomo delle Istituzioni e finchè non si farà chiarezza si continuerà a parlare di lui e delle sue faccende. Che sono le nostre.E’ uomo pubblico e deve rendere conto agli italiani. Non può continuare ad offendere l’intelligenza di chi la possiede. ( Pare che non sia una moltitudine purtroppo).

Incantati ogni volta che riguardiamo il videomessaggio di Fini  già pubblicato su questo giornale un'ora dopo essere andato in rete la sera del 25 settembre scorso, in calce all'articolo:“Fini si esprime: “La legge è uguale per tutti… “ Ma non per gli ingenui... e io lo fui", lo riproponiamo. Più si guarda e si ascolta  la confessione del presidente e più ci avvince e ci commuove...