Brancaleone, lì 3 novembre 2010.
copertina_eudemonia_bn_300g_amodei_02-insertDal Palazzo della Provincia di Reggio Calabria alle strade di Brancaleone. Infatti, dopo la presentazione  nel capoluogo reggino del volume fotografico “Eu Demonia” di Fabrizio Portalupi ed Elisabetta Coraini, versi di Giuseppina Amodei, edito da Palazzo Spinelli Arte di Firenze, la poetessa Giuseppina Amodei è ritornata nella sua casa di Brancaleone per qualche giorno di relax insieme ai suoi amici. Ad accompagnarla Dante Maffia, uno dei maggiori poeti contemporanei, calabrese di origine ma residente a Roma, Antonio Farina, creatore della Fondazione che porta il nome del figlio scomparso e che organizza a Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza, un importante premio letterario che ha premiato - insieme a Dacia Maraini, Maria Luisa Spaziani, Sergio Zavoli e altri grandi poeti – Giuseppina Amodei.

Il gruppo di amici, nel visitare la città di Brancaleone, ha voluto ripercorrere i luoghi frequentati da Cesare Pavese, lo scrittore piemontese confinato nella cittadina jonica reggina per le sue idee politiche dal marzo 1935 all’agosto 1936, scattando alcune foto ricordo. In particolare, il poeta Dante Maffia, estimatore ed attento studioso di Pavese al quale ha dedicato di recente una ballata, ha scattato delle fotografie-ricordo del bar Roma, locale solitamente frequentato dallo scrittore delle Langhe e la casa dove ha trascorso il soggiorno coatto. Giuseppina Amodei è una persona dalle “doppie radici: calabrese di origine (Ferruzzano) e toscana di adozione. Ha sposato un brancaleonese verace, Giuseppe Furferi ed abitano nella provincia di Arezzo e quando sono liberi dagli impegni di lavoro vi ritornano con piacere a Brancaleone per trascorre qualche giorno in compagnia di parenti ed amici.

Il gruppo era reduce da un importante incontro organizzato qualche giorno prima presso il palazzo della Provincia di Reggio Calabria dove è stata presentata l’opera di arte fotografica e poesia EuDemonia, nata dall’incontro tra il regista e fotografo Fabrizio Portalupi, l’attrice Elisabetta Coraini e Giuseppina Amodei che ha contaminato l’opera con i suoi versi.

Maffia, relatore insieme alla professoressa Federica Orsini e all’assessore provinciale alla Cultura Santo Gioffrè, ha tracciato i percorsi artistici dei tre autori mettendo in evidenza come Elisabetta Coraini, molto popolare nelle fiction televisive – la Laura di “Cento vetrine” – è impegnata anche in attività teatrali di grande prestigio; di Fabrizio Portalupi ha sottolineato le molteplici competenze non solo di fotografo e regista ma anche di scrittore e sceneggiatore. Il critico, che conosce in maniera approfondita tutte le opere di Giuseppina Amodei, ha ricordato come la sua voce sia tra le piu’ originali e libere nel panorama letterario italiano.

Maffia afferma che “EuDemonia” sembra essere il principio di una favola, la sua disfunzione, la sua catarsi e la sua apoteosi, e tutto attraverso parole conficcate sulla pagina come un punteruolo, attraverso gli occhi e il diabolico di una sintesi che è, a un  tempo, coralità del respiro del mondo ed estremo significato della vita nel suo processo inderogabile e oscillante tra baratro e cielo, tra angelicità distorta e diabolicità che si innalza a principio del sapere, principio di una conoscenza che ha bagliori che illuminano i segreti di ogni anima”.

Santo Gioffrè afferma che  Eudemonia non è solo un’opera artistica ma anche un mezzo per “far conoscere una parte della Calabria  che ancora difende la sua appartenenza al Mito che è Mito essa stessa … c’è soltanto la donna e la natura senza alcun elemento costruito dalle mani dell’uomo, proprio a dimostrazione del fatto che per certi aspetti siamo in una terra incontaminata, in un luogo di suggestione che rinnova l’essenza del Mito attraverso la bellezza selvaggia e teneramente indecorosa del daimon”.

Gli interventi di Federica Orsini, Fabrizio Portalupi e  Carmine Alvaro hanno conferito maggiore significato alla manifestazione. Infine, il gruppo di studiosi, ha voluto visitare,  Ferruzzano, il paese oramai abbandonato dove sono state scattate numerose fotografie presenti in Eudemonia.
AGOSTINO BELCASTRO

Un grazie al Giornalista Agostino Belcastro ( per gli amici Totò) per averci gentilmente fatto partecipi del suo interessante  articolo dopo la pubblicazione su " Il Quotidiano di Calabria" il 3 novembre 2010.
La redazione di RadioCivetta