Quella laurea che ti regalo. Quella laurea che offende chi suda sangue per ottenerla

roberto-savianolaureaRoberto Saviano, due giorni fa, il 22 gennaio all’università di Genova ha ricevuto honoris causa la laurea in Giurisprudenza. Non in  letteratura, se mai. Non in scienze della comunicazione, se mai. No. In Giurisprudenza.

Una materia a lui sconosciuta. O conosciuta come ad ognuno di noi che sa che esiste questa disciplina ma se ha bisogno di un avvocato va dall'avvocato che ha studiato Procedure e Diritto. Una laurea che un tempo aveva un valore. Oggi si svende. Una laurea che per chi ci crede costa sangue e fatica. Magari mutui e doppio lavoro.  Ma a Saviano, eroe dei due mondi, la si regala. Perché? Boh! E chi lo sa.


Perché ha venduto migliaia di copie del suo “Gomorra”? Ma dopo di allora il deserto delle idee. Nulla di nuovo. Una “meraviglia” editoriale figlia di madre vedova. Unica.  Eppure tanto è bastato a fare di Roberto Saviano l’icona dell’intelligenza e del coraggio. Tanto da essergli data la scorta, pagata da noi contribuenti, perché rischierebbe la vita. Perché ha scritto di fatti e di persone. Fatti e persone pericolosissime: ergo lo possono ammazzare! Se questo è l’assunto, almeno un terzo di italiani dovrebbero avere la scorta, perché vivono pericolosamente. Ma Saviano rischia di più.  E non si sa perché. Per un attentato? Ok. Cosa grave fu. Ma non è il solo a subire attentati. Purtroppo…

Comunque per le pari opportunità, bisogna laureare, ad honorem, tutti gli scrittori che fanno cassetta parlando di mafia e 'ngrangheta. Perché no?  Comunque è sorto e ce lo teniamo. Di bufale in Italia son pieni i salotti buoni di intellettuali.

ilda-boccassiniberlusconiUn merito Saviano c’è l’ha. Ha capito tutto dalla vita. Ha dedicato questa laurea, mero pezzo di carta, ai magistrati milanesi. Nello specifico a Ilda Boccassini, stanapputtai del momento  con un  furore degno di Charles Bronson dell’epoca d’oro. Il giustiziere della notte. Più volte nominata nell'intervista. Caso mai fosse sfuggito nome e cognome.
Dedica questa  sua laurea ai magistrati milanesi che, dice il sommo scrittore, stanno vivendo momenti difficili solo per avere fatto il loro mestiere di giustizia.  Una dedica al pool che sta indagando sul Premier Silvio Berlusconi. Al pool che sta facendo un safari. Caccia grossa. La preda da catturare è l’orco Silvio. Tutti nel pianeta sanno chi è Silvio, ormai.

E che cosa rischiano Ilda Boccassini,  Sangermano e Forno? La prima pena che hanno subito è la massima notorietà!

Noi siamo per la ricerca della verità e staremo a guardare. Ma vorremmo chiedere: le asserite scopate del Cavaliere hanno impedito al Cavaliere di governare? Ha governato male? Su questo si deve giudicare. In un paese normale non sottoposto a regime giustizialista.

Questo non significa che si approvi il comportamento eventualmente bizzarro del Premier. Eventualmente imprudente. Sciocco. Stupido.  Forse anche aberrante. Ma in nessun caso se si crede nei valori della libertà e del rispetto dei diritti civili si può diventere forcaioli. Non si deve abusare del potere. Mai. E i magistrati di Milano con quale diritto hanno intercettato decine di persone non coinvolte in fatti penalmente rilevanti? Con quale diritto hanno buttato in pasto al mondo intero la vita di questa gente rovinandola per sempre?  Perché hanno sprecato milioni di euro di noi contribuenti in pedinamenti e intercettazioni? Si sono scatenati come si scatena  un pool dell’antiterrorismo nella caccia al terrorista.  Per una banale ipotesi di reato inesistente formulata nei confronti di Silvio Berlusconi  e  sue asserite dame. E questo in un paese che si autoreferenzia civile, non si dovrebbe fare.

togherosseComplimenti  al dottorissimo Roberto Saviano. Lei da due giorni è un plurilaureato. Filosofo e ora pure giurista anche se solo per leccare i giudici.

Ecco il video tratto da you tube che consente di documentarsi immediatamente sul Saviano-pensiero e le sue celebri citazioni come afferma la sua intervistatrice: