Una incantevole gita "fotografica” navigando sul Fiume fatato.  Con la motonave "Ciclone"  del  comandante Ubaldo Ranucci. Accompagnati da Silvio Mencarelli, maestro nell’arte delle immagini

dsc_1971-partenza-insert-400-pxIeri, 21 aprile, i natali di Roma, è stato una giorno bellissimo. Meglio non si poteva festeggiare una data così memorabile. Insieme ad un gruppo di fotografi apprendisti capeggiato da Silvio che per l’Upter di Roma ha organizzato questa escursione, ho risalito il biondo Tevere. Calme e tranquille le sue acque.Le coste a tratti rigogliose e a tratti aride. Con il sottofondo della voce di Ubaldo che per tutto il tempo della navigazione, lenta e suggestiva, di circa tre ore ci ha riportato indietro nei millenni raccontandoci la storia di Roma attraverso il Tevere.

dsc_1910-sole-sul-tevere-insert-200pxdsc_1975-insert-400pxUbaldo ci ha raccontato, al suo timone, la storia del fiume man mano che passavamo davanti alla storia. E ogni tanto intramezzava con qualche stornello romano. Ci ha raccontato dei porti di Claudio e Traiano e la città di Porto. Del “Capo Due Rami e l’Isola Sacra.” Delle Terme di Matidia. Della basilica di S.Ippolito e l’Antiquarium. Del sistema difensivo del Litorale. La Torre San Michele. Tor Boaccina e la Torre Michelina. I molini sul Tevere e i Tesori del Tevere.

Dei Ponti sul fiume. “ … Il fiume ha rappresentato da sempre un confine naturale tra la sponda destra e quella sinistra. I primi insediamenti infatti, si stabilirono sui sette colli che si ergevano tutti sulla sponda sinistra. Con la crescita della città. “Roma “Antica” sentì il bisogno di  superare i propri confini naturali per migliorare le comunicazioni conle regioni circostanti e, successivamente, per espandersi urbanisticamente sulla riva opposta del fiume. Nacquero così i ponti che permisero il “passaggio” del Tevere. Molti di essi andarono distrutti, di altri rimangono pochi resti… Ponte Sublicio… Ponte Palatino… Ponte Emilio è il primo ponte romano costruito in pietra nel 174 a.C., ad opera probabilmente dei censori Marco Emilio Lepidio e Marco Fulvio Nobiliore… “ Brano tratto dall’opuscolo ” In barca sul Tevere tra storia e natura ”  Realizzazione editoriale Publidea95. Avuto ieri con dedica dal comandante Ubaldo al termine del viaggio.

Al x secolo a.c.  risalgono i primi insediamenti umani lungo le sue sponde. Il Fiume ha sempre rivestito un’importanza vitale per la vita di Roma.

dsc_2068-uccelli-in-volo-tevere-insertScivolando sull’acqua abbiamo visto oltre che una vegetazione lussureggiante. Pioppi bianchi e neri. Salici ontani e platani. Rovi e canneti. Il sedano d’acqua, il crescione, la canapa acquatica, il gaggiolo selvatico, la veronica beccabunca, la menta e il rarissimo “Morso di rana”. Capelvenerela valeriana rossa il cappero. E si potrebbe continuare ancora. Il fiume è abitato da  molte varietà di pesci: lucioperca, cefalo, tinca, cavedano. Uccelli, cormorano, gabbiano reale, airone cenerino, gruccione, martin pescatore, gheppio.  Tartarughe. Nutrie. Rospo comune.


Se ci fossimo svegliati all’improvviso in mezzo a questo paesaggio avremmo pensato si trovarci in uno dei paesi tropicali di vacanze tanto sognati. Invece eravamo nel Lazio. A pochi passi dalle nostre  case e dal nostro lavoro. A volte basta così poco per volare alto. Per ritagliarsi un giorno da leoni. Per ritornare felici a casa. Senza la frustrazione di sognare tropici lontani, costosi e irraggiungibili. Ho fotografato anche io con la mia spettacolare reflex. Che sicuramente avrebbe meritato ben altra mano e altra perizia ma ancora sto andando a scuola. Ci sarà speranza che vi possa proporre nel tempo ben altra maestrìa.

dsc_1998-mondezza-insert_dsc2153-er-titanic-insertUna cosa però mi ha colpito e mi ha deluso: La sporcizia del Tevere. Sulle sponde del fiume i rami degli alberi pendenti  sull’acqua facevano bella mostra buste di plastica di vari colori, stracci e quantaltro impigliati nel tempo  dall’acqua alta nei momenti di piena e ancora lì come tanti addobbi sull’albero di Natale.

Il “Titanic de Ostia” come viene chiamato un vecchio relitto di una nave  relitto semiaffondato nei pressi che è fonte di continuo inquinamento.

_dsc2189-tevere-tirreno-insert_dsc2170-imbarcazioni-insertIl Fiume nasce sull’Appennino tosco-emiliano, dalle pendici del Monte Fumaiolo, e percorre 405 chilometri. Attraversa quattro Regioni. L'Emilia-Romagna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio. Conclude il suo percorso confondendo le sue acque dolci con quelle marine del Tirreno, nel Mediterraneo. Tra Ostia e Fiumicino.  

Concludo con un appello alle amministrazioni comunali e regionali che hanno il privilegio di vedere attraversati i loro territori da questo magico Fiume: Facciano in modo che il Tevere non sia umiliato e  annegato nella sporcizia.  Che ritorni a raccontare la sua millenaria storia nel decoro e nella bellezza delle sue acque limpide come merita. E come meritiamo noi Cittadini.

Colgo l’occasione per augurare a tutti i Lettori una Santa Pasqua. Come desidera il loro cuore. Ernesa Adele Marando

PS: Vi do i riferimenti del Comandante Ubaldo Ranucci se volete anche voi condividere questa emozionante esperienza. Il suo sito web è www.gitesultevere.com Tel:+3906-50930178