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Il dolore ci appartiene. Ma anche la gioia. Sopra le nubi splende sempre il sole

 dsc3763 copia-800pxCi sono pezzi della tua Vita che vanno in frantumi. Sogni. Progetti. Ti senti annientato. Perdi ogni orientamento. La tua anima si ritira. Credi di non farcela. Il dolore è troppo grande. Pensi che nessuno possa aiutarti. Solo tu conosci i vicoli della tua anima. La famiglia, gli amici più cari ti consolano ma tu non trovi conforto. Sordo ad ogni parola. In questi momenti estremi ti rivolgi al tuo Spirito. Ti rivolgi a Dio.

Ti chiedi aiuto, Gli chiedi soccorso. Non conosci come fare per arrivare a Lui, sei pure un poco scettico sulla Sua esistenza, ma ti affidi. Speri di ricevere un segno, di intravedere una luce per orientarti. Un faro dove rivolgere la prua della tua barchetta sbattuta da onde impazzite che ad ogni momento possono rovesciarla. Senti che potresti morire dal dolore. E poi piano pianissimo intravedi nuovi orizzonti. Lontani, quasi irraggiungibili. Ti rialzi dolente, cerchi allontanarti da quel tunnel dove ti eri rintanato per leccarti le ferite per andare verso l’uscita. Verso la Vita. Ricominci con tanta fatica. Con la consapevolezza che non puoi controllare tutto. Come vorresti. Ti dicono che sei onnipotente e ti ritrovi davanti alla tua impotenza. Non riesci a governare come vorresti gli eventi. C’è una parte che sfugge al tuo libero arbitrio. Che è imponderabile. Devi accettare questa parte. Devi imparare nei marosi della vita a navigare a vista e avere fiducia a prescindere. E la vita ricomincia. Devi lasciarti alle spalle quello che ti aveva fermato. Altrimenti rimarrai per sempre incatenato ad un passato che ti impedirà di vivere il presente e il futuro. Vivrai ma è come se fossi già morto. Senza progetti non c'è esistenza. Sai questo e con grande sforzo riprendi il cammino. Riprendi a vivere. Perchè la Vita è una grande avventura, una sfida continua e ti piace viverla. Superare gli ostacoli.

Ma ogni tanto sprazzi di quelle situazioni dolorose ritornano in un incubo, in un pensiero. Polvere di quelle storie che ti avevano abbattuto riaffiorano. Perché le cicatrici rimangono. Comunque. Stanno lì a ricordarti le prove che hai dovuto accettare. Che ti hanno cambiato dentro. Devi imparare a convivere con i segni impressi nella tua anima, nella tua memoria e proseguire. Amando la vita, te stesso, il tuo prossimo. E’ l’unica via che dia un senso alla nostra esistenza segnata. Avere consapevolezza che la vita riserva grandi dolori ma anche tanta gioia. Non esiste l’uno senza l’altra. Sono gli aspetti dello stesso giorno. La luce e il buio. Ma il dolore fa paura, non si riesce a gestirlo. La gioia ci fa volare. Per vivere pienamente la nostra esistenza dobbiamo  capire il dolore e imparare a maneggiarlo con cura. Dargli un senso. Accettarlo. Altrimenti ci annienterà.

Metterci in cammino con il nostro fardello di vita vissuta, di ingiustizie subite, di sogni spezzati perché ci sono ancora altri progetti buoni per noi. Altri sogni da realizzare. Tenendo come stelle polari la fede, la speranza e la carità. La solidarietà. La vita sembra infinita quando sei giovane ma ti rendi conto, andando avanti con gli anni, che la vita è un lampo. Vola come la luce. Non perdiamoci dietro a obiettivi impossibili. Facciamo quello che possiamo col massimo dell’impegno tenendo presente che al  momento in cui andremo via per sempre lasceremo tutto qui. Se avremo fatto delle cose buone queste resteranno. Se avremo pensato solo al nostro interesse tracimando tutto e tutti senza rispetto pur di raggiungere soldi e potere saremo stati degli esseri miserabili.

Noi vivremo nel ricordo di chi resterà. Nel bene e nel male. Cerchiamo di lasciare un mondo migliore col nostro piccolo contributo. Il rispetto per la Dignità, la tutela dei Diritti Civili, l'Amore per noi e per gli altri. Restando sempre fermi comunque nel denunciare urbi et orbi le malefatte degli impostori. Buoni si ma fessi no.