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CHI DA TERRA  DOVEVA CONTROLLARE LA ROTTA DELLA COSTA CONCORDIA TENEVA L’APPARECCHIATURA SPENTA.

Le due telefonate della Capitaneria di Porto al comandante Schettino della nave Costa Concordia


schettino-de-falcoMercoledi 18 gennaio scorso abbiamo pubblicato sul nostro giornale online J’Accuse… ! un articolo a firma di Falco Verde dal titolo:”  IL Comandante della motonave Concordia scarcerato da un Giudice che ha applicato la Legge. E’ una donna:Valeria Montesarchio.
L’articolo, come sempre accade, ha suscitato riflessioni diverse nei nostri lettori e alcuni hanno inviato dei commenti. Ci sembra importante diffondere l’articolo e ancor più  i commenti seguiti con quello conclusivo fino  a questo momento ed esaustivo di Falco Verde.Ecco l'articolo:


IL Comandante della motonave Concordia scarcerato da un Giudice che ha applicato la Legge. E’ una donna:Valeria Montesarchio.

Scritto da Falco Verde    
Mercoledì 18 Gennaio 2012 01:49

Il Comandante Schettino della Nave Concordia linciato dai media a prescindere è stato scarcerato ieri sera dal coraggioso giudice Valeria Montesarchio  libero da pregiudizi. Dopo cinque ore di camera di consiglio
Un giudice donna, Valeria Montesarchio, ha avuto il coraggio di liberare dal carcere il Comandante Schettino e respingere le pretese dei quattro pubblici ministeri sulle quali s’erano si erano avviati il linciaggio e la gogna della plebaglia contro il Comandante Schettino. Capitano distintosi nel corso della sua lunga carriera per le sue grandi capacità professionali. Prima di fargli subire una condanna illegale da parte della folla inferocita e di rappresentanti delle Istituzioni cerchiamo di capire cosa sia realmente accaduto e di chi le responsabilità reali.

In chiunque non abbia la forca e la gogna a prescindere come propria aspirazione di vita il disgusto e la rabbia avevano accompagnato la violazione del segreto istruttorio con la diffusione da parte della “guardia costiera di LIVORNO” della registrazione di una conversazione telefonica tra un “cap. DE FALCO” e il Comandante SCHETTINO nel corso della quale il primo, con una aggressività pari soltanto alla volgarità e all’assurdità nella contingenza, chiedeva al secondo che coordinava le azioni di salvataggio dei passeggeri della COSTA CONCORDIA, di fornirgli l’elenco delle persone imbarcate. Il disgusto e la rabbia sono aumentate quando è iniziata l’applicazione della pena della gogna ai danni del Comandante SCHETTINO consentendo alle televisioni di riprenderlo in manette trascinato da agenti della polizia penitenziaria. Al disgusto e alla rabbia si accompagnava il timore che il Giudice che doveva decidere se convalidare o meno il fermo al quale la procura di GROSSETO (il cui capo ieri mattina, 17 Gennaio 2012 aveva iniziato a svolgere l’attività processualmediatica partecipando alla trasmissione radiofonica “uno mattina”) aveva sottoposto il Comandante SCHETTINO si facesse condizionare dalla richiesta di forca della plebaglia. A richiedere in udienza il mantenimento in carcere del Cittadino Comandate SCHETTINO Francesco s’era schierata l’accusa pubblica composta da quattro pubblici ministeri presenti in aula: il procuratore Francesco Verusio, i suoi sostituti Pizza, Leopizzi e Navarro. Il Giudice Valeria MONTESARCHIO ha proceduto all’interrogatorio di garanzia e ha ascoltato le risposte  del Comandante SCHETTINO alle domande poste anche dalla squadra di pp.mm: ''Ero io al comando'' della nave quando ha impattato gli scogli, e '' io ho manovrato in emergenza salvando centinaia, migliaia di persone'', ha detto difendendosi dalle accuse. Verità questa ineludibile e che la diffusione illegale della conversazione telefonica registrata da DE FALCO assieme all’avvio dell’applicazione della pena della gogna senza processo con la diffusione delle immagini del Comandante SCHETTINO in manette trascinato dalla polizia penitenziaria aveva tentato di oscurare.
Finito l’interrogatorio il Giudice MONTESARCHIO s’è ritirato in camera di consiglio. Ne è uscito dopo cinque ore e con un provvedimento di altissima civiltà e di coraggio insieme ha annullato il provvedimento di fermo emesso dalla procura e disposto la scarcerazione, anche se accompagnata dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il Comandante Francesco SCHETTINO dopo la decisione del Giudice   ha lasciato il carcere di Grosseto e con  la moglie Fabiola ha raggiunto la sua abitazione in CAMPANIA, a Meta di SORRENTO.  
Per una volta il circo mediatico radio televisivo fondato sulla gogna inflitta a Cittadini inquisiti per soddisfare e alimentare la voglia di forca della plebaglia, favorita anche per nascondere carenze investigative e processuali, è stato bloccato da un Giudice Donna: Valeria MONTESARCHIO. E’ un evento storico. Cui speriamo possa seguire in futuro la fine delle gogne e dei processi di piazza.


Commenti   
   
eng
josef 2012-01-18 16:53:15
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Concordo con voi sull'operato del GIP.
Mi sembra infatti che il giudizio preliminare emesso dallo "stato italiano" su questa grave vicenda sia del tutto equo, cioè equidistante dalle parti.
Chi sono le parti? Da un lato la plebaglia (come dite voi) eccessivamente desiderosa di forca, e che va tacitata, dall'altro un eccesso di criticismo di maniera verso l'avvocatura di stato, come appare evidente dal vostro articolo.
A parte i gossip, come fate a ritenere ininfluenti una quantità così grande di prove oggettive raccolte in sole 24 ore dai vari istituti (porti, CC, capitanerie, testimonianze dirette, colleghi, compagnia, etc) a carico del comandante? Se foste voi i danneggiati, approvereste l'ignoranza di queste gravi circostanze da parte dello stato? Questo signore si prenderà qualche anno di galera, e francamente non vedo lo scandalo. Ma li prenderà (ovviamente spero abbia attenuanti) non perché lo stato è cattivo, ma perché non c’è difesa (e Perry Mason è morto!)
Suggerisco quindi ad un utile ed interessante giornale come il vostro, che si occupa di giustizia, di mantenere lo stesso equilibrio dimostrato dal GIP.
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mah...
antonio 2012-01-19 18:01:14
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''Ero io al comando'' della nave quando ha impattato gli scogli, e '' io ho manovrato in emergenza salvando centinaia, migliaia di persone'' ha detto Schettino. peccato che lì, fuori rotta, ce l'aveva portata lui non la plebaglia , il gip, i mass media o altro.
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diffusione della registrazione
Eli 2012-01-20 17:31:31
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Chiedo all'autore dell'articolo di rispondere al mio dubbio. Stante la gravità della situazione alla quale sarebbe seguita una inchiesta, la registrazione non doveva essere coperta dal segreto e consegnata al giudice?
Leggo qui che è stata diffusa dalal Capitaneria (pensavo a una talpa... ) se così è come mai al Corriere Fiorentino per uno scoop e non a tutti i media?
Non si tratta affatto di un dubbio ozioso, a me nasce il sospetto che la diffusione sia servita a copreire le spalle a chi non aveva mai sanzionato gli inchini e buttare il comandante in pasto allo sdegno popolare.
Desidero una inchiesta seria, e se le responsabilità del Comandante saranno appurate, l'equa condanna. Ma questa campagna monduiale contro una persona, forse per stornare l'attenzione da molti, Carnival Corporation compresa mi disgusta
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Vi dovreste vergognare...
Bizantino 2012-01-21 03:36:44
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Vi dovreste vergognare di difendere gli arresti domiciliari di un irresponsabile che ha sulla coscienza piu' di trenta vittime. Per fortuna c'e' ancora il Tribunale del Riesame a decidere su questa decisione sbagliata. L'Italia va a rotoli proprio perche' e' nelle mani di irresponsabili come Schettino e Montesarchio.
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Tesi mediatiche
Gianni 2012-01-22 00:22:34
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Finalmente leggo qualcosa di ragionevole, mi rammarico come anche le persone che si ritengono intelligenti si bevano bellamente le notizie incomplete e gonfiate che i media sfornano giornalmente.
Intanto dovrebbe essere ovvio a chiunque che i processi si fanno in tribunale e non a furore di popolo e poi quello che si da per scontato, potrebbe non essere poi così, sono un esperto del mondo della marina e delle navi e vi posso assicurare che sono state dette un sacco di castronerie solo dal punto prettamente tecnico.
Per esempio non è così automatico come si può pensare il lancio del distress anche se col senno del poi era meglio farlo subito, non mi dilungherò a spiegare perchè ci vorrebbe molto tempo e riguarderebbe procedure preimpostate dalla nave e dalla compagnia, andatevi a leggere la convenzione dell' IMO "ISM".
La SOLAS obbliga che le navi passeggeri siano progettate per avere una riserva di stabilità in assetto con tre compartimenti stagni completamente allagati, fossi stato io il comandante in quel momento non sarei stato molto preoccupato del pericolo imminente di affondamento visto anche che la nave era su un basso fondale. E, giusto per informazione, l'abbandono nave si ordina quando c'è un pericolo imminente e dopo avere esaurito tutte le possibilità e le speranze di salvare la nave. Piuttosto il fatto che la nave si sia inclinata non è un fatto normale, forse un errore di progettazione? questo non lo so ma sarebbe utile indagare, ci sono altre navi nelle stesse condizioni.
Ho seguito le comunicazioni del SAR agli ordini del Com De Falco e devo riconoscere una grande professionalità nel coordinamento dei soccorsi, l'unico neo è stato quella telefonata che non aveva molto senso nè come pratica nè come diritto (il suo compito era coordinare i soccorsi non dare ordini), ma poteva essere comprensibile nella concitazione e stress del momento, quello che è stato incivile è chi ha avuto l'idea di pubblicarla, a fatto proprio un bello scoop...
Per concludere vorrei ricordare agli italiani che si sono rivelati tuttologhi negli ultimi anni e sono sempre pronti a giudicare con i telecomandi in mano e credere ciecamente a tutto quello che ci viene propinato di tenere sempre presente i buoni principi di giustizia, equità e garanzia che servono a tutti i cittadini e dei quali un giorno potremmo aver bisogno.

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SCHETTINO E' INNOCENTE
Falco Verde 2012-01-22 06:29:23
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Abbiamo ricevuto e pubblicato diversi commenti al nostro articolo con il quale abbiamo difeso immediatamente il Comandante SCHETTINO evidenziando l’inciviltà dell’aggressione a cui è stato sottoposto con la gogna – non prevista negli ordinamenti civili neppure contro i peggiori criminali di cui siano state accertate responsabilità – la diffusione di un orrendo filmato che mostra in manette e spintonato da guardie un Uomo che è assistito da due presunzioni di innocenza internazionalmente garantite ( trattati UE e ONU ) e da una di non colpevolezza ( Costituzione italiana anche se ormai ridotta ai minimi termini a opera di chi ha giurato di rispettarla ). Abbiamo evidenziato il coraggio del Giudice che ha resistito alla pressione mediatica criminale di chi avrebbe voluto il suo avallo all’aggressione di un Cittadino indagato portata avanti attraverso interviste a radio e televisioni prima di un serio esame dei fatti e in modo da determinarne la condanna illegale e su questa edificare l’ingresso nel mondo mostruoso degli inquisitori mediatici. Siamo felici di avere determinato una seria riflessione anche in chi ha gridato allo scandalo per la nostra posizione che non riguarda solo la vicenda umana e giudiziaria del Comandante SCHETTINO ma quella di ogni Cittadino per il quale valgono non solo le presunzioni di innocenza sopra richiamate ma, a un livello più alto e mai più raggiunto anzi troppo presto dimenticato l’invito sublime all’origine della nostra CIVILTA’ ( che ormai ci si preoccupa solo di mortificare ) che la “prima pietra sia scagliata da chi è senza peccato”.
Il commento di “GIANNI” – CUI CHIEDIAMO DI VOLER APPROFONDIRE ULTERIORMENTE QUANTO HA SCRITTO CON GRANDISSIMA COMPETENZA, INTELLIGENZA E SENSO DI GIUSTIZIA CHE ESCLUDE GOGNE E PROCESSI IN PIAZZA CHE PORTANO A CROCIFIGGERE INNOCENTI – è una delle migliori risposte che si possa offrire a chi voglia riflettere seriamente su una tragedia del mare che deve essere seriamente indagata e non chiusa con la mortificazione del Comandante SCHETTINO per nascondere le terribili responsabilità di chi – e ci si riferisce proprio a chi lo ha illegalmente aggredito e diffuso le prove dell’aggressione – avendo il dovere del controllo della navigazione nel tratto di mare percorso dalla COSTA CONCORDIA CON L’USO DI APPARECCHIATURE COSTATE MILIARDI LA SERA DEL DISASTRO AVEVA QUELL’APPARECCHIATURA SPENTA.
Questo può spiegare il tono dell’aggressione illegale e ingiustificata con cui un capitano della Guardia Costiera si rivolge al Comandante di una nave in avaria che sta tentando di salvare la vita dei passeggeri e dell’equipaggio minacciandolo spregiativamente e spregiativamente chiamandolo con il solo cognome pur avendo sempre, il Comandante SCHETTINO, risposto CON L’ANGOSCIA NELLA VOCE “Comandante….”. E dell’aggressione mediatica immediatamente partita nei confronti di un UOMO LE CUI RESPONSABILITA’ VANNO ACCERTATE SE MAI ESISTESSERO. NON PRESUPPOSTE PER INVIDIE MESCHINE, EDIFICARE CARRIERE, NASCONDERE RESPONSABILITA’ ALTRUI.
SCHETTINO E’ INNOCENTE. CHI DA TERRA DOVEVA CONTROLLARE LA ROTTA DELLA COSTA CONCORDIA TENEVA L’APPARECCHIATURA SPENTA.

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Ore 14,05 Post Scriptum: Nuovo commento di Gianni giunto sull'articolo postato in J'Accuse... ! oggi alle ore 13, 16 minuti e 59 secondi. Eccolo:

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I Media e la disinformazione
Gianni 2012-01-22 13:16:59
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Salve, volevo chiarire la mia posizione per quanto quella di un osservatore terzo e cercare di approfondire la questione da un punto di vista tecnico.
Tengo a precisare che le mie parole in senso tecnico sono quelle di uno che ha esperienza di navi e navigazione ma non sono certo all'altezza delle molte persone con preparazione specifica molto superiore alla mia e che penso che in questo momento stiano lavorando per determinare con esattezza le cause e gli errori che hanno provocato questa tragedia.
A me interessava sopratutto smorzare questa informazione della gogna e dello scoop a tutti i costi, questa massificazione della menzogna, della tesi mediatica portata avanti per il solo scopo di fare audience, che notizia sarebbe se tutto fosse molto più normale, ma che bello se il comandante scappa per primo, il terrone napoletano che sicuramente è inaffidabile e quelle che lo difendono sicuramente delle poco di buono... Vergogna!!!
E Vergogna due volte visto cari giornalisti, avrete dovuto informarvi, che su una nave di quel tipo c'è un (Voice Track Recorder), un registratore di rotta, c'è il sistema AIS anche disponibile in internet per chi avesse voglia di fare un'informazione seria, oltre al circuito CCTV,sarebbe bastato aspettare per avere notizie certe ed ineluttabili.
Certo chi può negare dal punto di vista tecnico le responsabilità del comandante, ma vi ricordo che giustamente, nella marina mercantile italiana, il comandante è pagato per assumersi queste responsabilità sia che siano dirette o indirette e ne paga le conseguenze con la morte civile, succede questo anche negli altri mestieri? è forse processato chi diffonde atti processuali in corso di indagine?
C'è da ricordare inoltre che un Comandante in prima su una passeggeri ha una funzione primariamente di rappresentanza della compagnia, non è lui che traccia la rotta manualmente, questo lo fanno gli ufficiali di navigazione, certo lui ha la responsabilità del controllo e certo chiede di tracciare la rotta secondo un piano stabilito, ma generalmente di fatto non ne controlla i dettagli, delega, anche se ne ha la responsabilità ultima.
Inoltre, giusto per informazione, su una nave di quel tipo ci sono vari ufficiali preposti alla sicurezza senza escludere il DPA (Designated Person Ashore) responsabile per la sicurezza per conto della compagnia. ( e sicuramente a lui che il comandante si riferiva per coordinare la situazione di emergenza).
E poi mi domando, ma chi ha detto che il comandante è scappato tra i primi? notizia ormai presa per buona da tutti, ma i riscontri non ci sono, io non lo so ma almeno aspettiamo a sentire le testimonianze, possibile che siano tutti dei vigliacchi, il comandante e gli altri ufficiali che erano con lui?
Vi rendete inoltre conto di che cosa significhi una nave inclinata di 80°, è come un palazzo di 10 piani quasi verticale, come si fa a stare a bordo a meno di non trovarsi dall'altro lato dove le pareti verticali sono diventate pavimento? mi sembrano scusate dubbi ovvi.
Come salire sulla biscaglina, ma avete idea di che cosa state parlando? proviamo a farci salire Travaglio o Vespa così ci spiegheranno come si fa.
Dal punto di vista tecnico e per confutare le tesi mediatiche, bisogna considerare che una nave di quelle ha un raggio di accosto di circa un miglio, naturalmente dipende da nave a nave, ma la curva evolutiva deve essere ben visibile in plancia dove c'è un poster con tutte le caratteristiche di manovra ricavate mediante dei test, l'azione del vento, del mare e delle correnti naturalmente modificano queste evoluzioni in maniera imprevedibile, è compito del comandante e dell'ufficiale di guardia tenere conto di queste caratteristiche.
Arrivando come si evince dalla traccia AIS sul giglio con rotta 278°circa ad una velocità di quasi 16 nodi e dovendo fare un'accostata a dritta di 80° ci troviamo in una situazione cinematica assolutamente critica, ora, qui è stato commesso lo sbaglio, non si sa se per eccesso di confidenza o sottovalutazione, comunque è indubbio che l'errore c'è ed è assolutamente documentato dalla strumentazione.
Non si può facilmente ridurre la velocità o dare macchine indietro in certe condizioni perché in quel momento la nave è alimentata a olio pesante "fuel" e la manovra presuppone il pronto in macchina e il cambio di combustibile ( cosa che si fa prima dell'entrata nei porti) il solo rallentamento sarebbe stato problematico e non avrebbe risolto la situazione, forse l'avrebbe peggiorata, fossi stato io semmai avrei cercato di accelerare per avere più effetto evolutivo, ma questa è solo un'ipotesi.
A questo punto generalmente si deve fare di tutto per limitare i danni seguendo delle procedure di emergenza, e perciò dopo essere riusciti a portare la nave in un punto considerato sicuro e aver dato fondo si dovrà, ( a questo punto faccio delle ipotesi perché le procedure possono variare da nave a nave ),
credo, suonare l'allarme generale per radunare i passeggeri e predisporre l'equipaggio per un eventuale abbandono nave,rassicurare i passeggeri, dopo di che, quando tutto e stato fatto, verificato che non si possono contenere le falle, che più di tre compartimenti stagni sono allagati e si ritiene che la nave non sia più da considerarsi sicura ( in questo caso perché a cominciato ad inclinarsi ), si ordina l'abbandono nave e si lancia il distress per richiedere assistenza immediata, il distress in DSC viene ricevuto dal RCC (Rescue Coordination Centre), in questo caso Compamare Livorno per quel tratto di mare, che assume il comando delle operazioni di soccorso nominando un OSC (On Scene Commander) , la motovedetta della Finanza nel nostro caso.
Ora di queste operazioni di Soccorso abbiamo un documento pubblico, che è il brogliaccio della Capitaneria di Livorno contenente le comunicazioni di soccorso e visibile nel sito di Repubblica http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/18/news/costa_concordia_cronologia_capitaneria_porto-28368133/
dal quale si evince che le operazioni sono state organizzate in modo ineccepibile e con grande professionalità merito di tutti i soccorritori ma sopratutto dell'ufficiale del coordinamento, credo il Comandante De Falco, che ha disposto immediatamente il dirottamento di alcune navi nella zona e ha predisposto gli elicotteri della Guardia Costiera. Ripeto solo ,controcorrente ,che l'unica cosa che non mi è piaciuta sono state le telefonate al Comandante Schettino
per vari motivi che spiego, primo non era sul posto e poteva avere solo delle informazioni riferite anche alquanto imprecise, ( la biscaglina non era di prua a dritta ma di poppa a sinistra) e secondo non penso avesse l'autorità per ordinare a chicchessia di fare o non fare, doveva semplicemente prenderne atto per poi riferire alla procura della Repubblica per le indagini, il comandante De Falco in quel momento era il coordinatore dei soccorsi.
Capisco comunque, ci tengo a precisare la sua reazione come quella di tutti gli altri in un momento così drammatico.
La cosa che però mi ha fatto arrabbiare è che queste telefonate siano state rese pubbliche, lo trovo un atto incivile con indagine in corso, dare al pubblico ignaro una notizia, gettare una persona in pasto ai leoni, senza una visione d'insieme e inoltre far fare l'ennesima figura barbina alla nostra povera 'Patria', che bel servizio!!! complimenti!!!
Per quanto riguarda il resto non vedo nessuna responsabilità della Guardia Costiera riguardo l'incidente, non mi risulta sia attiva una zona VTS (Vessel Traffic System) nella zona e la responsabilità è solo del Comando della Nave ed eventualmente della Compagnia.
Per spiegare meglio, il VTS è quel servizio , che da notizie che ho si sta cercando di potenziare in Italia, che funziona come l' IFF dell'aeronautica, cioè il controllo del traffico da stazioni radar a terra, è presente nell'area di avvicinamento al porto di Livorno ed offre in pratica un servizio di pilotaggio a distanza, chi vuole informarsi meglio può visitare questi siti : http://www.guardiacostiera.it/servizi/ e www.guardiacostiera.it/.../manualivts/ManualeUtenteVTSSavona.pdf
Ci saranno sicuramente, me lo auguro, da parte del MAIB (Marine Accident Investigation Branch), del RINA ed altre Organizzazioni Preposte, delle analisi sulle fragilità dei sistemi di sicurezza e verranno posti rimedi come è sempre successo per gli incidenti precedenti, ma è umano, impariamo dai nostri errori e purtroppo non conosciamo ancora gli errori che faremo nel futuro.
Ad ogni modo questa indagine è una indagine relativamente facile, avendo la magistratura una montagna di evidenze incontrovertibili da controllare, mi pare ovvio che il Comandante Schettino non debba rimanere in carcere da quanto prevede il nostro diritto, quello che invece ribadisco è semplicemente incivile è questa abitudine dei media di fare i processi mediatici, di influenzare il sereno giudizio dei giudici, e di dare in pasto nell'arena ad un pubblico becero la vita il diritto e la dignità delle persone. Vergogna!!!