421178 10150666054088948 302334778947 9192866 526929195 nLe mani dei Savoia sporche del sangue dei meridionali

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Popolo del Sud rialzati. Riprendiamoci quello che era nostro. La dignità, il lavoro, le industrie, le banche. Basta con i complessi di inferiorità verso un Nord che ci schiaccia e ci deride da 151 anni. Non con le armi come hanno fatto i piemontesi ma con la forza della Verità. Diffondiamo la vera storia di come noi meridionali siamo stati derubati e uccisi. Con la forza delle idee. Con la nostra forza di essere. Persone che non temono il confronto con la Storia. Basta accettare di essere chiamati “terroni” e la misera elemosina che ci viene elargita da un Nord che ha campato e campa sul nostro lavoro!

Ricordiamo gli eccidi. Le vasche di calce per sciogliere i cadaveri dei militari borbonici. Soldati napoletani reclusi nei campi di prigionia di Fenestrelle. Unità d’Italia nata sotto l’insegna del genocidio del Sud. Migliaia di meridionali trucidati per mano dei Savoia, i “liberatori”. Quelli che con il criminale Giuseppe Garibaldi in associazione con altri, venduti agli inglesi, massacrarono il Regno delle Due Sicilie per arricchirsi.

Fenestrelle (To), dove tra il 1860 e il 1870 furono deportati e uccisi miglia di meridionali che si opposero all’invasione dei piemontesi, all’Unità d’Italia ottenuta col sangue dei Cittadini del Regno delle Due Sicile, Militari borbonici che si opposero ai crimini perpetrati dal regno sabaudo. Ecco cosa scrive al proposito Roberto Martucci, storico dell’Università di Macerata  :"il silenzio della piú consolidata riflessione storiografica sull’argomento appena evocato, consentirebbe di ipotizzare l’inesistenza o la non rilevanza del fenomeno dei prigionieri nelle guerre risorgimentali, anche a causa della stessa brevità degli eventi bellici di quella fase storica, generalmente limitati a poche settimane di conflitto. Impressione che risulta rafforzata dalla lettura di testi coevi quali quelli del borbonico Giacinto De Sivo, che dedica poche righe alla questione, o del liberale Nicola Nisco che in proposito tace. Meraviglia di piú il silenzio conservato dal giornalista e politico liberale Raffaele De Cesare, che ha scritto a pochi decenni dagli avvenimenti, sulla base di testimonianze dirette integrate da un’interessante bibliografia, senza tuttavia prestare la minima attenzione al problema. Il fatto poi che neppure il compiuto affresco legittimista di Sir Harold Acton, tracciato in anni a noi piú vicini, si riferisca al tema crepuscolare della prigionia, sembrerebbe autorizzare una presa di distanza dalle poche righe con cui padre Buttà tentò a suo tempo di sfidare l’oblio dei posteri".

Fenestrelle una fortezza che si trova in provincia di Torino a circa duemila metri d’altezza sul livello del mare sulle montagne piemontesi. Lì i  soldati  borbonici più tenaci si raggrupparono. Quelli che erano rimasti fedele al Re Francesco di Borbone che giurarono resistenza totale ai piemontesi. Che non vollero essere nell’esercito sabaudo. Che non lo legittimarono.
Lì a Fenestrelle furono trucidati i soldati definiti, nei registri del 1860 e 1861, “prigionieri di guerra napoletani". “Ognuno vale non in quanto è, ma in quanto produce"Questa scritta si legge su un muro entrando nella fortezza di Fenestrelle.  Ergo l’essere umano non vale nulla se non produce nulla! Questo è il valore che viene dato alle Persone. Macchine produttrici. Scritta e assunto che si commentano da soli.
Vi erano internati contadini ex-combattenti, sacerdoti, uomini di cultura, assassini. Fatti prigionieri e incarcerati in questa fortezza scavata nella roccia, umida, senza un raggio di sole, né coperte, al gelo a duemila metri d’altezza in Piemonte. Incarcerati anche solo per avere lanciato ingiurie ( meritatissime) contro i Savoia.
Furono uccisi e i corpi ammassati in una fossa comune senza nome. “Una morte senza onore, senza tombe, senza lapidi e senza ricordo, affinché non restassero tracce dei misfatti compiuti.”
Per saperne di più cliccate su questo  link http://gruppobriganti.blogspot.it/2011/05/fenestrelle-storia-di-un-lager.html  che corrisponde al  sito “BRIGANTI
Se poi andate in internet e sulla barra indirizzi cercate questi  link su “ I Savoia, la vera negazione di Dio”in quattro parti e su Fenestrelle si visualizzeranno i video postati su you tube: