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Cliccando sull'immagine questa si ingrandirà e si potrà leggere agevolmente l'articolo riportato pubblicato nel luglio 1997

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Cliccando sull'immagine a colori soprastante, L'immagine si ingrandirà ancora. L'immagine che è stata scattata in questo mese di Aprile 2012 - 15 anni dopo la pubblicazione dell'articolo con immagine in bianco e nero del Direttore Michele Spinella del 1997 su il "Giornale di Ferruzzano" -  illustra lo stesso tema, fogne eterne. Potrete così vedere i particolari della discarica a cielo aperto.

Riceviamo questa lettera indirizzata al direttore,lettera che pubblichiamo, inviata da un fedele lettore che ci  fornisce anche la copia dell'articolo del giornalista Michele Spinella. La redazione

Gentile Direttore di RadioCivetta,
Pur rispettando il Suo impegno e la Sua cultura debbo dire che non capisce nulla di amministrazione, di politica e di elezioni. Ed è per questo che con i Suoi ultimi articoli è rimasto insensibile al FASCINO DELLA TRADIZIONE. FERRUZZANO MARINA, QUINDICI ANNI DOPO DENUNCE SIMILI ALLE SUE VEDE ANCORA OGGI IL TRIONFO DELLE FOGNE. ALLA FACCIA DEI GIORNALISTI DI IERI E DI OGGI.
1997 – GIORNALE di FERRUZZANO – N. 2 : “Ferruzzano Marina: stesso mare, stessa cloaca – BENTROVATE FOGNE…” – Il Direttore di quel Giornale segnalava “…C’era un progetto particolareggiato del Comune che prevedeva il disinquinamento di quella parte di costa interessata allo scarico abusivo e il riutilizzo delle acque reflue ma di realizzare l’opera neanche a parlarne. Non esiste alcun documento formale che denunci questa zona di degrado igienico-sanitario-ambientale. Si tratta infatti di una fogna a cielo aperto. Il torrente Canalello da sempre utilizzato come ricettacolo di spazzatura e discarica vede nella sua parte terminale sfociare nel suo alveo le acque fognarie che provengono dall’abitato della frazione Marina… i liquami fetidi e appestanti scorrono verso il mare formando una sorta di lago artificiale dove la proliferazione dei colibatteri trova un habitat ideale. Il luogo in completo stato di abbandono è stato trasformato in ricettacolo di immondizie e in discarica…Per chi deve recarsi sul lungomare il passaggio nei pressi di questa mega fogna è obbligato. Potrà così inebriarsi delle esalazioni di questo laghetto. Al di là delle considerazioni igienico-sanitarie riteniamo veramente penoso lo stato di uno dei luoghi più particolari della zona costiera ferruzzanese…”.

Gli elettori che si accingono a votare per il rinnovo dell’amministrazione sono affascinati dal RISPETTO PER LA TRADIZIONE DURANTE I QUINDICI ANNI TRASCORSI DALL’ARTICOLO DEL 1997 E DALLE FOTO CHE LO DOCUMENTAVANO. Le foto di oggi confermano quel rispetto e documentano a colori quello che nel 1997 era in bianco e nero. I luoghi sono gli stessi, il laghetto c’è sempre, con i suoi miasmi e gli scarichi fogniari che si spingono verso il Mare “…dove la proliferazione dei colibatteri trova un habitat ideale …”. OGGI COME IERI.  Nei quindici anni  susseguitesi dal 1997 gli AMMINISTRATORI di FERRUZZANO hanno capito che la gente non  vuole il torrente CANALELLO e il MARE PULITO. La gente vuole  il RISPETTO DELLE TRADIZIONI. E’affascinata dal mare sporco, dai colibatteri, dalle esalazioni del laghetto. E questo viene garantito oggi come ieri. Altro che disinquinamenti e pulizie. Viva la tradizione che assicura voti e scarichi fognari. Abbasso le chiacchiere.

                                                                                                                                                                                                                      Un fedele lettore di RadioCivetta