Pin It
arcobaleno sul lagoLuca si trovò in un tunnel buio che a poco a poco diventava sempre più luminoso, le pareti brillavano come lastre d’argento tirate a lucido e, dopo qualche tempo di attraversamento, Luca sbucò, come per incanto, in un altro cielo, tutto luci con gradazioni di colori mai visti prima, neanche nella sua fantasia e che i duecentocimquanta milioni di colori del computer sono nulla paragonati a quella iridescenza. La volta celeste, limpidissima, gli apparve simile all’ultimo colore osservabile dell’arcobaleno, un violetto sfumato gradevole e ogni oggetto e ogni cosa naturale che vide in quel luogo gli sembrò irreale. L’erba di un verde scuro intenso, le strade mostrarono ogni loro perfezione di levigatezza, di pulizia e di lucentezza, gli alberi e gli oggetti apparvero di uno splendore indescrivibile e così ogni cosa e tutto fu meravigliosamente bello.
In quel luogo, né automobili o treni o veicoli di alcun genere, perchè bastava desiderare di spostarsi,  che una palla di energia trasparente e quasi incolore si presentava, ti avvolgeva e ti portava al posto da te desiderato.
Quando volevi spostarti gli altri ti vedevano sfrecciare come in un piccolo “Nautilus” di Giulio Verne e  anche tu vedevi gli altri.
Erano apparentemente globi di luce che ti avvolgevano con delicatezza e ti portavano dove volevi. Si agiva con la sola volontà o pensiero e si otteneva tutto. Tutta quella energia elettrica proveniva dalle tempeste magnetiche che avvenivano  negli strati mediobassi di quell’atmosfera e da turbine ad acqua fluente poste sui fiumi di Baruffa. Lì conservano la corrente elettrica della tempeste magnetiche di milioni di volt che vaga con le nuvole e che è di una potenza inaudita. La forza di un solo minuto di un temporale equivale a milioni di cavalli vapore. Su Baruffa non esiste inquinamento atmosferico: Il petrolio da migliaia di anni è scomparso su quel pianetino. I baruffiani hanno composto quella luce che è sicuramente formata da ondulazioni e da particelle, oltre che da atomi benevoli che la compongono ed è sempre luce divina. Le persone e le cose in quel posto sono di una bellezza sopranaturale. Tutto si muove ordinatamente e secondo volontà. . .
&&&&&&&&&&

Luca era solito andare a Ferruzzano e ammirare dalla piazza, che sta su un cucuzzolo a quota 470 metri sul livello del mare, la bella conformazione orografica delle  campagne ferruzzanesi, i monti che lo circondano da sud-ovest a nord-est, con i paesi vecchi e nuovi incastonati tra essi, a partire da Brancaleone, Staiti, Motticella, Bruzzano, Samo, Sant’Agata, Caraffa, Casignana, Pardesca, Africo Nuovo e Bianco. Da quel posto naturale tra i più belli del mondo, in mezzo alle fiumare La verde e Bruzzano si ammira pure il mare jonio da punta Stilo  a una estrema punta della bella Sicilia e si ammirano anche tutti i meravigliosi paesi lungo questa costa calabrese, lambita da quel mare che vide Ulisse navigare e i greci antichi sbarcare a Ferruzzano.
&&&&&&&&&&&&

Luca è stato rapìto sulla piazza di Ferruzzano da astrali venuti da Baruffa ed è stato avvolto delicatamente in un globo di luce mentre stava ammirando le bellezze che si godono guardando da quella vetta. I baruffiani sono di un altro universo, arrivati sulla terra con un disco volante  passando attraverso il buco nero che sta al centro della nostra galassia, la via lattea. Baruffa è un asteroide appartenente ad altro sistema solare di altro universo e di altra galassia. Il suo sistema solare ha cinque soli e nessuna luna e Baruffa ruota attorno a questi cinque astri. La temperatura su Baruffa è quasi costante, 25° centigradi, I cinque soli sono più piccoli del nostro. Quando tramonta uno l’altro sorge. E’ sempre giorno e il tempo laggiù o lassù si misura col tempometro, strumento a tacche che segna un punto ogni cento anni dei nostri. La pressione atmosferica in quel posto è come quella terrestre e le piogge cadono delicatamente e le tempeste magnetiche sono rarissime e blande. I baruffiani sono simili ai terrestri. Si nutrono però di pochissimi cibi perché posseggono tanta energia elettrica addosso che li sostiene. Sono avanzatissimi nella tecnologia e nelle scienze in genere, almeno di mille anni più di noi. La vita media dei baruffiani è di mille anni e la loro proliferazione è limitata. In un certo modo si vive come nella “città del sole” di Tommaso Campanella. Tutto è di tutti e così pure il loro governo. La popolazione dell’asteroide non supera le diecimila unità e si conoscono tutti. Gli abitanti di Baruffa conoscono tutte le lingue dei terrestri e persino i dialetti. Loro ci ascoltano e ci vedono mediante onde cortissime elettromagnetiche hertziane passanti per il buco nero della nostra galassia. Molte delle nostre teorie, ad esempio quella di Albert Einstein, sono state superate e la velocità della luce è stata portata a quella del pensiero. La cosa più importante per i baruffiani è la preghiera verso il grande DIO universale. Lo pregano sempre e in ogni loro gesto. Sanno delle nostre religioni e del nostro Dio che è il loro Dio. Dio è unico ed è il Creatore dei cieli e delle terre.
.